tag:blogger.com,1999:blog-80501077456507627012024-03-13T18:37:00.325+01:00Informazione Non AutorizzataIn tempi di menzogne dire la verità è un atto rivoluzionario
(George Orwell)
I politici sono i camerieri dei banchieri. (Ezra Pound).
Solo quando l'ultimo fiume sarà prosciugato quando l'ultimo albero sarà abbattuto
quando l'ultimo animale sarà ucciso solo allora capirete che il denaro non si mangia.
(Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota)Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.comBlogger69125tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-79843055351977520512010-07-22T09:35:00.002+02:002010-07-22T09:38:15.635+02:00Prodi e il caso Moro<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUCl53uk1DZTRa9lZvTIxp_VBoJviUCa2pCgMkO6Yf_4ocKUO_6suWp8n8BsppMQIX2qE5chZbHslBYmmkGy5PG5fUyiu9cJj_AgNmaznArvPxShiXKJIoQUfqpXRvTSlamskCDiocASM/s1600/prodi-237x300.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 237px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUCl53uk1DZTRa9lZvTIxp_VBoJviUCa2pCgMkO6Yf_4ocKUO_6suWp8n8BsppMQIX2qE5chZbHslBYmmkGy5PG5fUyiu9cJj_AgNmaznArvPxShiXKJIoQUfqpXRvTSlamskCDiocASM/s400/prodi-237x300.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496631625611906402" /></a><br /><br />http://www.stampalibera.com/?p=14090<br />http://www.stampalibera.com/?p=14090<br />“A trent’anni di distanza, il professore, ovvero l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi ancora non ha fatto luce su uno degli episodi che hanno contraddistinto gli anni di piombo e che lo hanno visto protagonista negativo di quella vicenda: il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.<br />Sarebbe l’ora che Prodi alzasse una volta per tutte il sipario sulla tanto misteriosa quanto famigerata seduta spiritica dietro la quale a tutt’oggi ostinatamente continua a trincerarsi.<br /><br />Veniamo ai fatti.<br /><br />Tutto ruota attorno al covo dove le BR tenevano segregato l’onorevole Moro, che fu oggetto di strane e per certi versi assurde ricostruzioni.<br />Ebbene, fu Prodi, all’epoca professore alla turbolenta università di Bologna ad indicare il nome del luogo, “GRADOLI”.<br />Oggi come ieri, l’ex presidente dell’IRI, sostiene e sostenne davanti ai magistrati e ai parlamentari che successivamente formarono una commissione d’inchiesta, che quel nome gli fu rivelato il 2 aprile 1978, dagli spiriti di La Pira e don Sturzo durante una seduta spiritica.<br />Si! avete capito bene, una seduta spiritica; di quelle con le persone che si tengono le mani davanti ad un piattino poggiato su un tavolino a tre zampe.<br />Andiamo nei dettagli.<br />Il professor Prodi quindi, si reca a Roma due giorni dopo la seduta spiritica e trasmette l’indicazione ad Umberto Cavina, capo ufficio stampa dell’On. Benigno Zaccagnini.<br />Nel passaggio tra “fonte” e partecipante alla seduta, dev’esserci stata, però, qualche incomprensione, perché l’informazione fu travisata e così l’indicazione di via Gradoli, covo BR in Roma, successivamente scoperto, subì il mutamento in PAESE di Gradoli, deviando gravemente le indagini degli investigatori.<br />Sulla base di questa segnalazione, infatti, il 6 aprile venne organizzata una perlustrazione a Gradoli, un paesino in provincia di Viterbo. Il ministero dell’Interno, però aveva in precedenza ricevuto una segnalazione a riguardo, che parlava di VIA Gradoli, che nessuno ritenne attendibile.<br />In realtà fu proprio la moglie di Moro, Eleonora, ad ipotizzare potesse trattarsi di una via di Roma, ma nessuno, ancora una volta diede seguito a questa idea.<br />Via Gradoli, però esiste eccome: è una traversa di via Appia, con una sbarra automatica che ne chiude l’accesso alle automobili dei non residenti.<br /><br />Aldo Moro fu assassinato il 9 maggio 1978, ma sono ancora oggi molti i punti interrogativi sulla vicenda.<br /><br />A cui solo Prodi può dare risposta! Dobbiamo credere alla storia della seduta spiritica?<br /><br />Approfondiamo anche questo aspetto. Dubbi ce ne furono e ne restano ancora troppi.<br /><br />Sia i magistrati che le commissioni d’inchiesta sul caso Moro e sul dossier Mitrokhin continuano ad interrogarsi, presentando da sempre la stessa richiesta di chiarimenti al professor Prodi: Chi informò veramente Romano Prodi della presenza dei rapitori di Moro nel covo di via Gradoli e per quale motivo si dovette ricorrere all’espediente della seduta spiritica per giustificare l’origine della notizia?<br />Il 10 giugno 1981 Prodi è chiamato a dare le prime spiegazioni su quella seduta davanti alla commissione Moro.<br />Ancora nel 1998 in commissione stragi e terrorismo, ma stavolta il professore si rifiuta di presentarsi, cosa che invece fecero altri due partecipanti alla seduta, tali Mario Baldassarri e Alberto Clò, entrambi divenuti in seguito collaboratori del governo Prodi.<br />E ancora il 5 aprile 2004, quando Romano Prodi viene ascoltato come testimone dalla “Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il dossier Mitrokhin e l’attività d’intelligence italiana”. Secondo il presidente della commissione, Paolo Guzzanti, Prodi “non ha avuto il coraggio di pronunciare le parole seduta spiritica, piattino o tazzina”e a avrebbe taciuto, pur sapendolo, sul covo nel quale il presidente della Dc fu tenuto segregato. Nel corso della seduta, l’On. Fragalà ha ricordato all’ex presidente dell’Iri un articolo del settimanale “Avvenimenti”, secondo il quale Giuliana Conforto, figlia di Giorgio Conforto, agente del Kgb con nome in codice Dario, aveva ospitato Valerio Morucci e Adriana Faranda, brigatisti contrari al sequestro di Moro. Un’amica di Conforto, Luciana Bozzi, aveva affittato la casa di via Gradoli al commando delle Br. Secondo questa tesi, non commentata da Prodi, fu il Kgb a far sapere del covo di via Gradoli e la messinscena della seduta spiritica fu organizzata per coprire la vera fonte.<br />Una seconda tesi, supportata tra l’altro dal senatore, presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che riguardo al caso Moro ha sempre rilasciato dichiarazioni quantomeno ambigue, e identifica l’informatore in “qualcuno appartenente all’area dell’eversione tra Autonomia Operaia e Potere Operaio. Dicono fosse un professore universitario”.<br /><br />Queste le parole esatte di Cossiga rilasciate in un intervista su “il Velino”: “Sia io, che il dottor Zanda (consigliere di Prefettura e addetto al suo gabinetto), che il capo della Polizia che gli investigatori e successivamente gli inquirenti ritenemmo sempre che la seduta spiritica fosse stata una messa in scena organizzata per permettere a uno dei partecipanti di rendere nota, anche al fine di informarne a mezzo di altra persona, come infatti fu fatto da parte del professor Prodi, gli investigatori e senza dovere scoprire la fonte, un’informazione fornitagli da qualche militante dell’area eversiva ben presente nell’Università di Bologna, cui era evidentemente pervenuta da ben informati ambienti delle Br o strettamente contigui ad esse.”<br /><br />Sarebbe bello adesso, poter mettere la parola fine a tutta la vicenda, ma presumo si dovrà aspettare ancora parecchio, sperando che non si dissolva tutto come una bolla di sapone.<br /><br />Senza contare tutto il torbido capitolo sulla storia all’IRI.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-183023554627249192010-07-21T16:20:00.001+02:002010-07-21T16:23:17.849+02:00La compassione<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM41bF5NGCNJfXfOyZDzjEKTLOu-4DWEsN9Du8PKr-u8T2EI2L9yVA8tW0qUGi_Cu-5dk0s3ZIjhb7K235CoACz5PsKBUBJ4ttPhy5h0nvYoauAJ3nWZI82zCxQN7BeuJMlHgptcVJ3LQ/s1600/fire-heart-1280-800-1776.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM41bF5NGCNJfXfOyZDzjEKTLOu-4DWEsN9Du8PKr-u8T2EI2L9yVA8tW0qUGi_Cu-5dk0s3ZIjhb7K235CoACz5PsKBUBJ4ttPhy5h0nvYoauAJ3nWZI82zCxQN7BeuJMlHgptcVJ3LQ/s400/fire-heart-1280-800-1776.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496364937145655938" /></a><br /><br />(tratto da Osho.com)<br />La compassione: il rimedio universale <br /> <br />Solo la compassione è terapeutica, perché tutto ciò che è malato nell’uomo nasce dalla mancanza d’amore. Tutto ciò che non va nell’uomo è in qualche maniera collegato con l’amore: o non è stato capace d'amare oppure non è stato capace di ricevere amore. Non è riuscito a condividere il suo essere. Da qui la sofferenza che crea complessi d'ogni genere.<br /><br />Queste ferite interne possono venire a galla in molti modi: possono diventare disturbi fisici o malattie mentali – ma, di base, ciò di cui l’uomo soffre è la mancanza d’amore. Proprio come il cibo è necessario per il corpo, l’amore lo è per l’anima. Il corpo non può vivere senza nutrimento e l’anima non può vivere senza amore. In realtà, senza amore l’anima non nasce neppure – non arrivi nemmeno al punto di pensare alla sopravvivenza.<br /><br />Ecco perché sostengo che la compassione è terapeutica. Ma che cos’è la compassione? È la forma più pura d’amore. Il sesso è la forma più bassa dell’amore, la compassione la più alta. Nel sesso il contatto è soprattutto fisico, nella compassione è soprattutto spirituale. Nell’amore, sesso e compassione sono mescolati, fisico e spirituale sono mescolati. L’amore è a metà strada tra il sesso e la compassione.Puoi anche chiamare la compassione preghiera, oppure meditazione. È in ogni caso la forma più alta dell’energia. La parola compassione è molto bella: comprende in sé passione — la passione dev’essere raffinata al punto da non essere più passione ma diventare compassione.<br /><br />Nella compassione dai solamente; nell’amore sei grato perché l’altro ti ha dato qualcosa. Nella compassione, sei grato che l’altro abbia accettato qualcosa da te; sei grato perché l’altro non ti ha rifiutato. Eri venuto con dell’energia da dare, con tanti fiori da condividere, e l’altro te l’ha permesso, è stato ricettivo. Sei grato perché l’altro è stato ricettivo.<br /><br />La compassione è la forma più alta dell’amore.<br /><br />L’angoscia più grande nella vita è quella di non riuscire a comunicare, a condividere. L’uomo più povero è colui che non ha nulla da condividere, o che, pur avendo qualcosa, ha perso la capacità, l’arte di condividerla – allora è veramente povero.<br /><br />L’uomo sessuale è veramente povero; al confronto l’uomo che ama è più ricco. L’uomo di compassione è il più ricco di tutti: è in cima al mondo. Non ha né confini, né limiti. Dà, e poi va per la sua strada. Non aspetta neppure che tu gli dica grazie; condivide la sua energia con grandissimo amore.<br /><br />Questo è ciò che chiamo terapeutico.<br /><br />Se la compassione non ti è ancora accaduta, non pensare di aver vissuto bene o di aver vissuto affatto.<br /><br />La compassione è la fioritura. E quando accade a una persona, milioni possono essere guariti. Chiunque si avvicini a quella persona verrà sanato. La compassione è terapeutica.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-81042474858652484102010-07-20T10:36:00.002+02:002010-07-20T10:39:17.485+02:00Per le femmine israeliane la guerra è un videogioco<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibWNdv-RUtko9pXykKTCWfQaV3L57aN-DgCVqZaBmLDthcPeNN2ixYv7ETjup3JTfh2QRO-Y0ynO3f1Ak1aecQLjau9BO1L10s-8yr3zy6cdWxB4SoypKB-uyOHw4MexWXZVgkTOoApRI/s1600/videogioco_israeliano.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 268px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibWNdv-RUtko9pXykKTCWfQaV3L57aN-DgCVqZaBmLDthcPeNN2ixYv7ETjup3JTfh2QRO-Y0ynO3f1Ak1aecQLjau9BO1L10s-8yr3zy6cdWxB4SoypKB-uyOHw4MexWXZVgkTOoApRI/s400/videogioco_israeliano.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495905154705337058" /></a><br />Da http://www.disinformazione.it/videogioco_israeliano_criminale.htm<br />20 luglio 2010 - tratto da http://saigon2k.altervista.org/?p=1758 <br /><br />NAZARETH — Si chiama “Spot and Shoot” (”Localizza e Spara”). Gli operatori siedono di fronte ad un monitor TV dal quale possono controllare l’azione grazie ad un joystick in stile Playstation. <br />L’obiettivo: uccidere. <br />Giocato da: giovani femmine dell’esercito Israeliano. <br /><br />Spot and Shoot, come viene chiamato dall’esercito Israeliano, potrebbe sembrare un videogioco ma le sagome nello schermo sono persone reali – Palestinesi di Gaza – che possono venire uccise con la semplice pressione di un pulsante nel joystick. <br /><br />Le femmine in divisa, situate ben lontane in delle stanze operative, sono responsabili nel mirare e sparare le mitragliatrici controllate a distanza che sono collocate in delle torrette posizionate a distanza di qualche centinaio di metri fra di loro lungo un recinto che circonda Gaza. <br /><br />Il sistema è uno degli ultimi congegni per “l’uccisione a distanza” sviluppati dall’azienda per armamenti Israeliana Rafael, che precedentemente era una divisione di ricerca militare all’interno dell’esercito Israeliano e ora è un’azienda governativa separata. <br /><br />Secondo Giora Katz, il vice presidente di Rafael, apparati militari di controllo a distanza come Spot and Shoot rappresentano il futuro. Katz ritiene che entro un decennio almeno un terzo dei mezzi utilizzati dall’esercito Israeliano per il controllo di terra, aria e mare saranno senza pilota. <br /><br />La richiesta per simili sistemi, ammette l’esercito Israeliano, è la conseguenza della combinazione di bassi livelli di arruolamento e una popolazione meno propensa a rischiare la vita in battaglia.<br />Oren Berebbi, a capo della sezione tecnologia, recentemente ha dichiarato ad un giornale Statunitense: “Stiamo tentando di portare i mezzi senza pilota in ogni luogo del campo di battaglia … Possiamo fare molte più missioni senza mettere in pericolo la vita del soldato.” <br /><br />Il veloce progresso della tecnologia ha sollevato la preoccupazione delle Nazioni Unite. Philip Alston, un relatore speciale sulle uccisioni extragiudiziali, lo scorso mese ha messo in guardia sul pericolo che potrebbe presto emergere una “mentalità Playstation d’uccidere”. <br />Secondo gli analisti, però, Israele difficilmente accantonerà i sistemi che sta sviluppando – utilizzando i territori Palestinesi occupati, e specialmente Gaza, come dei laboratori per testare le armi. <br /><br />Le armi controllate a distanza sono molto richieste da regimi repressivi e dalle fiorenti industrie sulla sicurezza di tutto il mondo. <br />“Questi sistemi sono ancora nelle fasi iniziali di sviluppo, ma il mercato è ampio e sta crescendo per loro”, ha detto Shlomo Brom, un generale in pensione e analista della difesa presso l’Institute of National Security Studies della Tel Aviv University. <br /><br />Il sistema Spot and Shoot – conosciuto ufficialmente come Sentry Tech – ha attirato l’attenzione principalmente perchè viene operato da femmine in divisa di 19 e 20 anni, rendendolo così l’unico sistema di guerra utilizzato esclusivamente da femmine. <br />Le femmine in divisa vengono preferite per operare sistemi per uccidere a distanza per via della carenza di reclute di sesso maschile nelle unità di combattimento Israeliane. Le giovani femmine possono compiere quindi missioni senza rompere il taboo sociale di rischiare la loro vita, ha detto Mr Brom. <br /><br />Le femmine devono identificare ogni persona sospetta che si avvicina al recinto intorno a Gaza e, se autorizzate da un ufficiale, ucciderli usando i loro joystick. <br />L’esercito Israeliano, che intende introdurre la tecnologia assieme alle altre nel campo di battaglia, si rifiuta di dichiarare quanti Palestinesi sono stati uccisi da queste mitragliatrici controllate a distanza nella Striscia di Gaza. Secondo i media Israeliani, le vittime sarebbero svariate dozzine. <br />Il sistema venne preparato due anni fa per motivi di sorveglianza, ma solo recentemente gli operatori hanno avuto l’opportunità di usarlo anche per sparare. L’esercito ha ammesso di aver usato Sentry Tech a Dicembre per uccidere almeno due Palestinesi che erano molte centinaia di metri all’interno del recinto che circonda Gaza. <br /><br />Il quotidiano Haaretz, a cui la scorsa settimana è stato dato un raro accesso alla stanza di controllo di Sentry Tech, ha citato una femmina, Bar Keren, di 20 anni, che ha detto: “E’ molto allettante essere una di quelle che fanno questo. Ma non tutti vogliono fare questo lavoro. Non è semplice prendere un joystick come quello di una Sony Playstation e uccidere, ma alla fine è per difesa“. <br />Sensori audio nelle torrette significano che le femmine sentono il colpo quando uccide il bersaglio. Nessuna femmina, ha dichiarato Haaretz, ha fallito l’obiettivo di sparare quel che l’esercito definisce un Palestinese “incriminato”. <br /><br />L’esercito Israeliano, che impone il rispetto di una terra di nessuno senza confini definiti dentro il recinto che penetra fino a 300 metri dentro il piccolo territorio, è stato largamente criticato per aver aperto il fuoco contro civili che entravano nella zona chiusa. <br />Rafael sembra che stia sviluppando anche una versione di Sentry Tech che sparerà missili guidati a lunga gittata. <br />Un’altro pezzo di hardware prodotto recentemente dall’esercito Israeliano è il Guardium, una macchina robot corazzata che può pattugliare un territorio raggiungendo velocità fino a 80km all’ora, può procedere dentro le città, lanciare “imboscate” e sparare a bersagli. Attualmente pattuglia i confini Israeliani con Gaza e il Libano. <br /><br />I suoi sviluppatori Israeliani, G-Nius, l’hanno chiamato il primo “soldato robot” del mondo. <br />Ma Israele è meglio conosciuto per il suo ruolo nello sviluppo di “veicoli aerei senza piloti” – o droni, come sono conosciuti oggi. Sviluppati inizialmente con scopi di spionaggio, e usati per la prima volta da Israele agli inizi degli anni ‘80 in Libano, oggi vengono sempre più usati per compiere esecuzioni extragiudiziali da migliaia di metri dal cielo. <br /><br />Fonte: The National<br />Traduzione: Saigon2k.altervista.orgSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-24685220091122925402010-07-20T09:36:00.003+02:002010-07-20T09:39:39.943+02:00I MOTORI DI RICERCA SAPRANNO CIO' CHE VUOI PRIMA DI TE<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg84sKukl0DB8Q1Oti2J8mqURSV8cuyvv-z_FDjaGZUE_tg1n1LwD2LC7GKu4bn0yK_oaQkBEOaFfd9HMp4j8-uXqnBN_FUST6irr8jyPp9xE667N1LhUbMe-N17VxHH-T9WCURW1iR1Qo/s1600/google-watching-you.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 232px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg84sKukl0DB8Q1Oti2J8mqURSV8cuyvv-z_FDjaGZUE_tg1n1LwD2LC7GKu4bn0yK_oaQkBEOaFfd9HMp4j8-uXqnBN_FUST6irr8jyPp9xE667N1LhUbMe-N17VxHH-T9WCURW1iR1Qo/s400/google-watching-you.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495889824763893890" /></a><br /><br />Da http://www.vocidallastrada.com/2010/07/i-motori-di-ricerca-sapranno-cio-che.html<br />Google troverà prima di cercare. Sembra un indovinello ma è il nuovo obiettivo degli ingegneri del principale motore di ricerca, e anche dei suoi avversari. Con i dati che hanno nei loro server, più quello che sanno di ogni utente, in poco tempo potranno offrire informazioni importanti per l’internauta prima ancora che si apra la barra di ricerca. Il prezzo da pagare è alto: rinunciare alla privacy.<br />L’ingegnere capo di ricerche di Google, Amit Singhal, è stato l’altro giorno a Madrid per una chiacchierata sul passato, presente e futuro delle tecnologie dei motori di ricerca. Ha dedicato solo 15 minuti alle domande e al futuro, ma il panorama che ha disegnato sarà molto diverso dall’attuale. Oggi Google offre informazione passata, o al massimo, quella appena pubblicata da internet, grazie al nuovo sistema di ricerca in tempo reale che ha presentato ad aprile. Ma in due anni si possono anticipare le esigenze degli utenti.<br />“La privacy non deve frenare l’innovazione”, dice un ingegnere di Google.<br />Singhal ha proposto vari esempi. In uno, l’utente divide la sua agenda di attività con il motore di ricerca- In questo modo, conosce quando ha un po’ di tempo libero per, ad esempio, comprare qualcosa che aveva messo in lista. Grazie al cellulare, Google può localizzarlo ed offrire negozi nella zona in cui si trova. Il lavoro più duro, quello di mostrare le offerte sul suo web, lo fa il proprietario del negozio. In un altro esempio, di fronte ad una riunione in un punto concreto della città, Google News saprà che, minuti prima dell’appuntamento, si è verificato un grande incidente nella zona. Il motore di ricerca potrà avvisare l’utente mostrando l’accaduto nella mappa, fornendogli alternative per arrivare a destinazione.<br /><br />La tecnologia già esiste<br /><br />“La tecnologia necessaria per riuscirci è già disponibile”, ha assicurato Singhal. Ma crede che il servizio si metterà in moto tra i due e i cinque anni. Il ritardo non è essenzialmente tecnologico. “Prima abbiamo bisogno di analizzare di più il servizio in modo che rispetti la privacy”, ha spiegato. La chiave del successo di questo anticipo dei desideri è che il motore di ricerca sappia quanto più possibile sull’utente: dov' è in quel momento, il suo archivio storico di ricerche precedenti in internet o la sua agenda personale.<br />“Quello che uno cerca già molti altri lo hanno cercato prima” dice Yahoo.<br />Singhal ha ricordato che un servizio così può funzionare solo con il consenso espresso dell’internauta. Ma ha anche riconosciuto che senza quell’ ok la sua efficacia sarebbe molto ridotta. “Nella storia della tecnologia, con ogni novità nascevano dei problemi”, commenta. E ha dato come esempio l’apparizione della stampa, quando la chiesa lanciò avvertimenti che potevano nascere bibbie con contenuto corrotto. “Tutte le tecnologie possono essere usate in modo perverso; i motori di ricerca, come la medicina, hanno migliorato la vita, ma potrebbero essere usati per il male”, ha aggiunto. <br />L’ingegnere di Google sembra spingere l’utente a scegliere. “La chiave è nel fatto che la privacy sia una priorità ma, allo stesso tempo, non bisogna lasciare che freni l’innovazione tecnologica che migliora la nostra vita”.<br /><br />Indovinare l’intenzione<br />“Internet saprà quello che tutti stanno facendo”, assicura Ballmer.<br />Per il responsabile del centro di ricerche che Yahoo ha in Barcellona, Ricardo Baeza-Yates, l’obiettivo è che l’utente smetta di lavorare. “Che la ricerca sia implicita, che te la dia prima di andarla a cercare”, spiega. Per questo bisogna immaginare i desideri dell’internauta. Ma non si tratta di giocare ad essere degli indovini. “Anticipare significa sapere cosa facevi prima per vedere cosa farai dopo”, chiarisce. Se qualcuno cerca su Yahoo un volo, ciò che è più probabile è che in seguito abbia bisogno di un hotel”, semplifica.<br />La base di questo ragionamento è nella biologia: siamo esseri d’abitudini. “Molte delle cose che facciamo sono prevedibili”, segnala Baeza-Yates. Inoltre, le persone non sono molto diverse le une dalle altre. Quello che uno ha cercato qualcun altro lo ha già cercato prima. “Se riesci a dedurre come ricercano i gruppi, il problema della privacy smette d’essere un problema”, assicura l’ingegnere di Google.<br />In una recente chiacchierata nell’Università di Sao Paolo, il presidente della Microsoft, Steve Ballmer, ha preso come esempio il modo in cui i motori di ricerca possono approfittare di questo fatto biologico. Quando la compagnia ha lanciato Bing ha incorporato un correttore ortografico simile a quello di Microsoft Word. Ma diversamente al processore di testi, questo correttore si appoggia nella sua connessione ad internet, che permette analizzare gli errori di molti. “E adesso abbiamo letteralmente milioni e milioni di persone che sbagliano con le stesse parole, lo sappiamo in tempo reale, e l'ortografia è meglio. La nube (in riferimento all’informatica in rete) impara e t’insegna ad imparare”, ha detto. Con questo esempio, Ballmer ha disegnato il futuro dei motori di ricerca: “Nel futuro Internet saprà sempre di più cosa stai facendo, con il tuo consenso, capirà cosa stai facendo e saprà come servirti meglio o vedrà quello che tutto il mondo sta facendo e userà questa conoscenza per servirti meglio”, ha dichiarato.<br /><br />Intelligenza collettiva<br />I primi esempi di quest’intelligenza collettiva conservata nei motori di ricerca già possono vedersi. Google Suggest, ad esempio, ha bisogno solo che si inserisca la parola Spagna nella barra per mostrare suggerimenti che cercano d’indovinare quello che stai cercando. Prima di finire la frase, il sito offre per finire con "2010 World" o uno qualsiasi degli avversari con i quali ha incontrato il team spagnolo di calcio in Sud Africa.<br />In questo caso, Google si è appoggiata alle recenti ricerche che milioni di persone nei giorni passati hanno fatto, in modo da anticiparsi. Inoltre conta su altri strumenti. Così, approfitta della cronologia di navigazione, ad esempio, per conoscere quali pagine sono state visitate precedentemente. L’indirizzo IP (che identifica il PC in internet) aiuta a localizzare l’internauta in modo che l’informazione risulti vicina.<br />L’ultimo elemento chiave è l’informazione creata dagli stessi utenti in reti sociali e blog. Google, come Yahoo e Bing, non cercano solo nelle vecchie cronologie; adesso seguono l’informazione in tempo reale. Attraverso accordi con siti come Facebook, Twitter o i principali reti di blog, i motori di ricerca possono sapere cosa sta succedendo su Internet istantaneamente. Su Google, ad esempio, appaiono gli aggiornamenti di Twitter dopo due secondi in cui si produce. Il problema che crea quest’immediatezza è che è difficile sapere quale messaggio su Twitter o quale post in un blog è più importante.<br />Ma per adempiere alle profezie di Singhal, Baeza- Yates e Ballmer, i web devono anche capire cosa si cerca. “Indovinare quello che l’utente vuole solo con due parole è complicato”, ricorda Baeza- Yates. Il problema è che tutte e due le parti, persone e macchine, “devono accettare questo tipo di comunicazione minimalista”, aggiunge. Per lui, ciò che è importante è dare significato alle ricerche che oggi sono sintattiche.<br /><br />Fonte: http://www.publico.es/ciencias/327919/buscadores/sabran/quieres<br /><br />Tradotto e segnalato per Voci Dalla Strada da VANESA<br /><br />N.d.E<br />Qualcuno ha detto che "bisogna rinunciare alla privacy in cambio della 'sicurezza'", è così anche per le nuove tecnologie e il progresso?<br />Ma cos'è il progresso? <br /><br />Riporto anche questa notizia segnalata sempre dalla preziosa Vanesa, pubblicata su Cubadebate.<br /><br />Schermi che scannerizzano i passanti.<br />In Giappone è stato messo in atto un progetto pilota, saranno posizionati degli schermi di pubblicità digitale nelle vicinanze della metro di Tokio. Questi schermi sono dotati di camere che possono determinare il genere e l' età approssimativa dei passanti, in modo da poter trasmettere la pubblicità adeguata. <br />A questa tecnologia del Digital Signage Consortium serve solo un secondo per prelevare quest' informazione.<br />La tecnologia usa un software di riconoscimento facciale e gli operatori hanno promesso di non registrare le immagini (si certo...ci crediamo, N.d.E), raccoglieranno solo i dati demografici.<br />E' qualcosa di simile al concetto di pubblicità mostrato nel film "Minority Report", solo che gli annunciatori non identificheranno le persone per il loro nome.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-79338765929155708342010-07-18T12:37:00.003+02:002010-07-18T12:45:30.605+02:00Le analogie tra Gladio e Ergenekon<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7aDXIpcdEHWWVF_ipzo25fm9XStQ6jWXfAdX2o6uXCXt5gwvQpZWMpB-p4kkQrx5Io992csTEEYxjZMcabQK0dzWbKcLd8_O64mvyB-5rCiA0AJT2PoVkPAmEZxw9r9_BSNnUerFMDk/s1600/gladio1.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 223px; height: 360px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ7aDXIpcdEHWWVF_ipzo25fm9XStQ6jWXfAdX2o6uXCXt5gwvQpZWMpB-p4kkQrx5Io992csTEEYxjZMcabQK0dzWbKcLd8_O64mvyB-5rCiA0AJT2PoVkPAmEZxw9r9_BSNnUerFMDk/s400/gladio1.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495195577686375362" /></a><br /><br />Da http://andreacarancini.blogspot.com/2010/07/le-analogie-tra-gladio-e-ergenekon.html<br />http://andreacarancini.blogspot.com/<br />LA STRATEGIA DI<br />GLADIO[1]<br /><br />Di Peter Edel[2]<br /><br />Ogni volta che in Turchia avviene un atto terroristico, sopraggiunge uno strano e oscuro senso di vuoto. Anche quando l’attacco viene rivendicato e i presunti colpevoli incarcerati, i fatti danno sempre adito ad interrogativi.<br /><br />Non è certo illogico porre domande come: “Chi è stato davvero?”. Un esame analitico della storia contemporanea mostra che il terrorismo non sempre è ciò che sembra all’inizio. Un atto terroristico può certamente essere istigato da provocatori che dispongono di infiltrati. O può essere un’operazione “false flag”[3], e cioè un atto terroristico commesso in modo tale da farlo sembrare come se fosse stato commesso da altri. In uno scenario in cui entrano in gioco tali strategie, i confini tra le varie forme di estremismo possono diventare molto sfocati. E diventano anche più sfocati quando si tiene conto del fatto che gli estremisti, a qualunque versante appartengano, hanno tra di loro più cose in comune di quante non ne abbiano con i settori moderati della società. Questo dato può condurre alle alleanze più paradossali e spesso costituisce la ragione per cui, quando si tratta di terrorismo, niente è davvero ciò che sembra all’inizio.<br /><br />Il terrorismo ha delle peculiari implicazioni psicologiche. Se la guerra tradizionale riguarda la conquista del territorio, il terrorista vuole invece conquistare l’opinione pubblica. Che abbiano motivazioni politiche o religiose, i terroristi mirano sempre all’opinione pubblica, in un modo o nell’altro. Un altro dato in comune tra loro è la voglia di creare il caos politico mediante la violenza. Queste motivazioni condivise possono condurre, fino a un certo punto – da parte di gruppi che nel “mondo normale” sono totalmente contrapposti - a dei contatti, e talvolta persino alla collaborazione e ad operazioni congiunte. Una somiglianza di strategia, da parte dei vari gruppi terroristici, è di solito la base per rapporti di questo tipo. Illustriamo questo punto esaminando le strategie dei gruppi terroristici di estrema sinistra e di estrema destra in Italia durante gli anni ’70. Naturalmente, i programmi di questi gruppi erano opposti. La violenza di sinistra viene dal desiderio che il caos politico smascheri il vero volto dello Stato, a cui dovrebbe seguire una sequela di sviluppi rivoluzionari sfrenati. Nell’approccio del terrorismo politico di estrema destra, il caos politico e l’instabilità indurranno l’opinione pubblica a chiedere misure drastiche, a beneficio dei partiti di destra durante le elezioni, o un colpo di stato militare come scopo prefissato. Differenze importanti. Il punto è che fino a quando non viene raggiunto il caos politico, le strategie sono quasi identiche, il che funge da lubrificante per infiltrazioni e operazioni di falsa bandiera. Questa combinazione è in grado di ammantare di incertezza ogni attacco terroristico. Questo è quanto accadde in Italia negli anni ’70. E questo è quanto sembra aver luogo in Turchia ai nostri giorni.<br /><br />Un progetto dei primi anni della Guerra Fredda<br /><br />Nell’Italia degli anni ’70, i terroristi neofascisti di solito piantavano bandiere rosse sui corpi delle loro vittime scelte a caso. Questa manipolazione dell’opinione pubblica era stata ideata da Gladio, un’organizzazione costituita nei primi anni della Guerra Fredda. Agli ordini di Washington e della CIA, ogni [Stato] membro della NATO doveva costituire una rete segreta “stay behind”. Il compito iniziale di questa struttura era di coordinare la resistenza all’eventuale occupazione dell’Europa da parte dell’Unione Sovietica. In previsione di tale situazione, le armi venivano nascoste in luoghi segreti e vennero costituiti canali segreti di intelligence. Ma Gladio era qualcosa di più.<br /><br />Gli strateghi di Gladio consideravano il movimento socialista in Europa come un fattore di alto rischio. Nell’eventualità di un’occupazione da parte dei sovietici, si temeva che la sinistra si rivoltasse contro gli interessi occidentali e formasse una quinta colonna. Per scongiurare il pericolo vennero messe in atto diverse campagne contro la sinistra. L’alternativa più estrema mirava a distruggere la reputazione della sinistra associandola alla violenza politica. Tuttavia, all’epoca, gli attivisti di sinistra disposti alla violenza erano una piccola minoranza all’interno del movimento. Per risolvere il problema, Gladio pianificò delle operazioni sotto falsa bandiera, e gli elementi più radicali dei gruppi di estrema sinistra vennero indotti all’azione dagli infiltrati di estrema destra dello “stato profondo” italiano.<br /><br />L’uso di tali metodi venne raccomandato in un documento conosciuto come “Field Manual 30-31” (FM 30-31)[4]. Scritto dagli strateghi del Pentagono e tradotto poi nelle lingue degli Stati membri della NATO, insegnava agli attivisti dell’estrema destra come manipolare la sinistra.<br /><br />Ai governi europei considerati passivi verso il movimento socialista, il FM 30-31 prescriveva “operazioni speciali”, e cioè infiltrazioni e operazioni sotto falsa bandiera, per convincere l’opinione pubblica della “vera natura” del nemico rosso. In questo contesto, Aldo Moro trovò la morte nel 1978. Venne rapito e ucciso da una colonna delle Brigate Rosse. In seguito, emerse che quest’organizzazione era stata infiltrata da agenti di estrema destra collegati a Gladio. Prima della morte di Moro, l’Italia aveva già sperimentato molte violenze con i famigerati attentati dinamitardi di Piazza Fontana del 1969 e di Peteano[5] del 1972. L’apice giunse nel 1980 a Milano [recte: Bologna], quando il tetto della stazione centrale crollò a causa di una bomba, provocando 85 morti.<br /><br />Uno dei nomi più famigerati collegati a Gladio è quello di Stefano Delle Chiaie. Questo membro dell’organizzazione nazionalista neofascista Ordine Nuovo fu uno dei più importanti strumenti di Gladio contro la sinistra. Per quanto riguarda i rapporti tra Gladio e lo “stato profondo” turco degli anni ’70, bisogna dire che Delle Chiaie venne visto in compagnia del terrorista ultranazionalista Abdullah Çatli, che morì durante un controverso incidente automobilistico a Susurluk nel 1996. Prima della sua morte, Çatli seguì Delle Chiaie in un viaggio in Sudamerica, dove entrambi contattarono i fascisti locali e i rappresentanti dei regimi militari.<br /><br />All’inizio, c’era Gladio in Italia. Adesso è stato smascherato Ergenekon, il capitolo successivo dello “stato profondo” turco. Per molti versi, Ergenekon dà l’impressione di essere un residuo della struttura “stay behind” degli anni ’50, poiché un ramo di essa venne costituito anche in Turchia. Con la fine della Guerra Fredda, nelle organizzazioni che facevano parte della versione turca di Gladio, vi fu una rottura col passato. Le attenzioni si spostarono dalla sinistra al Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AK) e al movimento Gülen[6], gli ultimi bersagli dello “stato profondo” turco.<br /><br />Ma sebbene i nemici siano nuovi, c’è una cosa che non è cambiata, perché le strategie odierne mostrano un’impressionante somiglianza con quelle del passato. Ergenekon utilizza ancora gli stessi metodi psicologici usati da Gladio in Italia negli anni ’70, come le operazioni sotto falsa bandiera e, molto probabilmente, infiltrazioni da parte di agenti provocatori, perché c’è più di un indizio che Ergenekon abbia istigato delle organizzazioni politiche e religiose radicali a commettere atti di violenza. A questo riguardo, sono stati fatti i nomi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), del Partito Marxista/Leninista Ricoluzionario per la Liberazione del Popolo (DHKP/C) e dell’organizzazione islamica Hezbollah.<br /><br />I pubblici ministeri descrivono Ergenekon come la mente dietro le azioni attribuite ai gruppi suddetti. Dagli omicidi di uomini d’affari e di attivisti politici da parte del DHKP/C e di Hezbollah all’odierna ondata di violenze scatenate dal PKK, dietro tutto ciò, secondo i pubblici ministeri, c’è Ergenekon. Nel quadro dipinto dagli inquirenti, Ergenekon è la Gladio del 21° secolo. Scatenare il terrorismo mediante il terrorismo e combattere una guerra segreta contro la nazione dall’interno dello Stato.<br /><br />Le analogie con l’Italia degli anni ’70 sono abbondanti. Ma c’è una differenza importante tra allora e adesso: mentre Gladio venne abolita e smantellata dai paesi europei molto tempo fa, lo stesso non è avvenuto in Turchia. L’Italia ha affrontato il problema durante l’Operazione Mani Pulite, che è seguita allo smascheramento della struttura “stay behind” e delle sue attività illegali degli anni ’70. La Turchia non ha mai avuto una fase analoga. Ma la cosa importante è che vi sarà. Non solo perché sembra essenziale per la crescita futura della Turchia, ad esempio attraverso una piena membership nell’Unione Europea, ma anche per ragioni psicologiche, in modo che la Turchia possa guardarsi allo specchio senza riserve. Dopo i decenni di guerra psicologica dello “stato profondo”, può essere difficile. Ma questa è la fase in cui si trova la Turchia.<br /><br />[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.todayszaman.com/tz-web/news-216053-109-the-gladio-strategy-by-peter-edel.html . Le note a piè di pagina sono del traduttore.<br />[2] Peter Edel è uno scrittore e fotografo indipendente che vive a Istanbul.<br />[3] Letteralmente: “falsa bandiera”.<br />[4] Manuale da Campo 30-31: http://it.wikipedia.org/wiki/False_flag#Il_Field_Manual_30-31<br />[5] In realtà, l’attentato di Peteano è l’unico dell’epoca non ascrivibile alla Strategia della Tensione, come ha più volte spiegato il suo autore, Vincenzo Vinciguerra, sul suo sito: http://www.marilenagrill.org/Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-24545798543871457512010-07-17T13:06:00.003+02:002010-07-17T13:13:46.105+02:00Passa la riforma finanziaria truffa di Obama<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwvGqAa8llQ84EA1EWqxDBH1R6jKHwBjiGmgBMqAI-d5VKT6bbg-apsli22wedVtRzJdj0ARkSgs2JGyrdhfvXK4OvGNwcjlUhQ_AvOzvCVL0F2VKPC1burOoGa401zG9KcbYyI8ImLac/s1600/giuramento-obama.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 346px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwvGqAa8llQ84EA1EWqxDBH1R6jKHwBjiGmgBMqAI-d5VKT6bbg-apsli22wedVtRzJdj0ARkSgs2JGyrdhfvXK4OvGNwcjlUhQ_AvOzvCVL0F2VKPC1burOoGa401zG9KcbYyI8ImLac/s400/giuramento-obama.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5494830919596673266" /></a><br />Da http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=3180<br /><br />Alla fine, Barack Hussein Obama, il maggiordomo di Wall Street, ha ottenuto la "sua" riforma del sistema finanziario che in buona sostanza crea nuovi organismi di vigilanza e di controllo che sono inevitabilmente destinati, quanto a competenze, a scontrarsi o sovrapporsi con quelli esistenti. Al di là dell’enfasi che la ha accompagnata, il risultato della nuova legge sarà quello di lasciare che gli speculatori possano continuare a fare i propri comodi e arricchirsi alle spalle di tutti i cittadini.<br />Dopo quello della Camera dei Rappresentanti del 30 giugno, l’altra notte è arrivato così anche il via libera del Senato, con 60 voti favorevoli e 39 contrari. Obama è riuscito infatti a ricevere anche 3 voti di senatori repubblicani indispensabili per raggiungere il quorum richiesto. Adesso, per ufficializzare il tutto, servirà la firma dello stesso presidente che verrà apposta la prossima settimana. Ma non sarà ancora finita. Infatti sarà necessario varare i regolamenti interpretativi e di attuazione della legge. Gli esperti hanno stimato che ci vorranno almeno altri 18 mesi per mettere nero su bianco a un testo sul quale lavoreranno i parlamentari di un’apposita commissione. Si finirà quindi nel 2012, l’anno delle prossime elezioni presidenziali e politiche. Un periodo di due anni nei quali Obama dovrà recuperare la fiducia dei cittadini che si è persa per strada e senatori e deputati, che si impegneranno per essere rieletti, dovranno fare un esame di coscienza e decidere se regolamenti restrittivi per le banche e le società finanziarie sono da preferire ai generosi emolumenti versati dalle stesse per la loro campagna elettorale.<br />La nuova legge modificherà l’architettura normativa che si è stratificata dal 1933 fino ai giorni nostri. Il Banking Act del 1933, la legge Glass-Steagall, venne varata dal Congresso su impulso del neo eletto Franklin Delano Roosevelt che aveva ereditato dal suo predecessore repubblicano<br />la maggiore crisi economica e finanziaria che mai si fosse vista, ossia la Grande Depressione scoppiata nel 1929. Allora, come oggi, il motivo reale della crisi finanziaria, fu la possibilità concessa a società finanziarie, banche e cittadini comuni, di investire in Borsa e speculare senza possedere minimamente i capitali necessari. Allora come oggi, tutti erano indebitati con tutti e il gioco durò finché la bolla finanziaria fu troppo grande per non esplodere e travolgere i mercati finanziari e poi abbattersi sull’economia reale.<br />Obama da parte sua ha molto enfatizzato la “sua” legge e la filosofia che lo sorregge tesa, in teoria, a tutelare i cittadini Usa lasciati in precedenza in balia degli squali e dei gangster di Wall Street. Ma se si pensa che la Casa Bianca ha versato una barca di miliardi di dollari in prestito per salvare i banditi della Goldman Sachs dalla situazione di bancarotta in cui l’avevano spinta le loro speculazioni, ci si rende conto che l’inquilino della Casa Bianca ha svolto in pieno il suo compito: quello di tenere la barca dritta a chi negli Usa detiene il potere reale. Gli aiuti non hanno infatti riguardato solo la Goldman Sachs, che ne ha rappresentato il caso più eclatante, ma anche altre banche, società di riassicurazione come Fannie Mae e Freddie Mac operanti nel settore dei mutui immobiliari, o giganti industriali come General Motors. A dimostrare che i presidenti, una volta eletti, devono far fruttare tutti i soldi che le lobby hanno investito su di loro.<br />La riforma prevede la nascita di un “Settlement Council” o “consiglio di regolamentazione” incaricato di tenere sotto controllo e valutare i rischi presenti nel sistema economico. Ci saranno nuove regole per i fondi di investimento speculativi (hedge fund) e per i titoli derivati scambiati nei mercati non regolamentati. Verrà istituito quindi un ufficio per la protezione dei consumatori che vigilerà sulle condizioni offerte dalla banche per i mutui, le carte di credito e gli altri prodotti creditizi. Verranno pure ampliati i poteri di controllo della Federal Reserve sugli investimenti finanziari delle banche con l’introduzione di forti limiti al livello degli investimenti (3%) rispetto al capitale proprio. Le banche potranno negoziare titoli derivati soltanto a copertura dei rischi ma non per scopi speculativi. E avranno 2 anni di tempo per spostare strumenti finanziari, come i Credit default swap, una sorta di assicurazione sugli investimenti in titoli di Stato, in una società controllata che dovrà essere gestita separatamente per tenere distinta la sua attività da quella della casa madre. E, almeno a parole, la legge prevede che non ci saranno più salvataggi bancari fatti con soldi pubblici.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-42400037045835962212010-07-17T01:59:00.003+02:002010-07-17T02:02:15.667+02:00Afghanistan, censura di guerra<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://it.peacereporter.net/upload/3/31/319/3190/31908.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 310px; height: 238px;" src="http://it.peacereporter.net/upload/3/31/319/3190/31908.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br />Da http://it.peacereporter.net/articolo/23074/Afghanistan%2C+censura+di+guerra<br />http://it.peacereporter.net/<br />Preoccupazione tra i corrispondenti di guerra per le nuove restrizioni imposte dal Pentagono nei rapporti tra militari e media<br /><br />Parlare della guerra in Afghanistan sarà ancora piu' difficile. Dopo l'articolo del Rolling Stones sul Generale McChrystal e l'uscita di scena di quest'ultimo, il Segretario alla Difesa americano Robert Gates ha posto nuove restrizioni ai militari che parleranno con i media.<br /><br />In un memorandum di tre pagine rilasciato la scorsa settimana da Gates ha ordinato che i vertici del Pentagono e i leader militari contattino il Servizio degli Affari Pubblici del Dipartimento della Difesa Usa "prima di rilasciare qualsiasi intervista o dichiarazione che abbia conseguenze dal punto di vista nazionale e internazionale". Fonti accreditate sostengono che l'ordine fosse già in cantiere molto prima che Michael Hastings, giornalista freelance del Rolling Stones, intervistasse il Generale. Nondimeno però, la nuova politica di accesso limitato alle infomazioni tracciata dal Pentagono è stata intepretata dai giornalisti e dai soldati presenti nel teatro di guerra come conseguenza dell'affaire McChrystal.<br /><br />Anche la tempistica non è delle migliori. Il conflitto afgano si fa sempre più violento e i giornalisti vogliono avere gli strumenti che permettano di poter raccontare la guerra in prima linea. "Mi preoccupa. Mi preoccupano queste direttive", spiega Martha Raddatz, corrispondente di Abc News. Parlando da Kabul sottolinea che "quando aggiungi uno strato come questo è faticoso lavorare. Sei sul campo e devi ottenere il permesso da qualcun altro, non dalle persone con cui parli direttamente. Così è molto più difficile".<br />E' probabile che i corrispondenti più anziani non subiranno le conseguenze di queste direttive. Ma quelli più giovani, con meno esperienza, che non hanno mai avuto contatti con l'ambiente dei militari, avranno certamente delle difficoltà. "Senza contare poi i militari non abituati ad un confronto con i media", aggiunge Raddatz.<br /><br />Sembra comunque che un cambiamento di atteggiamento da parte dei militari ci sia stato già prima dell'ordine di Gates. Il corrispondente di Nbc Richard Engel parla di un 'media blackout' subito dopo la pubblicazione dell'articolo del Rolling Stones. E spiega che tra le nuove restrizioni c'era anche quella di proibire ai soldati di commentare l'articolo.<br />"Potevamo intervistare le truppe su altre questioni - ci spiegavano gli ufficiali - tranne su McCrystal o l'articolo del Rolling Stones", racconta Engel. "Si sono un pò calmati ora - continua Engel - ma i militari più alti in grado sono ancora riluttanti a discutere di quell'articolo controverso".<br /><br />Engel, che ha speso gli ultimi anni a coprire il fronte afgano e iracheno, afferma di non avere mai visto i portavoce dei militari chiudersi a riccio come questa volta. Concorda anche sul fatto che i giornalisti con meno esperienza vivranno tempi duri con queste nuove regole. "I militari saranno riluttanti ad esprimere apertamente le loro opinioni se il Pentagono passa ai raggi X ogni singola intervista".<br /><br />L'episodio McChrystal non è il primo che induce i militari ad abbottonarsi con i media. Una risposta simile avvenne dopo che il giornalista di Foreign Policy Thomas Ricks - allora con il Wall Street Journal - aveva riportato alcune osservazioni poco diplomatiche sui militari da parte di un colonnello durante la crisi nei Balcani (l'ex corrispondente dal Pentagono della Cnn Jamie McIntyre recentemente ha fatto un parallelo tra le due storie, quella di Ricks nel 1995 e quella attuale, nel suo blog dedicato al settore della difesa).<br /><br />Ma cosa pensa di tutto questo il giornalista che ha provocato l'uscita di scena di McChrystal? "Penso che sia i militari sia i giornalisti abbiano beneficiato dell'accesso alle notizie che è stato fornito per anni", afferma Hastings. "Penso comunque che l'accessibilità alle notizie vada un pò a periodi, a volte è molto alta, altre no".<br /><br />Mariangela PiraSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-18553797998693930012010-07-16T08:53:00.002+02:002010-07-16T08:57:32.570+02:00La maggioranza degli italiani non vuole gli OGM<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/00_prometeo/ogm--400x300.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/00_prometeo/ogm--400x300.jpg" border="0" alt="" /></a><br />Da http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/World_in_Progress/Tre-italiani-su-quattro-sono-contrari-agli-alimenti-geneticamente-modificati_688802106.html<br />http://www.adnkronos.com/<br /><br />E' quanto emerge da una recente indagine della Coldiretti-Swg<br />Tre italiani su quattro sono contrari agli alimenti geneticamente modificati <br />"Il drastico crollo nei terreni seminati con Ogm in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l'ambiente, non c'è neanche convenienza economica" Roma, 15 lug. (Adnkronos) - Quasi tre italiani su quattro, il 72% ritengono che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) sono meno salutari rispetto a quelli tradizionali. E' quanto emerge da una recente indagine della Coldiretti-Swg "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione, divulgata in occasione del blitz di un migliaio di coltivatori della Coldiretti a Fanna in provincia di Pordenone in Friuli dove sono state seminate illegalmente piante di mais Ogm. Una vicenda venuta alla luce da lettere anonime recapitate anche all'assessore all'Agricoltura del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino e contenenti sementi transgeniche e accompagnate da una mappa che indicava un terreno in provincia di Pordenone, dove i semi sarebbero stati utilizzati e in merito alla quale sono stati chiamati ad indagare i Carabinieri del Noe."La scelta di vietare la coltivazione di Ogm in Italia è coerente con la stragrande maggioranza dei cittadini che - sottolinea la Coldiretti - è contraria al biotech nei campi e nel piatti. Una scelta in linea con le crescenti perplessità sugli ogm in Europa dove, dopo il divieto posto anche in Germania, si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi che coltivano organismi geneticamente modificati con peraltro un drastico crollo del 12 per cento delle semine nel 2009 che ha coinvolto tutti i paesi interessati (Spagna, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia), tranne la Polonia che ha mantenuto la stessa superficie coltivata, mentre solo per il Portogallo è aumentata, secondo una analisi della Coldiretti sul rapporto annuale 2009 dell'''International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications'' (Isaaa)".<br /><br />Il drastico crollo nei terreni seminati con organismi geneticamente modificati in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l'ambiente, non c'è neanche convenienza economica. Secondo i dati - precisa la Coldiretti - la coltivazione ogm in Europa riguarda solo il mais, la cui la superficie coltivata nel 2009 si è drasticamente ridotta da 107.719 ettari a 94.750 ettari, pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-19974274068013595012010-07-15T09:53:00.003+02:002010-07-15T10:03:33.469+02:00Mangiare sano ora è un disturbo mentale<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2mvmZvmJrbirJSia6qc0InFBZCp4hEv89pBsFE8MGvtgByfj03FGXdg5BpUDN2zxxiOXNhar_mjxcRRI40nqKNg67hcquLQxMK10w0vJhgtT0NczSChBstbWKQwP9TllebUUYCB_b0g/s1600/hamburger-harley.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 323px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip2mvmZvmJrbirJSia6qc0InFBZCp4hEv89pBsFE8MGvtgByfj03FGXdg5BpUDN2zxxiOXNhar_mjxcRRI40nqKNg67hcquLQxMK10w0vJhgtT0NczSChBstbWKQwP9TllebUUYCB_b0g/s400/hamburger-harley.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5494040132166064226" /></a><br />Da http://www.nopsych.it/558-mangiare-sano-disturbo-mentale<br /><br /><br /><br />L'industria psichiatrica, nel suo sforzo infinito di trasformare artificiosamente ogni attività umana in "disordini mentali", sta ora propagandando il disordine più ridicolo che abbia mai inventato: il Disturbo del Mangiare Sano.<br /><br />Non è uno scherzo: se ti focalizzi sul mangiare cibi naturali sei "mentalmente malato" e probabilmente hai bisogno di qualche tipo di cura chimica che includa potenti farmaci psicotropi. Scrive il quotidiano The Guardian: «La fissazione di mangiare sano può essere il sintomo di un grave disordine psicologico» e continua affermando che questo "disordine" è chiamato ortoressia nervosa, una locuzione Latineggiante che significa "preoccupati riguardo il mangiare correttamente".<br /><br />Ma non potevano chiamarlo semplicemente "disordine da preoccupazione sul mangiare sano", poiché sarebbe sembrato come se non sapessero di cosa stanno parlando. Per cui l'hanno traslato in Latino, così sembra intelligente (anche se non lo è). Ecco da dove proviene la maggior parte dei nomi delle malattie: i dottori descrivono i sintomi che vedono con un nome tipo osteoporosi (che significa "ossa con dei buchi").<br /><br />Tornando a questa malattia inventata, "ortoressia", il Guardian continua: «Gli ortoressici hanno delle regole rigide sul cibo. Il rifiuto di toccare zucchero, sale, caffeina, alcol, grano, glutine, lievito, soia, cereali e latticini non è altro che l'inizio delle restrizioni dietetiche. Ogni cibo entrato in contatto con pesticidi, diserbanti o che contiene additivi artificiali è inammissibile».<br /><br />Aspetta un secondo. Allora cercare di evitare le sostanze chimiche, i latticini, la soia e lo zucchero ora fa di voi un paziente della salute mentale? Sì, secondo questi esperti. Se prestate effettivamente attenzione all'evitare pesticidi, diserbanti e ingredienti modificati geneticamente come soia e zucchero, c'è qualcosa in voi che non va.<br /><br />Vi siete accorti che mangiare cibo spazzatura viene considerato "normale"? Se mangiate cibi spazzatura trattati con prodotti chimici sintetici secondo loro va bene. Apparentemente i malati mentali sono quelli che scelgono cibi organici e naturali.<br />Cos'è "normale" allora per quanto riguarda il cibo?<br /><br />Vi avevo detto che sarebbe successo. Anni fa avevo avvertito i lettori di NaturalNews che presto ci sarebbe stato un tentativo di bandire i broccoli poiché contengono fito-nutrimenti anticancro. Questo assalto da parte della salute mentale contro i consumatori attenti alla propria salute fa parte di quel programma. È un tentativo di emarginare i consumatori di cibi sani dichiarandoli mentalmente instabili e, perciò, giustificare il loro ricovero coatto nei manicomi dove gli verranno iniettati farmaci psichiatrici e cibo istituzionale completamente trattato, morto e pieno di sostanze chimiche tossiche.<br /><br />Il Guardian si spinge perfino al ridicolo dicendo che «L'ossessione su quali sono i cibi "buoni" e quali i "cattivi" può condurre gli ortoressici ad essere malnutriti».<br /><br />Segui l'illogicità di ciò, se ci riesci: mangiare "buon" cibo causa malnutrizione! Suppongo che si ritenga che mangiando cibo cattivo vengano forniti tutti i nutrimenti di cui avete bisogno. Questa è la dichiarazione sulla nutrizione più pazza che abbia letto. Non c'è da stupirsi che la gente oggi sia così malata: gli viene detto dai media tradizionali che mangiare cibo sano è un disturbo mentale che causerà malnutrizione!<br />Zitti e ingoiate la galletta verde (Soylent Green)<br /><br />È proprio come ho riferito anni fa: non avete il permesso di contestare il vostro cibo, gente. Seduti, zitti, avventatevi sul cibo e divoratelo. Smettetela di pensare a cosa state mangiando e fate quello che vi viene detto dai principali mass media e dai loro inserzionisti di cibo trattato. Non sapevate che mettere in dubbio le proprietà salutistiche del vostro cibo spazzatura è un disturbo mentale? E se siete "ossessionati" riguardo al cibo (facendo cose come leggere l'etichetta degli ingredienti, per esempio), allora siete strani. Magari perfino malati.<br /><br />Questo è il messaggio che stanno divulgando ora. I consumatori di cibo spazzatura sono "normali", "sani" e "ben nutriti". I consumatori di cibo sano, invece, sono malati, anormali e malnutriti.<br /><br />Ma perché, chiedete voi, dovrebbero attaccare quelli che mangiano sano? Persone come il dottor Gabriel Cousens possono spiegarvelo: perché una maggiore consapevolezza mentale e spirituale è possibile solo con una dieta composta da cibo vivo e naturale.<br /><br />Mangiare cibo spazzatura abbassa il vostro livello intellettivo rendendovi più facili da controllare. Questo cibo scompiglia letteralmente la vostra mente, intorpidendo i vostri sensi con il glutammato monosodico (MSG), l'aspartame ed estratti di lievito. Le persone che vivono di cibo spazzatura sono docili e perdono velocemente l'abilità di pensare con la propria testa. Seguono qualsiasi cosa gli venga detta dalla TV o da quelli che sono in una posizione di apparente autorità, senza mai porsi delle domande sulle loro azioni o su quanto sta realmente succedendo nel mondo intorno a loro.<br /><br />Al contrario, le persone che mangiano cibi sani e naturali - con tutte le sostanze nutrienti curative ancora intatte - cominciano a risvegliare la loro mente e il loro spirito. Col tempo, cominciano a mettere in discussione la realtà che li circonda e perseguono delle esplorazioni più illuminate di temi come comunità, natura, etica, filosofia e del grande quadro delle cose che stanno succedendo nel mondo. Diventano "consapevoli" e possono iniziare a vedere l'esatta struttura di Matrix, per così dire.<br /><br />Questo, ovviamente, è un pericolo enorme per quelli che gestiscono la nostra società basata sul consumo, dato che il consumo dipende dall'ignoranza unita alla suggestionabilità. Per fare in modo che la gente continui ciecamente ad acquistare cibi, medicinali, polizze sulla salute e beni di consumo, è necessario spegnere le loro funzioni cerebrali superiori. Il cibo spazzatura trattato, a cui vengono aggiunge sostanze chimiche tossiche, raggiunge questo risultato piuttosto bene. Come mai, secondo voi, il cibo morto e trattato è il pasto predefinito nelle scuole pubbliche, negli ospedali e nelle prigioni? Perché il cibo morto spegne i livelli superiori della coscienza, e tiene le persone focalizzate su qualsiasi distrazione con cui sia possibile nutrire il loro cervello: televisione, violenza, paura, sport, sesso e così via.<br /><br />In ogni caso vivere come uno zombie è "normale" nella società odierna, poiché moltissime persone lo stanno facendo. Ma non sono normali nel mio libro: il vero "normale" è una persona energica, in salute e sveglia, nutrita con cibo vivo, che agisce da cittadino sovrano in un mondo libero. Mangiare cibo vivo è come prendere la pillola rossa, perché col tempo si apre una nuova ampia prospettiva sulla struttura della realtà. Rende liberi di pensare con la propria testa.<br /><br />Mangiare cibo spazzatura trattato è come prendere la pillola blu, poiché vi tiene intrappolati in una realtà inventata, dove le esperienze di vita sono architettate dalle aziende di prodotti di consumo, le quali dirottano i vostri sensi con sostanze chimiche (come glutammato monosodico) progettate per ingannare il cervello facendogli credere che state mangiando cibo vero.<br /><br />Se volete essere vivi, consapevoli e in controllo della vostra vita, mangiate cibo sano e vivo. Ma non aspettatevi di diventare famosi presso gli "esperti" tradizionali della salute mentale o i dietologi: sono tutti programmati per considerarvi "pazzi" per il fatto che non seguite le loro diete ortodosse a base di cibo morto a cui vengono aggiunte sostanze chimiche sintetiche.<br /><br />Ma voi e io conosciamo la verità: noi siamo quelli normali. I consumatori di cibo spazzatura sono i veri malati mentali, e l'unica via per fare in modo che aprano gli occhi sul mondo reale è iniziare a nutrirli con cibo vivo.<br /><br />Alcune persone sono pronte a prendere la pillola rossa, mentre altre non lo sono. Tutto quello che si può fare è mostrare loro la porta. Devono aprirla da soli.<br /><br />Nel frattempo provate ad evitare gl i funzionare della salute mentale che stanno cercando di etichettarvi come persone affette da disturbi mentali solo perché fate attenzione a cosa introducete nel vostro corpo. Non c'è niente di male nell'evitare zucchero, soia, glutammato monosodico, aspartame, sciroppo di glucosio-fruttosio (HFCS) e altre sostanze chimiche tossiche nel cibo. A dire il vero, la vostra vita dipende da questo.<br /><br />di Mike Adams, the Health Ranger, NaturalNews Editor<br /><br />Fonte: The Guardian<br /><br />Traduzione a cura di NSOE www.nsoe.infoSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-37344421615388594772010-07-14T13:08:00.002+02:002010-07-14T13:13:56.159+02:00L’Europa liberalizza la produzione di Ogm<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_HMTK_3Sd9hXMROAw_aPcNsbEtoMSxETcudp_79GD_4MNYpeYMqn39Hx54hgqCkh1gN_8eg-OZ2CCUEy5IpEP1rfZbOy8QDJPGFIxBBuo1JGDO-Jaerk-LpW2yAJn0O_arekbnjVqiQQ/s1600/29_0.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 380px; height: 250px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_HMTK_3Sd9hXMROAw_aPcNsbEtoMSxETcudp_79GD_4MNYpeYMqn39Hx54hgqCkh1gN_8eg-OZ2CCUEy5IpEP1rfZbOy8QDJPGFIxBBuo1JGDO-Jaerk-LpW2yAJn0O_arekbnjVqiQQ/s400/29_0.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5493718554950942818" /></a><br /><br />Da http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=3108<br /><br /><br />La Commissione europea è stata ancora una volta fedele al compito che le è stato assegnato. Fare gli interessi delle multinazionali che mischiano allegramente la chimica con i prodotti alimentari. In tale ottica si pone il via libera dato dall’organismo di Bruxelles alla coltivazione degli Ogm, gli organismi geneticamente modificati. In ogni caso è stata fatta una grande concessione stabilendo che ogni Paese sarà libero di decidere se permettere o vietare la coltivazione sul proprio territorio.<br />Una proposta in merito era stata presentata dal maltese John Dalli, commissario europeo per Ambiente, sanità pubblica, sicurezza alimentare e protezione dei consumatori (Envi). Si deve ricordare a tale proposito che la nomina di Dalli da parte del presidente della Commissione, Josè Barroso, venne molto contestata soprattutto perché all’ufficio del neo commissario venne affidata la competenza dell’unità prodotti farmaceutici e cosmetica in precedenza affidata alla Commissione Impresa. Di conseguenza Dalli, che vanta un passato lavorativo in diverse società industriali, avrà anche il controllo della Agenzia europea per i medicinali e della Agenzia per la sicurezza alimentare. Apparentemente sembra una svolta fatta per tutelare i consumatori e la loro salute. In realtà viene ufficializzata una commistione tra chimica e cibo che avrà in futuro non poche ricadute che andranno a tutto vantaggio di multinazionali come la sempre verde Monsanto.<br />Dalli, per rassicurare i cittadini, aveva ribadito il suo impegno per la certificazione della filiera alimentare, l’informazione dei consumatori, il consumo sostenibile e la lotta alle contraffazioni e alle truffe alimentari. Ma resta significativo che Dalli prese subito posizione sugli Ogm sostenendo che prima di prendere una decisione in materia avrebbe aspettato che emergessero nuovi dati scientifici che sconfessassero le convinzioni diffuse in materia. Quelle insomma presenti a Bruxelles sul fatto che gli Ogm siano innocui. In buona sostanza sono le stesse tesi interessate suggerite dalle multinazionali contro le quali si leva invece l’opinione contraria della maggioranza dei cittadini.<br />Soddisfatta, ma dovrebbe esserlo solo in parte, Lega Ambiente che si è compiaciuta che la Commissione abbia preso atto finalmente e definitivamente che non si può imporre la coltivazione degli Ogm sulla testa dei cittadini. Per Francesco Ferrante, in Italia e in Europa i consumatori dicono chiaramente no agli Ogm nei piatti e gli agricoltori hanno scelto la strada della qualità perché sono consapevoli che solo la tutela della salute, della tipicità dei prodotti e dei territori può garantire all'agricoltura italiana ed europea la forza per competere nel mondo globalizzato. E' importante che la revisione della normativa in materia preveda che le Regioni possano stabilire regole per la coesistenza che impediscano ogni contaminazione seppur accidentale delle coltivazioni convenzionali e di quelle biologiche. Il Governo italiano, da parte sua, deve scegliere la strada della qualità, della ricerca e dell'innovazione ma con un chiaro no agli Ogm. E allora, finché non entrerà in vigore la nuova normativa, va garantita in Italia e in Europa la moratoria per la coltivazione delle varietà transgeniche. Il caso della patata geneticamente modifica Amflora, autorizzata a marzo scorso, deve rimanere un caso isolato.<br />Da parte sua la Coldiretti ha parlato di “svolta storica” visto che la Commissione Europea ha preso atto della forte opposizione dei cittadini. La Coldiretti sottolinea che tecnicamente il provvedimento della Commissione si compone di tre documenti. Il primo è una comunicazione di carattere generale e di orientamento sul futuro degli Ogm in Europa incentrato sul tema della libertà per i Paesi membri di decidere sulla loro coltivazione. Il secondo è una raccomandazione, destinata a sostituire quella esistente in materia di coesistenza tra coltura tradizionali, biologiche e Ogm, che contiene regole maggiormente restrittive per garantire ai Paesi membri la possibilità di adottare misure atte ad evitare la presenza involontaria di Ogm. Il terzo è un regolamento di modifica della direttiva in vigore che sancisce la possibilità per i Paesi<br />membri di adottare misure volte a restringere o proibire la coltivazione di tutte o di una sola varietà di Ogm purché tali misure siano giustificate dalla valutazione di effetti negativi sulla salute e sull'ambiente o dalla necessità di impedire una presenza indesiderata di Ogm in altri prodotti.<br />La Coldiretti ha pure ricordato che sono ormai soltanto sei su ventisette i Paesi membri della Ue che permettono la produzione di Ogm dopo il recente divieto stabilito dalla Germania e che nel 2009 c’è stato un drastico crollo del 12% delle semine. Per il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, è quindi positivo che ci sia un vasto schieramento contrario agli Ogm nei campi e nel piatto. La linea della Coldiretti è chiara. Si deve prendere coscienza che la salvaguardia dell'integrità del patrimonio agroalimentare nazionale è un bene comune. Si deve quindi salvaguardare le produzioni tipiche e di qualità delle singole Regioni dalla contaminazione di eventuali coltivazioni transgeniche e tutelare la biodiversità naturale e agricola.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-62550303237476830212010-07-05T15:30:00.002+02:002010-07-05T15:41:59.396+02:00Kosovo: attentato alla nazione serba<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_9aifziDsLjeKnty4C-5nsu1hnbIy0QjhspOF9ckas0eoGAHijnGV9XT_jqxqt2oWzKhbljU6sGRtvoO9UGz-sZR0EYuoQCK1OCyTF0mh2b-JeAbJf3BiR4hQE586yIqG6o_7_eYAzwk/s1600/KosMol01.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 290px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_9aifziDsLjeKnty4C-5nsu1hnbIy0QjhspOF9ckas0eoGAHijnGV9XT_jqxqt2oWzKhbljU6sGRtvoO9UGz-sZR0EYuoQCK1OCyTF0mh2b-JeAbJf3BiR4hQE586yIqG6o_7_eYAzwk/s400/KosMol01.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5490416947899620562" /></a><br />Da http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=2980<br /><br /><br />Un gruppo di serbi protesta nella zona nord di Kosovska Mitrovica, in Kosovo, qualcuno passa e lancia una granata: un morto e 11 feriti. È successo ieri mattina intorno alle 10.00. Ufficialmente non è chiaro chi ci sia dietro il delitto, ma sembra evidente che si tratta dell’ennesima violenza di matrice albanese sulla minoranza serba.<br />Mitrovica è il luogo dove quasi quotidianamente si confrontano o scontrano gli albanesi e i serbi, che non rinunciano al Kosovo come parte integrante della Serbia: Belgrado ha fatto richiesta formale alla Corte dell’Aja, chiedendo di invalidare la proclamazione unilaterale di indipendenza da parte della “dirigenza” kosovara albanese. Mosca sostiene questa causa, da sempre. L’anno scorso il capo del Cremlino Dmitrij Medvedev è stato nella capitale serba, è intervenuto in parlamento e ha confermato la vicinanza della Russia alle istanze dei “fratelli slavi” d’Occidente.<br />La città dove è avvenuta la violenza è divisa in due dal fiume Ibar: a sud vivono gli albanesi, a nord i serbi. Proprio là dove come in un ghetto vive la minoranza serba, il governo di Priština, da quest’ultima non ritenuto legittimo, aveva deciso di aprire un proprio ufficio di rappresentanza: un migliaio di serbi sono scesi in strada ad esprimere dissenso nei confronti dell’ennesima prepotenza, qualcuno ha pensato bene di intimidire e disperdere la folla lanciandole una bomba.<br />Metodi di dissuasione deplorevoli, terroristici. Del resto come ci si può stupire? I kosovari albanesi traggono la loro ispirazione dallo stesso governo centrale, dal quale evidentemente si sentono legittimati ad agire così. Il premier Hashim Thaçi ha dei trascorsi poco lodevoli. Basta fare qualche ricerca in internet per accorgersi che il signor Thaçi non è proprio quella che si direbbe una persona per bene. Varie fonti, anche autorevoli, lo descrivono come un criminale: è stato a capo dell’Uçk, considerato uno dei gruppi terroristici più pericolosi al mondo. Secondo il Washington Times l’Uçk, con Thaçi al comando, si finanziava grazie al controllo del traffico di droga nell’Europa occidentale.<br />La fortuna di questo personaggio deriverebbe dalla necessità degli Stati Uniti di avere in loco un uomo di fiducia, determinato, per portare a termine lo smembramento della Serbia, considerato un avamposto della Russia, e per tenere sotto controllo quello che si sarebbe venuto a creare dopo: l’attuale repubblica del Kosovo.<br />Viene spontaneamente una considerazione. Viene in mente il bombardamento di Belgrado e quello di Novi Sad: cittadina di provincia con un’innocua cittadinanza, in buona parte di nazionalità ungherese, vittima della strategia bellica, intelligente, atlantica. Un ricordo a Slobodan Milošević, morto gravemente malato nella sua cella del carcere dell’Aja. Inutili sono stati gli appelli per un giusto trattamento medico: Milošević doveva morire. Essere cancellato, dimenticato, tolto di mezzo.<br />Dietro queste piccole grandi tragedie ci sono, con un ruolo di protagonisti, gli Stati Uniti, la stessa grande potenza democratica che ha determinato i successi di un ex criminale, ora rispettato statista, che si intrattiene allegramente con i colleghi d’Europa e d’oltre oceano.<br />Torniamo all’attentato. L’Eulex, la missione europea in loco, non sa niente, non ha visto da dove sia stata lanciata la bomba sui manifestanti. Chissà se si troverà mai un colpevole, da processare e punire. In questa come nelle precedenti occasioni, funzionari e comuni cittadini serbi del Kosovo accusano l’Eulex di non essere neutrale, anzi di essere schierata con la parte albanese.<br />Il presidente serbo Boris Tadić è stato prudente: Belgrado non reagirà a questo attentato, “una provocazione alla pace e alla Serbia”, in fila, disciplinata e paziente, davanti ai cancelli dell’Ue. Ha però chiesto alle istituzioni internazionali di far sentire con forza la loro voce, di condannare il delitto. Se si accontenta di qualche vaga dichiarazione di circostanza, avrà pure la sua piccola soddisfazione.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-59678353906984544552010-07-01T18:43:00.002+02:002010-07-01T18:48:13.763+02:00UN ALTRO 11/9 PER IL NUOVO ORDINE MONDIALE?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2rknhrfjDQf8BogSRP8xwFw0CJkvEzOVlhA5kTa2PLceojJsKmpsIuUHYGY7CefQJi4lNImZEhIa1QmlMDpmPrqm7OiAy2BeIQxF_SB_S77pkyLZda9klp_TkAPWm7sNAaZRMdQnAXRs/s1600/9-11-c.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 257px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2rknhrfjDQf8BogSRP8xwFw0CJkvEzOVlhA5kTa2PLceojJsKmpsIuUHYGY7CefQJi4lNImZEhIa1QmlMDpmPrqm7OiAy2BeIQxF_SB_S77pkyLZda9klp_TkAPWm7sNAaZRMdQnAXRs/s400/9-11-c.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488980554178052210" /></a><br /><br /><br />Da una false flag all'amero.<br /><br />Richard Russell, che ha pubblicato le Dow Theory Letters per oltre 50 anni, ha rilasciato di recente una dichiarazione agghiacciante:<br />"Entro fine 2010 gli Stati Uniti saranno un paese irriconoscibile." <br /><br />Ha anche consigliato ai suoi clienti di uscire completamente dal mercato azionario e sedersi in panchina con i contanti in mano. Quando gli è stato domandato quale sia la differenza tra l'oro rispetto ai contanti, Russell ha affermato: "L'oro sarà la nuova "valuta" di scambio." <br /><br />E di oro vi sarà certamente bisogno per sopravvivere finanziariamente durante i giorni terribili che i poteri forti hanno predisposto dopo che un' operazione di false flag ci proietterà a capofitto nell'amero.<br /><br />La sessione di chiusura.<br /><br />Per arrivare ad una comprensione più completa della dichiarazione scioccante di Russell, dobbiamo prendere in considerazione un evento poco conosciuto che ha avuto luogo il 13 marzo 2008 in una sessione a porte chiuse del Congresso. In tutta la storia dello stato americano è successo solo quattro volte, che si tenesse una simile sessione. L'ordine del giorno di discutere "Nuove disposizioni di vigilanza", fu solo una sorta di depistaggio. L'effettivo ordine del giorno, secondo quanto riportato dai mezzi di informazione alternativi, concerneva i seguenti problemi:<br /><br />1. L'imminente collasso dell'economia degli Stati Uniti entro settembre 2008.<br /><br />2. L'imminente collasso delle finanze del governo federale entro febbraio 2009.<br /><br />3. La possibilità di guerra civile a causa dei crolli economici.<br /><br />4. Operazioni di retata preventive allo scopo di assicurare dissidenti e ribelli in campi di concentramento.<br /><br />5. Il volo di funzionari governativi in "posti sicuri" (città sotterranee negli USA)<br /><br />6. Formazione del superstato Unione Nord Americana (NAU) formato da Messico, Stati Uniti e Canada.<br /><br />7. L'emissione della nuova moneta, amero, per sostituire il dollaro.<br /><br /><br />Anche se non c'è modo di dimostrare che questi siano stati i temi discussi nel corso della riunione, tutto ciò che dobbiamo fare è esaminare la cronologia degli eventi accaduti da allora. L' intento del governo appare evidente: mettere in allerta il proprio popolo riguardo ciò che sta arrivando, e assicurarsi una via di fuga quando giungeranno disordini e distruzione, lasciandoci tutti in balia degli eventi.<br /><br />Cronologia degli eventi.<br /><br />Il primo problema discusso è stato il collasso dell'economia USA nel settembre 2008, evento verificatosi esattamente come da programma. All'inizio di settembre 2008, il governo ha dovuto sostenere con 5.600 miliardi di dollari i mutui Fannie Mae e Freddie Mac, e ora non ci è rimasta alcuna economia.<br />La seconda questione è stata il crollo del sistema bancario americano entro il febbraio 2009. Che non è accaduto perché il governo e Wall Street hanno sostenuto tutte le banche "troppo grandi per fallire." Il fatto che la maggior parte delle 8.000 banche in questo paese siano insolventi è ormai un dato accertato. Il crollo ufficiale del sistema bancario giungerà entro breve.<br /><br />Quando infine le banche giungeranno al collasso si scateneranno disordini e guerre civili; sarà introdotta la legge marziale, i rivoltosi saranno confinati nei campi di concentramento, i funzionari di governo ed i potenti si rifugeranno in ricoveri di emergenza sotterranei, mentre il resto di noi sarà intrappolato in superficie nel bel mezzo di questo spargimento di sangue.<br /><br />Stanno pensando di prendere i vostri soldi.<br /><br />Allora, qual è il futuro? Per tutti coloro i quali non abbiano letto i miei scritti o seguito il mio programma radiofonico, cercherò di evidenziare alcuni eventi. Per circa due anni ho parlato con un uomo dalla costa occidentale, appartenente all'ambiente della elite globale. Si tratta di un pilota di voli aziendali che ha accompagnato molti pezzi grossi ed ha avuto modo di ascoltare gli spifferi venuti fuori da alcune delle loro riunioni.<br /><br />Circa un anno e mezzo fa mi ha detto che il governo aveva intenzione di dichiarare una "interruzione" dei servizi bancari entro il dicembre 2009. All'epoca stavano progettando di svalutare il dollaro del 50%. Da un punto di vista logistico, stavano progettando di introdurre questa svalutazione semplicemente aumentando i prezzi di vendita al dettaglio di merci, prodotti e servizi del 100%, a far capo dal giorno successivo alla "interruzione." In parole povere, qualsiasi cosa fosse costata un dollaro il giorno precedente l'interruzione, sarebbe costata due dollari il giorno successivo.<br /><br />A febbraio 2010, visto che la svalutazione non si è poi verificata, ho chiamato l'"insider" e gli ho chiesto come mai non fosse accaduto. Mi ha spiegato che il loro piano non è mutato ma che "gli schiavi sono ancora addormentati", nel senso che la gente non ha ancora realizzato dove stia andando a parare l'operato del governo. Poi, il 25 febbraio 2010, ho sentito una intervista di Alex Jones con Lindsey Williams, ministro battista che agli inizi degli anni '70 partecipò ad una spedizione in Alaska per conto della elite allo scopo di valutare i giacimenti petroliferi del luogo.<br /><br />Williams è stato in contatto con uno di questi oligarchi, che oggi è ottasettenne e con gravi problemi di salute. Una delle cose che costui ha confidato a Williams è che nel 2010 l'elite mondiale attraverso il nostro governo, ha in progetto di sequestrare tutti i conti bancari e di investimento e prelevarne il 50%. <br />E non dimenticate, è piuttosto semplice che il governo riesca ad impossessarsi dei vostri fondi in Borsa perché il denaro è in Depository Trust e Clearing Corporation (DTCC), montepremi che la Fed già possiede legalmente. A differenza della svalutazione del dollaro a cui si accennava pochi paragrafi sopra, è sufficiente prendere il 50% dei risparmi per raggiungere lo stesso scopo in maniera molto più semplice. <br /><br />In arrivo un attacco di false flag.<br /><br />Circa una settimana fa, 13 giugno 2010, ho chiamato l'uomo della costa occidentale e gli ho chiesto che cosa sapeva riguardo gli avvenimenti di là da venire. Mi ha detto che i poteri starebbero progettando un'altro attacco di false flag simile all'11 Settembre 2001, e che la data prevista sarebbe l'8 luglio 2010 o comunque un qualsiasi momento durante la corrente estate. Ha aggiunto che l'attacco risulterebbe di uguale portata - se non maggiore - rispetto a quello del 2001, e che potrebbero essere uccisi migliaia di americani. Ha poi concluso che l'evento sarebbe poi utilizzato come pretesto per chiudere definitivamente un gran numero di banche. Questo evento dovrebbe porre le basi per il crollo del dollaro ed il passaggio all' amero, nel novembre di quest'anno.<br /><br />Dal dollaro, all'amero all' Unione del Nord America<br /><br />Gli ho posto numerose domande in merito alla transazione dal dollaro all'amero. Mi ha detto che il governo avrebbe bisogno di scambiare denaro corrente per ameri. Ho ribattuto che una cosa del genere non è praticabile in quanto in questo periodo circola poco denaro nelle mani di molta gente, e le banche non sono in possesso di molta cassa. Ha risposto che il punto in effetti è proprio questo. Vorrebbero effettuare il passaggio di valuta nel modo più drastico possibile. Il loro intento è quello di decimare il popolo, non aiutarli finanziariamente. Se il governo avesse voluto agire con democraticità sarebbe bastato sostituire al dollaro lo amero nei conti bancari e gli investimenti, e sarebbe stato un processo regolare.<br /><br />Non è così. Questi individui del New World Order (io li chiamo i demoni) vogliono eliminare l'85% di noi "mangiatori inutili", e solo dopo il collasso della valuta effettuare la transazione alla nuova moneta. L'uomo ha poi aggiunto che il tasso di cambio amero - dollaro sarebbe iniziato da un rapporto uno a uno in un primo momento, ma che non sarebbe durato a lungo. Poi sarebbe andato a 2-1, 5-1, 10-1, e così via. Così più si attenderà ad effettuare la conversione, meno si otterrà.<br /><br />Ovviamente, non appena si scatenerà il panico, si avranno massicce ripercussioni sulle banche e su Wall Street, con persone in preda alla disperazione che tenteranno di liquidare i propri investimenti. E, naturalmente, la forte reazione del governo sarà quella di chiudere le valvole degli istituiti di creditola legge marziale. e finanziari con la scusa di non potere fornire tutta la liquidità che il pubblico richiederà. Tutto ciò comporterà una forte reazione da parte della cittadinanza, che probabilmente sfocerà in una rivolta, succeduta da un intervento del governo che istituirà la legge marziale.<br /><br />Non ho la possibilità di provare le informazioni comunicatemi da costui negli ultimi due anni. Tuttavia, egli non è il solo a parlare in questi termini. Molte altre persone vanno paventando sostanzialmente le stesse possibilità: Gerald Celente, Peter Schiff, Richard Russell, solo per citarne alcuni. Non si tratta di pigre scempiaggini da ciarlatani.<br /><br />Altri due elementi sono rilevanti nella formula del caos imminente: la catastrofe del Golfo e le visite del presidente messicano e del primo ministro canadese presso Obama, avvenute nel mese scorso. <br /><br />Procedure di evacuazione veloce pronte ad operare.<br /><br />Come ho già detto, secondo un articolo di Shepard Ambellas intitolato "Mezzi USA Northcom in guardia per un potenziale attacco agli Stati Uniti", nel mese di maggio 2010, la USA Northcom ha eseguito una esercitazione di evacuazione veloce (ORI) nell'area del Golfo con tre unità di US Air Force. <br /><br />Secondo l'articolo, il colonnello Dan Dagher dell'unità del Texas ha affermato che "la sopravvivenza stessa di migliaia di americani si basa sulla nostra ormai collaudata capacità di agire prontamente nell'eseguire evcuazioni di massa dopo eventuali attacchi chimici. Migliaia di furgoni dell'ONU sono attualmente in attesa presso una base aeronautica in Florida, pronte alla mobilitazione non appena sarà il momento."<br /><br />Non permettere mai che una crisi vada sprecata.<br /><br />Non è una coincidenza che la Northcom abbia effettuato la ORI proprio nell'area del Golfo, dove il pozzo petrolifero della BP è ormai fuori controllo. Scienziati veri e insider BP hanno rivelato che la situazione non può essere risolta. La pressione esercitata dal getto va dalle 20.000 alle 70.000 libbre per pollice quadrato, secondo Lindsey Williams che ha parlato con due addetti BP. Il vero pericolo non è il petrolio esplulso dal pozzo ma l'enorme volume di gas letali biotici. E' solo una questione di tempo prima che questi gas esplodano, con il serio pericolo di vita per migliaia o milioni di persone lungo la costa.<br /><br />Attualmente vi è un enorme blocco mediatico sulle informazioni provenienti dal Golfo; tutta questa storia si presterebbe comodamente alla creazione di un evento di false flag. Come disse una volta Rahm Emmanuel, "Mai lasciare che una buona crisi vada sprecata." Non mi è difficile immaginare un bel pò di aerei che sorvolano alcune grandi città lungo la costa del Golfo, spargendo antrace o qualche altro prodotto chimico letale, la stessa Air Force che dovrebbe svolgere evacuazioni di massa ed evitare stragi di massa. Non è grande vivere in America?<br /><br />Prepara la tua uscita.<br /><br />Gli Stati Uniti si trovano nel bel mezzo di una gravissima depressione, con una massiccia disoccupazione, pignoramenti, fallimenti, 40 milioni di buoni pasto, e questa sembra essere solo la punta dell'iceberg. A mio parere presto giungerà il crollo totale del dollaro, e poi negli Stati Uniti privi di una moneta sarà inaugurata la società senza contanti, con il marchio della bestia. Suona apocalittico. Spero di sbagliarmi.<br /><br />Ma c'è ancora speranza per gli individui se finché sarà ancora possibile agiranno per fare qualcosa al riguardo. In uno dei miei ultimi articoli ho parlato di uscire dalla trappola finanziaria. Ecco alcuni suggerimenti su cosa fare per riuscire in tale intento.<br /><br />Rifornirsi con almeno sei mesi o un anno di cibo per voi e la vostra famiglia. Ritirare tutti i vostri soldi elettronici dalle banche e liquidare gli investimenti nei mercati. Basta ottenere tutto il più presto possibile, anche a costo di pagare qualche penale. Per preservare la vostra ricchezza comprate monete d'oro ed argento. Tenete a mente il vecchio adagio: se non lo hai materialmente in mano, non è del tutto tuo.<br /><br />Da Voci dalla Strada<br />http://dadietroilsipario.blogspot.com/2010/07/un-altro-119-per-il-nuovo-ordine.html#moreSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-30269595913261953292010-06-24T09:18:00.003+02:002010-06-24T09:22:31.747+02:00Stati Uniti: esonerato McChrystal, comando passa a generale inglese in attesa di Petraus<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://italian.irib.ir/media/k2/items/cache/1cefbe039c362563dce665a0bcbe92b0_XL.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 185px;" src="http://italian.irib.ir/media/k2/items/cache/1cefbe039c362563dce665a0bcbe92b0_XL.jpg" border="0" alt="" /></a><br />Da http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/82585-stati-uniti-esonerato-mcchrystal-comando-passa-a-generale-inglese-in-attesa-di-petraus<br /><br /><br /><br />WASHINGTON - Alla fine quella intervista con Rolling Stone è costata l’incarico al generale McChrystal. Dopo la convocazione alla Casabianca Obama ha deciso di esonerare dall’incarico il generale scegliendo come suo sostituto il generale David Petraus, già comandante delle forze in Iraq. In attesa che Petraus possa prendere a tutti gli effetti il posto di McChrystal il comando ad interim delle forze Nato in Afghanistan è nelle mani dell’inglese Nick Parker. La vicenda dell’intervista di McChrystal con il magazine Rolling Stone, secondo gli analisti è solo la punta dell’iceberg delle divergenze tra politici e militari negli Stati Uniti.Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-41342608185198800842010-06-23T22:14:00.001+02:002010-06-23T22:16:53.172+02:00Fonti turche: fallito un piano per l'assassinio di Erdoğan<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.infopal.it/writable/img/Erdogan.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 316px; height: 147px;" src="http://www.infopal.it/writable/img/Erdogan.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br />Da http://www.infopal.it/leggi.php?id=15111<br /><br />Amman - Pal-Info. Un rapporto giordano ha rivelato che gli apparati della sicurezza turca (Mit) hanno sventato un tentativo di assassinare il primo ministro Recep Tayyip Erdoğan. I fili dell'operazione condurrebbero ai servizi di sicurezza israeliani del Mossad.<br /><br />Il rapporto, pubblicato sull'ultimo numero della rivista settimanale "al-Majd", fa riferimento a "fonti attendibili" di Ankara, le quali sostengono che, in base alle indagini svolte, l'esecuzione dell'operazione sarebbe toccata ad alcune cellule di provenienza turca e curda.<br /><br />La leadership turca finora non ha commentato tali rivelazioni, che giungono in contemporanea con l'annuncio dell'imminente visita del vice primo ministro israeliano Ayub Kara (Likud) ad Ankara, dove incontrerà gli oppositori di Erdoğan.<br /><br />Secondo le fonti citate da "al-Majd", la recente nomina di Hakan Fidan a capo dell'intelligence turca è stata decisa proprio per rafforzare e concretizzare il ruolo dei servizi segreti nella protezione della sicurezza nazionale e delle alte cariche dello Stato responsabili delle politiche turche, ovvero il presidente Abdullah Gül, il ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu e lo stesso Erdoğan. <br /><br />La scelta di Fidan - spiegano le fonti - è stata fatta dopo che ai tre leader "sono state confermate le informazioni che rivelavano come il Mossad stesse progettando degli assassinii utilizzando il Partito dei lavoratori curdo (Pkk), o cellule turche ad esso collegate, per attentare alla vita delle più importanti personalità nazionali. L'obiettivo era quello di creare scompiglio nel Paese e di dissuadere Erdoğan dalla sua politica di avvicinamento nei confronti degli arabi e dei palestinesi.<br /><br />L'arrivo di Fidan ha così creato grandi angosce presso la leadership israeliana, che lo ha anche dichiarato espressamente. Il motivo delle preoccupazioni sioniste sta nel precedente ruolo ricoperto dal neoeletto capo del Mit (ex consigliere di Erdoğan), ottenuto anche grazie alla sua appartenenza all'Akp, il partito di maggioranza.<br /><br />Fidan è stato inoltre preferito al suo predecessore, Emre Taner, del quale erano stati svelati i solidi rapporti con Israele: da quest'ultimo era stato infatti elogiato più volte, e il suo nome veniva fatto spesso dalla stampa israeliana negli ultimi tempi.<br /><br />A questo proposito, il Mit sta anche cercando eventuali relazioni tra lo sventato attentato e il recente assalto alla Mavi Marmara, lanciato da Israele il mese scorso nelle acque del Mar Mediterraneo. <br /><br />Il coinvolgimento dello Stato israeliano in questo nuovo crimine, tra le altre cose, suggerisce che la rivendicazione del gesto da parte del Pkk "non significa necessariamente che esso sia l'esecutore reale; forse, il suo nome viene usato per coprire il vero responsabile dell'operazione, e cioè lo Stato sionista".Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-54136290210172034312010-06-23T11:13:00.002+02:002010-06-23T11:23:50.833+02:00Il blocco di Gaza e Caprettonia La Grande<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsoikIL1bJW46LzeEfNQ0YFPkCVN6affsl24w7Lofh4gJZHegN-kXbZazFO7M_RY6NveZ7ZYXHM12EosxtHZUy534J3NS4Pp_oJDhCsuztidmLe_GO5EZtXFmho0qyLerdD3sKXynvU_I/s1600/gaza_swimming_pool-by-latuff.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 328px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsoikIL1bJW46LzeEfNQ0YFPkCVN6affsl24w7Lofh4gJZHegN-kXbZazFO7M_RY6NveZ7ZYXHM12EosxtHZUy534J3NS4Pp_oJDhCsuztidmLe_GO5EZtXFmho0qyLerdD3sKXynvU_I/s400/gaza_swimming_pool-by-latuff.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485896563407744930" /></a><br /><br /><br />Da http://informazionescorretta.blogspot.com/2010/06/il-blocco-di-gaza-e-caprettonia-la.html<br />http://www.altrainformazione.it/wp/2010/06/23/il-blocco-di-gaza-e-caprettonia-la-grande/<br />Giocattoli, cancelleria, utensili da cucina, materassi, asciugamani, maionese, ketchup, lacci da scarpe, bottoni, aghi, spille da balia, e filo per cucire.<br /><br />Articoli, questi, che da oggi possono di nuovo entrare a Gaza.<br /><br />Questa non è una buona notizia.<br /><br />Perchè il blocco resta, e continua ad esserci ed ad essere dipendente dalla mano israeliana sul bottone rosso o verde.<br /><br />E' una cattiva notizia perchè ci sono voluti:<br /><br />l'assalto a navi indipendenti in acque internazionali in aperto spregio delle convenzioni internazionali<br />il dirottamento delle suddette navi in terriorio israeliano<br />il saccheggio del loro carico navale ad opera dell'esercito israeliano<br />la perdita di 13 vite umane <br /><br />e tutto questo non è servito all'emanazione di una risoluzione del consiglio di sicurezza dell'ONU che stabilisca sanzioni economiche punitive contro lo stato colpevole di questa aggressione.<br /><br />Nè è servito all'espulsione di quello stato dal consesso internazionale.<br /><br />Niente di tutto questo.<br /><br />E' servito solo ad far arrivare un po' di cotone e matite e quaderni a Gaza. <br /><br />E la cosa ancora più grave è che prima tutti quegli articoli non potevano entrare. Così come non entravano, secondo un documento rivelato da BBC: cioccolato, marmellata, succhi di frutta e legname, scarpe, spazzole. Che, come è noto, esplodono.<br /><br />Il blocco, o meglio, la punizione collettiva imposta ai palestinesi di Gaza (che costituisce per sua stessa natura crimine di guerra), è fatto anche di questo: beni di prima necessità semplicemente scomparsi. Come la marmellata, che, come è noto, esplode.<br /><br />Le merci potranno entrare solo via terra: il blocco navale persiste.<br /><br />Blocco che sarà di nuovo forzato, o almeno, tentato di forzare, da un gruppo di donne cristiane e musulmane, oltre ad una trentina di pacifisti europei e circa 20 giornalisti. Il porto di partenza sarà probabilmente libanese. Il ministro della guerra israeliano Ehud Barak ha dichiarato che il Libano sarà considerato responsabile di qualsiasi partenza dai suoi porti di navi destinate a Gaza.<br /><br />Che strano: lo stesso trattamento non è stato riservato a Cipro, da cui sono partite le navi della Freedom Flotilla. Ma tant'e': a Cipro non scorrono i fiumi che interessano ad Israele e a Cipro non viveva alcuna delle 12 tribu' di Israele 4000 e passa anni fa.<br /><br />In Libano invece si, e com'e' noto, esplode.<br /><br />Ehi, 4000 anni fa il mio trisavolo viveva sui verdi prati di Baviera.<br />Quasi quasi mi invento la cattura di un mio parente sul confine da parte dei bavaresi e mi diverto ad assaltare la Baviera a colpi di carri armati.<br /><br />Avanti, per Caprettonia La Grande!<br /><br />Tornando al delirio israeliano, il viceministro degli esteri Ayalon ha dichiarato che i prossimi che tenteranno di forzare il blocco potranno essere messi in prigione anzichè espulsi.<br /><br />Potenza del diritto divino israeliano, che si comporta come se tutto il mondo fosse già sotto il suo tallone.<br /><br />Già.<br /><br />Avanti, per il nostro popolo ed il nostro Dio, saremo la guida delle nazioni, per Caprettonia La Grande!<br /><br />Che, com'è noto, esplode.<br /><br />Saluti felici<br /><br />Felice Capretta<br /><br />ps: completa l'allegro scenario l'annuncio che Teheran invierà un carico di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. La nave, chiamata “Bambini di Gaza”, salperà domenica 27 giugno dal porto di Bandar Abbas e raggiungerà le coste plaestinesi in due settimane, ragionevolmente domenica 11 luglio. Noi saremo probabilmente in ferie quel giorno in una imprecisata località del mediterraneo (molto lontana dalle coste di Gaza)...che, com'e' noto, è un posto dove c'e' un mare straordinario, un ottimo clima, si mangia bene e soprattutto non esplode :-)Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-66547059761201014762010-06-22T13:12:00.001+02:002010-06-22T13:14:20.810+02:00I Rothschild non controllano tutto il mondo attraverso la Banca Centrale(almeno per ora)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0onOcGBKh8Pq-QDyCADupNOCQRHEoqYCesN8U9AuoZX9t6mjYFAjlBSpIEt7Jwqwo6tPOOvV8gHfF8gWlNF9eLjawH2zD3V3caFkeZT_JRm6lngEXDF5hJv2o1PwFfgTEL8TVQHpDy4/s1600/redshield04.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 255px; height: 318px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0onOcGBKh8Pq-QDyCADupNOCQRHEoqYCesN8U9AuoZX9t6mjYFAjlBSpIEt7Jwqwo6tPOOvV8gHfF8gWlNF9eLjawH2zD3V3caFkeZT_JRm6lngEXDF5hJv2o1PwFfgTEL8TVQHpDy4/s400/redshield04.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485554741364877474" /></a><br />La Famiglia Rothschild non controlla tutto il Mondo attraverso la Banca Centrale. <br />Prima del 9/11 l'Afghanistan era una tra le sole 7 nazioni al mondo che i Rothschild non controllavano attraverso la Banca Centrale. Nel 2003 l'Iraq era una delle sei nazioni al mondo che non avevano una banca centrale controllata dai Rothschild. Ora ci sono solo 5 le Nazioni nel Mondo senza una Banca Centrale controllata dai Rothschild : Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e la Libia.<br /><br />La Banca Cinese emette denaro di proprietà del portatore ma prevede che si verifichi la grande truffa della riserva frazionaria (o obbligatoria).<br />Il Venezuela ha liquidato il FMI e la Banca Mondiale e ha appena fondato il BancoBicentenario di proprietà dei cittadini Venezuelani.<br />Ci sono stati molti altri precedenti come l'isola di Guernsey (http://informatieliberi.blogspot.com/2008/06/una-felice-realtisola-di-guernsey.html), la Germania nazista ( che in pochi anni divenne la superpotenza grazie all'eliminazione del signoraggio [tengo a precisare che non voto e non sono un "ista"] http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5965 ), le 500 lire italiane ( che riportavano la dicitura "Repubblica Italiana", volute da Aldo Moro, prima di essere assasinato, le quali smisero di essere stampate perchè il giorno della strage di Piazza Fontana esplosero 3 bombe nelle 3 sole banche che che avevano i macchinari per poter stampare tali banconote http://www.meetup.com/gruppo280/messages/boards/thread/7751310/0#30777401), le banconote volute da J. Kennedy e A.Lincoln, e tanti altri casi..<br />Ne avrei da scrivere al riguardo.<br /><br />Fonte: http://renzominari.blogspot.com/2010/06/la-famiglia-rothschild-non-controlla.htmlSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-38464109667956194632010-06-22T13:08:00.002+02:002010-06-22T13:15:11.618+02:00I Rothschild non controllano tutto il mondo attraverso la Banca Centrale(almeno per ora)La Famiglia Rothschild non controlla tutto il Mondo attraverso la Banca Centrale. <br />Prima del 9/11 l'Afghanistan era una tra le sole 7 nazioni al mondo che i Rothschild non controllavano attraverso la Banca Centrale. Nel 2003 l'Iraq era una delle sei nazioni al mondo che non avevano una banca centrale controllata dai Rothschild. Ora ci sono solo 5 le Nazioni nel Mondo senza una Banca Centrale controllata dai Rothschild : Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e la Libia.<br /><br />La Banca Cinese emette denaro di proprietà del portatore ma prevede che si verifichi la grande truffa della riserva frazionaria (o obbligatoria).<br />Il Venezuela ha liquidato il FMI e la Banca Mondiale e ha appena fondato il BancoBicentenario di proprietà dei cittadini Venezuelani.<br />Ci sono stati molti altri precedenti come l'isola di Guernsey (http://informatieliberi.blogspot.com/2008/06/una-felice-realtisola-di-guernsey.html), la Germania nazista ( che in pochi anni divenne la superpotenza grazie all'eliminazione del signoraggio [tengo a precisare che non voto e non sono un "ista"] http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5965 ), le 500 lire italiane ( che riportavano la dicitura "Repubblica Italiana", volute da Aldo Moro, prima di essere assasinato, le quali smisero di essere stampate perchè il giorno della strage di Piazza Fontana esplosero 3 bombe nelle 3 sole banche che che avevano i macchinari per poter stampare tali banconote http://www.meetup.com/gruppo280/messages/boards/thread/7751310/0#30777401), le banconote volute da J. Kennedy e A.Lincoln, e tanti altri casi..<br />Ne avrei da scrivere al riguardo.<br /><br />Fonte: http://renzominari.blogspot.com/2010/06/la-famiglia-rothschild-non-controlla.html<br />http://www.informarmy.com/2010/06/la-famiglia-rothschild-non-controlla.htmlSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-70011187654147363142010-06-18T10:50:00.002+02:002010-06-18T10:52:06.212+02:00La Rai, il Cav. e la P2<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimIMw52pXY58g4a4rthsYWmarNnw7eszWQGhB2p7lzLjj7siEL1J0M2KObwSq5zioGeDRVC75zwrkkvSFx1ac3bNMvGaLig_j3X1ujuGThLvSr8DwZ8sNpPY4DlkTDkIaWehFZ7y4_ONw/s1600/p2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 189px; height: 194px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimIMw52pXY58g4a4rthsYWmarNnw7eszWQGhB2p7lzLjj7siEL1J0M2KObwSq5zioGeDRVC75zwrkkvSFx1ac3bNMvGaLig_j3X1ujuGThLvSr8DwZ8sNpPY4DlkTDkIaWehFZ7y4_ONw/s400/p2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5484033806369155778" /></a><br />Da http://www.informarmy.com/2010/06/la-rai-il-cav-e-la-p2.html<br /><br />Se il ministro Calderoli sulla tv pubblica la pensa come Licio Gelli<br /><br />La P2 di Licio Gelli e del Maestro Silvio Berlusconi (tessera 1816) ha un nuovo aderente, almeno ai principi, il ministro Roberto Calderoli, che in un'intervista alla Stampa ha dichiarato: "Se la Rai deve fare il servizio pubblico lo può fare con un canale, gli altri due andrebbero privatizzati". Le stesse parole pronunciate dal Venerabile in un'intervista in cui ricorda gli obiettivi della P2: "Due dei tre canali della Rai dovevano passare ai privati, che avrebbero garantito più offerta". Strana coincidenza, come quella raccontata da Travaglio sul Fatto Quotidiano a proposito della legge Bavaglio e del divieto di pubblicare i nomi dei magistrati. Il 6 marzo 2000 Berlusconi, ospite di Telelombardia, dichiara: "Essere stato piduista non è un titolo di demerito, lo dice la magistratura. Nella P2 c'erano numerosi esponenti della vita pubblica, nessuno è stato condannato." (Tra gli iscritti alla loggia anche l'attuale presidente dei parlamentari del Pdl, Fabrizio Cicchitto).<br /><br />L'iniziazione del premier avviene nel 1977, nella sede di via Condotti, presenti: il giornalista Roberto Gervaso, il medico Fabrizio Trecca, capo della sezione mass media. Finita la cerimonia a mister B. vengono consegnati: i guanti, il grembiule e erroneamente la tessera di Apprendista. Gelli: "Berlusconi ce la mandò indietro e noi gliela cambiammo con quella di Maestro, allegando una lettera di scuse". Chi ha fatto parte della P2 ha tradito la storia dell'Italia ed ha infangato i principi che l'hanno ispirata. Per ben quattro volte il Cavaliere ha giurato fedeltà alla Costituzione.<br /><br />Nel momento del giuramento avrà incrociato l'indice e il medio della mano sinistra, come si faceva da ragazzi per non far risultare il falso un peccato. La stessa cosa l'avrà fatta il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, durante la lettura, molto incerta, dell'editoriale in occasione della presentazione della nuova scenografia. Sentirlo parlare di "orgoglio nazionale", lui che sta seduto nella poltrona che fu di Vittorio Veltroni, Enzo Biagi, Willy De Luca, Emilio Rossi, Albino Longhi, Gad Lerner, solo per volere del padrone di Mediaset e null'altro, è imbarazzante.<br /><br />Da quando è direttore il Tg1 non è mai stato protagonista per un'inchiesta fatta, ma per gli ascolti persi e le notizie non date. Non si dovrebbero dimenticare le parole di Tina Anselmi che fu presidente della Commissione parlamentare sulla P2: "Quando un paese non vive nella trasparenza delle istituzioni è un paese che rischia la condanna di non essere democratico".<br /><br />Da il Fatto Quotidiano del 15 giugno <br /><br /><br /><br />Fonte: http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2499460&yy=2010&mm=06&dd=15&title=la_rai_il_cav_eSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-33570889336032775132010-06-16T12:08:00.003+02:002010-06-16T12:20:06.411+02:00Israele e il Mossad contro la Turchia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.effedieffe.com/images/stories/foto2009/pulsa_denura_erdogan_550.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 550px; height: 420px;" src="http://www.effedieffe.com/images/stories/foto2009/pulsa_denura_erdogan_550.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br /><br />Da http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=15901:pulsa-denura-contro-erdogan&catid=83:free&Itemid=100021<br /><br /><br /><br />Pulsa Denura contro Erdogan <br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Maurizio Blondet<br />15 Giugno 2010<br />Stampa<br />E-mail<br /> Text size<br />Israele ha già mobilitato i suoi assassini professionali per un «cambio di regime» ad Ankara. Esiterei a fare questa affermazione se non la trovassi, nero su bianco, non su un’agenzia di fanatici islamici, bensì sul Giornale berlusconiano. Ecco le frasi dove si plaude, e si dà per scontato, il coinvolgimento del Mossad in sanguinisi atti eversivi all’interno della Turchia:<br /><br />«... la Turchia rischia di ritrovarsi al centro di un conflitto politico e militare devastante senza aver avuto il tempo di mettere a segno la mossa principale della propria strategia, ovvero il controllo di Hamas (sic). E anche sul fronte interno lo scontro con il Mossad - sempre vicinissimo ai guerriglieri curdi - rischia di rivelarsi devastante. Molti in Turchia hanno già notato come l’assalto alla flotta pacifista sia stato accompagnato dall’inattesa esplosione di un bomba curda costata la vita a sette militari di una base di Iskenderun. Quell’attentato sospetto potrebbe, secondo alcune voci, portare allo sfratto degli uomini del Mossad da un’importante base segreta al confine con l’Iran considerata strategica per monitorare le mosse del nemico». (Gli 007 turchi dietro la provocazione dei «pacifisti»)<br /><br />Il Mossad dunque, per deliziata ammissione del Giornale, manovra i terroristi curdi. L’attentato del PKK cui si fa riferimento è avvenuto nella notte del 31 maggio a Iskenderun (Alessandretta), dove ha stanza la Marina Militare turca: ignoti hanno lanciato sette razzi che hanno ucciso sette militari, appena due ore prima che i commandos israeliani arrembassero la Mavi Marmara in acque internazionali facendo strage dei passaggeri.<br /><br />La successione degli eventi porta a credere che il primo attentato «curdo» sia stato messo a segno per ostacolare o impedire un possibile intervento della Marina turca a difesa della sua nave mercantile assaltata. <br />Gian Micalessin<br /><br /><br />Naturalmente, questo collegamento verrà bollato dalla Frankenstein come «complottismo antisemita»: il fatto è che lo dice il Giornale dove delira la Frankenstein, e l’articolo è firmato quel tal Micalessin – uno che quando lo conobbi era neofascista, ed ha trovato la sua strada, facendo il fascista per un’altra patria. Una volta, tali neofascisti vedevano il conflitto in Medio Oriente come la lotta del «sangue contro oro»: adesso sappiamo che Micalessin sta dalla parte dell’oro.<br /><br />Infatti, il Micalessin praticamente ha copiato un comunicato-stampa (evidentemente diffuso anche al Foglio e a Libero) degli uffici di sovversione isareliani. Vi si legge infatti il rabbioso sospetto con cui l’intelligence sionista ha accolto la nomina di Hakan Fidan a capo del servizi segreti turchi MIT (Milli Istihbarat Teskilati).<br /><br />Chi è mai costui?, si domanderanno i lettori del Gironale, visto che di Hakan Fidan il loro foglio non ha mai parlato. Micalessin, leggendo dal dossier del Mossad, li informa che Fidan è «il 42 enne fedelissimo di Erdogan», e che è «oggi l’uomo più controllato dal Mossad» da quando «un anno fa, ha assunto la carica di vicedirettore dell’ufficio del premier. Da allora Fidan è stato l’indiscusso protagonista delle aperture all’Iran culminate nella mediazione condotta con il Brasile per evitare a Teheran nuove sanzioni e consentirgli di arricchire il suo uranio sul territorio turco».<br /><br />Ecco la colpa di Fidan: aver tentato, col governo brasiliano, di risolvere la questione del nucleare iraniano, che ovviamente Israele non vuol risolvere perchè vuole aggredire l’Iran. <br />Hakan Fidan<br /><br /><br />Ma le rivelazioni del Micalessin non finiscono qui. Sempre fedele al testo datogli dal Mossad, ci spiega che «la nomina di Fidan ha innanzitutto una valenza interna. Affidandogli la macchina di un intelligence nazionale che in Turchia concentra le funzioni di Difesa interna ed esterna Erdogan strappa alla nomenclatura laica un assetto strategico per il controllo del Paese e toglie ai generali meno fedeli un canale di collegamento diretto con Israele e con i servizi segreti della NATO».<br /><br />Si può essere più chiari? Quando si parla di «nomenklatura laica»e di generali turchi «in diretto collegamento con Israele», manca solo la parola che li definisce in Turchia: dunmeh, i cripto-giudei che dalla «rivoluzione di Ataturk» in poi, hanno compiuto quattro colpi di Stato, applauditissimi dai media europei e americani in quanto «garantivano la laicità della nazione» – un plauso che purtroppo è mancato quando il colpo di Stato l’ha fatto in Cile il generale Pinochet. Ma Pinochet, contrariamente a Mustafà Kemal detto «Padre dei Turchi», non pregava intonando lo «Shemà Ysrael».<br /><br />Da mesi il governo Erdogan sta smantellando questa storica quinta colonna «laica» nell’esercito, dimostrando che stava tramando il quinto golpe attraverso l’organizzazione segreta Ergenekon, la Gladio turca, che era collegata alla NATO come Gladio in Italia. Ad ogni arresto di gallonati dunmeh, la rabbia del regime sionista dev’essere salita agli occhi. Adesso, con la nomina di Fidan, Erdogan ha accecato gli israeliani del loro apparato di spionaggio infiltrato in Turchia.<br /><br />E’ la rabbia totale, e infatti Micalessin ci dice che Fidan «è l’uomo più controllato dal Mossad»: ossia che sono già stati sguinzagliati i kidonim, gli assassini di Stato, per eliminarlo.<br /><br />Da ventriloquo del regime sionista, Micalessin ci dice che Erdogan, nominando Fidan, ha commesso «un azzardo forse sottovalutato». I motivi esposti nel pezzo sono pura propaganda e disinformazione sionista. Secondo il mossadiano italiota, Fidan, «rilanciando la politica di aiuti a Gaza e la protesta contro l’embargo il capo dell’intelligence, puntava – d’intesa con Erdogan e il ministro degli Esteri Ahmed Davutoglu – a restituire alla Turchia l’antico ruolo di potenza regionale e strappare Hamas dall’abbraccio con Teheran».<br /><br />L’abbraccio di Teheran ad Hamas è una menzogna di cui non c’è alcuna prova, inverosimile fattualmente – se Israele non lascia entrare a Gaza nemmeno i quaderni di scuola come potrebbero entrare emissari di Teheran e i loro fantomatici «armamenti ad Hamas», non si spiega – e tuttavia sinistramente ripetuta ai livelli ufficiali: il nostro ministro degli Esteri Frattini (o per meglio dire, il loro) ha dichiarato senza vergogna che «Gaza è l’avamposto dell’Iran». Il che non è solo servilismo spudorato, visto che a Gaza un milione e mezzo di persone messe alla fame dai giudei sono accampate sulle macerie dei bombardamenti giudaici; mancano di tutto, sono private di contatti col mondo e di soccorsi, e proprio la mancata resistenza all’operazione genocida Piombo Fuso ha dimostrato che Hamas non ha un armamento di qualche significato.<br /><br />C’è qualcosa di peggio nella frase di Frattinistein: quando si comincia a dire a livello governativo che Gaza è l’avamposto dell’Iran, si auspica e si giustifica preventivamente il prossimo genocidio ebraico contro i palestinesi prigionieri del lager.<br /><br />Ma riprendiamo il discorso del Micalessin: dunque, il governo turco non ha cercato di rompere l’assedio della fame a Gaza per motivi umanitari e a difesa dei diritti umani sanciti dall’ONU, bensì per «regalare ad Erdogan l’indiscusso ruolo di Gran Vizir regionale» e soprattutto «strappare Hamas dall’abbraccio con Teheran»: qui la disinformazione rivela il suo scopo, in fondo ingenuo nella sua rozzezza: il tentativo di rappresentare una specie di rivalità tra Teheran e Ankara, che sarebbero sì «alleati», ma in concorrenza reale per il controllo dei «terroristi nel Mediterraneo» (e Micalessin non parla degli israeliani). Ma, dice il Micalessin neofascista per conto terzi, «il regime di Teheran, spregiudicato e spietato come nessun altro quando è in ballo il controllo del Medio Oriente, risponde alle mosse turche con un’iniziativa che rischia di trascinare la regione sull’orlo di una nuova guerra. Una guerra in cui l’Iran sarebbe – grazie agli alleati libanesi di Hezbollah – la vera potenza egemone».<br /><br />La mossa spietata dell’Iran sarebbe l’annuncio di Ahmadinejad di voler partecipare alla prossima flottiglia della pace per rompere l’assedio a Gaza, magari con navi da guerra iraniane: asserzione di nessuna consistenza, visto che è difficile anche solo immaginare che Teheran possa inviare un gommone militare nel Mediteraneo, dove regna la Sesta Flotta USA e fa la guardia il picolo ma armatissimo padrone degli americani. Non c’è, e non ci sarà mai, una flotta militare iraniana nel Mediterraneo; tanto meno in competizione con Ankara, che controlla l’entrata, ossia il Bosforo. Questo è puro delirio, stile Nirenstein e Ferrara (o Frattini).<br /><br />Ma è un delirio molto lucido, dietro al quale c’è una minaccia diretta ad Erdogan: la frase di Ahmadinejad è «un’iniziativa che rischia di trascinare la regione sull’orlo di una nuova guerra. Una guerra in cui l’Iran sarebbe – grazie agli alleati libanesi di Hezbollah – la vera potenza egemone. Una guerra in cui il governo di Erdogan dovrebbe invece far i conti con l’aperta avversione di molti generali ancora fedeli alla NATO e a una visione laica dello Stato».<br /><br />Insomma, Micalessin recapita il messaggio di Netanyahu come un buon postino: Attento Erdogan, Israele è pronta alla guerra contro di te. E non è solo armata con 2-300 testate nucleari, non solo è protetta da Washington, ma ha anche il controllo dei tuoi generali, quei generali turchi che rifiuteranno l’obbedienza al governo, e che ti sostituiranno con il loro quinto colpo di Stato.<br /><br /><br /><br /><br />Israelis demonstrate in support of Israel waves flags and hold a picture of Turkish Prime Minister Recep Tayyip Erdogan as Hitler in front of the Turkish embassy in Tel Aviv, Israel, Thursday, June 3, 2010<br /><br /><br />Ovvia minaccia per il Quarto Reich giudaico che – come il Terzo – è convinto che la sola diplomazia efficace consista nell’aggressione bellica. Ma è un’ingenuità sanguinaria ed un errore, che in politica è peggio del delitto. Perchè tutto il passato di Erdogan (che fu incarcerato dai laici militari turchi) testimonia la sua abilità e accortezza politica: certamente non si farà trascinare in una guerra, ed ha dalla sua un’arma che Israele non sa usare e che ha schifato per troppo tempo.<br /><br />L’arma di Erdogan è, anzitutto, il diritto, l’adesione ai trattati che Israele ha patentemente violato. In base al tratatto fondativo della NATO, articolo 5, i membri dell’alleanza sono obbligati a considerare l’attacco armato ad uno come diretto a tutti loro. Ankara, dopo l’aggressione giudaica al mercantile turco, poteva apertamente esigere l’applicazione dell’articolo 5, mettendo in grande imbarazzo Washington, le capitali europee e i ministri israeliani lì insediati, a cominciare da Frattini. <br /> <br />Anders Fogh Rasmussen<br /><br />Erdogan non l’ha fatto. Non apertamente, almeno. Ma è vero che alla NATO è stata indetta una lunga e probabilmente penosa seduta a porte chiuse, al termine della quale il segretario generale Anders Fogh Rasmussen è uscito leggendo un brevissimo e secchissimo comunicato, distillato nella riunione: «Esigo la liberazione immediata dei civili e delle navi trattenuti da Israele», insomma dei 700 pacifisti che i giudei stavano torturando e rapinando con gran gusto.<br /><br />Tempo 24 ore, Israele ha dovuto liberare i detenuti di 60 nazioni: obbedendo alle pressioni riservate ma allarmatissime di Washington, anche perchè Erdogan aveva fatto sapere ad Obama che sulla prossima flottiglia della pace si sarebbe imbarcato lui di persona, naturalmente con la scorta della marina da guerra nazionale.<br /><br />A questo punto, gli USA hanno dovuto far ciò che non vogliono (premere sui giudei che controllano il Congresso) per salvare la NATO. Erdogan è riuscito a giocare l’Alleanza Atlantica e le sue regole scritte contro gli interessi USA-Israeliani, è la prima volta in mezzo secolo. Non è certo un caso se Obama e il suo governo col piede nella fossa abbiano ritrovato il coraggio di dire ad alta voce che Israele deve togliere l’assedio della fame a Gaza. Erdogan ha fatto toccare con mano all’Amministrazione quel che sostenevano Walt e Mearsheimer: che la posizione di totale appoggio ad Israele contrasta con gli interessi strategici profondi degli Stati Uniti, e li danneggia.<br /><br />Frattanto il tribunale di Istanbul-Bakirkoi hanno aperto un’inchiesta sul massacro della Mavi Marmara, ordinando le autopsie delle vittime; e la violazione del diritto da parte israeliana è così evidente, che la giustizia turca non farà fatica ad elevare l’accusa di pluri-omicidio, pirateria, sequestro arbitrario di navi in acque internazionali contro Netanyahu, il suo ministro della Guerra Ehud Barak e il capo dei militari Gabi Askenazi. Una volta comprovate le accuse – non è certo difficile – i tre compari sionisti dovranno evitare di sbarcare in Turchia o in altro Paesi che ne accetteranno le risultanze giudiziarie, e per di più – con la sentenza di un tribunale nazionale – i tre compari sono stati messi sullo scivolo che può farli finire incriminati da un tribunale internazionale.<br /><br />Non avverrà, perchè USA, Gran Bretagna e i vari governi Frattini si opporranno: ma saranno loro a dover fare i salti mortali per negare l’evidenza della violazione del diritto da parte di Israele, con ciò dimostrando la loro bassezza morale: davanti al vasto mondo «non-occidentale», che guarda con giustificata irritazione alla politica dei due pesi-due misure per cui l’Occidente fa le prediche morali, e obbliga a sanzionare l’Iran, mentre assolve Israele per delitti peggiori e ben reali.<br /><br />Ora, questo vasto mondo non-occidentale è un’entità che sta assumendo dimensioni alquanto preoccupanti per Usraele. Non c’è solo la Turchia, Paese musulmano ma avanzato, col secondo esercito della NATO (dopo gli USA), un’economia prospera e un prestigio internazionale che cresce di ora in ora, e mette nell’ombra i satelliti islamici di Usraele (a cominciare dall’Egitto e dall’Arabia Saudita).<br /><br />Alla Conferenza di Ankara partecipano Cina, India, Iran, Giordania, Kazakhstan, Kyrgizistan, Mongolia, Uzbekistan, Pakistan, i palestinesi, la Tailandia, la Russia, la Corea, il Tagikistan: di fatto è una nuova configurazione dei «non allineati». Per di più, al vertice è comparso Vladimir Putin, che non era atteso, ed ha avuto colloqui a parte con il siriano Assad e con Ahmadinejad: probabilmente anche lui cerca una sponda contro la sezione filo-giudaica rappresentata dal presidente Medvedev, proprio mentre Mosca, come membro permanente del Consiglio di Sicurezza ONU, ha votato a favore di nuove sanzioni all’Iran. (Putin joins Erdoğan, voices condemnation of Israeli ship raid) <br /><br /><br /><br /><br />Russian Prime Minister Vladimir Putin, left. shakes hands with Turkish Prime Minister Recep Tayyip Erdogan, right, after a press conference in Istanbul, Turkey, Tuesday, June 8, 2010 <br /><br /><br />Gli israeliani invece erano attesi e non si sono visti: timore di essere arrestati.<br /><br />Insomma, come cominciano a notare alcuni analisti americani, la Turchia di Erdogan sta diventando il punto di riferimento per una quantità di Paesi ben oltre il Medio Oriente, verso il Caucaso, l’Asia centrale e la Russia: ma anche in America Latina dove non più solo il Venezuela, ma il gigantesco Brasile ha tratto le conclusioni dall’arrogante silenzio americano ed europeo con cui è stata accolta l’iniziativa diplomatica di Brasilia ed Ankara verso l’Iran, un successo che la volontà israeliana ha voluto lasciar cadere nel disprezzo.<br /><br />Sono Paesi che hanno buoni motivi per sentirsi perseguitati, danneggiati, strumentalizzati o spregiato dall’«ordine americano» e dalla sua doppia morale.<br /><br />«Agli occidentali sfugge che il loro comportamento di dominatori, visto da Istanbul, da Brasilia e non solo, ha indotto alla seguente conclusione: l’Occidente non è più la condizione necessaria per la risoluzione del problema internazionale, ma parte del problema», ha scritto su Hurriyet l’analista Sehmi Idiz. E Michael Vlahos, docente di strategia all’US Naval War College, teme che Erdogan riesca là dove hanno fallito i sauditi, gli egiziani e gli altri aspiranti più ridicoli (tipo Gheddafi): nel diventare la «Guida ben Diretta» che restituirà «un’identità collettiva e uno scopo» al fratturato mondo islamico; cosa a cui del resto lo candida la rivendicata eredità ottomana. La quale significò non già una dittatura islamista accentratrice, ma un Commonwealth di nazioni e Stati governati con esperienza e larghe vedute: ed Erdogan ha ristabilito buoni rapporti con l’Armenia, e l’aggressione israeliana alla flottiglia della pace ha avvicinato alle posizioni turche la Grecia, un altro nemico storico dell’ottomanismo, ma che oggi ha ragione di situarsi tra i danneggiati e gli spregiati del Nuovo Ordine Unilaterale.<br /><br />Sta nascendo insomma, dice Vlahos, una vasta realtà politica che «USA e Israele ostinatamente rifiutano di vedere».<br /><br />Già questo solo fatto rende la vittoria diplomatica di Hillary Clinton – l’aver comprato con aperture commerciali il voto di Mosca (oltre a quello della Cina) per sanzioni più dure contro l’Iran – alquanto vuota di contenuto. Ahmadinejad non è apparso affatto isolato, ad Ankara. Tant’è vero che Washington punta ad ottenere sanzioni unilaterli più dure, «spontaneamente» messe in atto dagli europei contro Teheran. Questi eseguono infatti, come ci si attendeva da camerieri. Ma il ministro degli Esteri russo Lavrov ha personalmente avvertito la Clinton che la Russia si opporrà categoricamente a sanzioni aggiuntive oltre il quadro deciso all’ONU. Sono le basi per un antagonismo ed un rovesciamento di posizioni nel seno delle «potenze autorizzate» al Consiglio di Sicurezza.<br /><br />Peggio se, come fa capire Micalessin, Israele vuol far sapere che ha guidato i militanti del PKK nell’eccidio dei marinai turchi a Iskenderun. La cosa era ben nota ad Ankara, perchè il capo storico del PKK, Ocalan, ha fatto sapere che non è lui a guidare il PKK dal carcere. E chi allora, se non lo Stato-canaglia specialista in sovversioni ed assassini all’estero?<br /><br />Il vicepresidente dell’AKP, il partito di Erdogan al governo, Celik, ha dichiarato che non credeva che l’attacco dei curdi alla Marina da guerra turca fosse in relazione con l’aggressione alla Mavi Matmara; subito seguito da altri esponenti politici turchi.<br /><br />«Esistono le prove», ha detto Sedat Laciner, capo del International Strategic Research Organization (un think tank del governo turco) «che dimostrano che Israele addestra ed arma il gruppo terroristico anti-turco ed anti-iraniano del PKK nelle zone del nord dell’Iraq».<br /><br />Sicchè il risultato delle violenze israeliane, e delle minacce al nuovo capo dell’intelligence turca, sarà proprio quel che teme – a nome dei giudei – il Micalessin: «Quell’attentato sospetto potrebbe, secondo alcune voci, portare allo sfratto degli uomini del Mossad da un’importante base segreta al confine con l’Iran considerata strategica per monitorare le mosse del nemico».<br /><br />Non più basi giudaiche in Turchia, e ben presto non più la NATO.<br /><br />Un’aggiunta: non è stata sicuramente una coincidenza nemmeno l’assassinio in Turchia di monsignor Padovese per mano del suo autista. L’autista del prelato era stato scelto ed imposto dai militari, ossia dai dunmeh. Lo strazio di un prete cattolico al grido di «Allah!» è venuto troppo a puntino per accusare la ferocia islamica, in concomitanza con il clamore internazionale per lo sterminio israeliano.<br /><br />In questo senso, tento una risposta a un lettore che mi scrive: <br /><br />«Carissimo Maurizio Blondet,<br />spero che tu segua attentamente cosa c’è dietro l’uccisione di monsignor Padovese... Il Vaticano sbrigativamente ha allontanato pista politica o religiosa. Ma era chiaro che non si trattava dell’azione del ‘solito’ folle. A Cipro il Papa, ancora una volta ha cercato di ‘fraternizzare’ con i musulmani. Risposta: per ben due volte è stato preso in giro. Prima hanno mandato un vecchietto a rappresentare il muftì. Prima di lasciare l’isola, il muftì è arrivato in ritardo, ‘puntualmente’ in ritardo per... evitare il Papa. Sveglia!!! <br />Tuo Patavinus»<br /><br />Se Patavinus cerca di «svegliarmi» sull’ostilità islamica verso il Papa e i cattolici, la risposta è facile: il muftì ha fatto bene ad evitare di incontrare il Papa. Agli occhi dei musulmani, con il discorso di Ratisbona, Benedetto XVI si è schierato dalla parte di questo «Occidente» che condona ad Israele le violazioni dei principii morali che proprio l’Occidente non si stanca di proclamare per gli altri.<br /><br />Perchè un muftì dovrebbe incontrare il Papa? Per sentirsi ricordare ancora una volta che «la fede non deve consentire nè condonare la violenza», come se fosse la macchia originale solo dell’Islam? <br /><br />Lo dica ai religiosissimi giudei, che sguinzagliano in ogni parte del mondo i loro sicarii, e che non minacciano che guerre e coprono di sangue le navi mercantili ed affamano i palestinesi, riconoscibile strumento scatenato di Satana per qualunque vero credente.<br /><br />Identificandosi con l’Occidente che assolve la strage dei pacifisti, si schiera con il violatore massimo dei diritti universali, il Pontefice – e la Chiesa – hanno perso ogni pretesa di superiorità morale nei riguardi di tutte le altre religioni, che in qualche modo il Papato di Woytila s’era guadagnato. Era una sorta di voce pontificale di «tutti i credenti», adesso non più, e non ha alcun diritto di fare la lezione di etica proprio alle vittime del sopruso e della violenza.<br /><br />Maurizio BlondetSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-56602707955413707862010-06-13T13:29:00.001+02:002010-06-13T13:41:55.393+02:00Sionismo e Nazionalsocialismo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHTbx017sADNZY9vBdrXhUit3dfA4JQhlhsgfz2nXG3MTPHDf-zqEd80PlkJV3Vh4jW5Bt0RIqsPEF6UaL8Sh2AxxeoLGdDpi9yvzNu-L_T73iHRFlq6fMINGQxFcgcxAsB8Ijl8CRN5bz/s400/flag_Israel_Nazi_0.gif"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 290px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHTbx017sADNZY9vBdrXhUit3dfA4JQhlhsgfz2nXG3MTPHDf-zqEd80PlkJV3Vh4jW5Bt0RIqsPEF6UaL8Sh2AxxeoLGdDpi9yvzNu-L_T73iHRFlq6fMINGQxFcgcxAsB8Ijl8CRN5bz/s400/flag_Israel_Nazi_0.gif" border="0" alt="" /></a><br />Sionismo e Terzo Reich (prima parte) <br />Da http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=15685:sionismo-e-terzo-reich-prima-parte&catid=83:free&Itemid=100021<br />Mark Weber<br /><br /><br />Agli inizi del 1935, una nave passeggeri diretta ad Haifa in Palestina lasciava il porto tedesco di Bremerhaven. Sulla poppa portava le lettere ebraiche per il suo nome «Tel Aviv,» mentre uno stendardo con lo swastika svolazzava dall’albero. Sebbene la nave fosse di proprietà sionista, il suo capitano era un membro del partito nazionalsocialista. Moti anni dopo un passeggero della nave, richiamò alla memoria questa combinazione simbolica come una «assurdità metafisica» (1)<br /><br />Assurda o meno che fosse, questa è solo una delle vignette di un capitolo della storia poco noto: la vasta collaborazione tra il Sionismo e il Terzo Reich di Hitler.<br /><br />Scopi Comuni<br /><br />Negli anni, gli individui di diversi Paesi hanno lottato con la «questione ebraica», ovvero quale è il vero ruolo degli Ebrei in una società non ebrea?<br /><br />Negli anni ‘30, i Sionisti Ebrei e Nazionalsocialisti Tedeschi condividevano visioni simili sul come gestire tale imbarazzante questione. Concordavano su come Ebrei e Tedeschi fossero distintamente due nazionalità differenti e come gli Ebrei non appartenessero alla Germania.<br /><br />Gli Ebrei che vivevano nel Reich, quindi, dovevano essere considerati non come «tedeschi di fede ebraica», ma piuttosto membri di una separata comunità nazionale. Il Sionismo (il nazionalismo ebreo) implicava anche un obbligo da parte degli Ebrei sionisti: quello di insediarsi in Palestina, la patria «ebrea».<br /><br />Se allo stesso tempo avessero rivendicato eguali diritti in Germania o in ogni altro paese «straniero», non avrebbero potuto considerarsi sinceri Sionisti.<br /><br />Theodor Herzl (1860-1904), il fondatore del sionismo moderno, sostenne che l’antisemitismo non era una aberrazione, ma una risposta naturale e completamente comprensibile da parte di non Ebrei, verso atteggiamenti e comportamenti ebrei estranei.<br /><br />L’unica soluzione- commentava- era che gli Ebrei riconoscessero la realtà e vivessero per conto loro in uno stato separato.<br /><br />«La questione ebrea esiste ovunque vivano Ebrei in numero notevole» scriveva nel suo lavoro più influente, The Jewish State (Lo Stato Ebreo).<br /><br />«Laddove non esista, viene portata da Ebrei in arrivo … Credo di comprendere l’antisemitismo, che è un fenomeno molto complesso. Come Ebreo considero questo sviluppo, senza odio, né paura».<br /><br />La questione ebrea, sosteneva, non è sociale o religiosa. «E’ una questione nazionale. Per risolverla, dobbiamo, soprattutto, farne una questione politica internazionale …»<br /><br />» Indipendentemente dalla loro cittadinanza, insisteva Herzl, gli Ebrei non costituiscono semplicemente una comunità religiosa, ma una nazionalità, un popolo, un Volk». (2)<br /><br />Il Sionismo, scriveva Herzl, offriva al mondo una benvenuta «soluzione finale della questione Ebrea». (3)<br /><br />Sei mesi dopo l’ascesa di Hitler al potere, la Federazione Sionista della Germania (allora il più grande gruppo sionista nel Paese) sottopose un dettagliato memorandum al nuovo governo che rivide le relazioni germanico-ebree e formalmente offrì supporto sionista nel risolvere la irritante «questione ebrea» . Il primo passo, suggeriva, doveva essere un franco riconoscimento delle differenze nazionali fondamentali: (4)<br /><br />«Il Sionismo non ha illusioni in merito alla difficoltà della condizione ebrea, che consiste soprattutto in uno schema abnorme di occupazione e nell’errore di una postura morale e intellettuale radicata nella propria tradizione. Decenni fa il Sionismo riconobbe che si sarebbero potuti vedere sintomi di deterioramento come risultato della tendenza all’»assimilazionismo» …<br /><br />Il Sionismo crede che la rinascita della vita nazionale di un popolo, cosa che ora sta accadendo in Germania attraverso l’enfasi sul suo carattere cristiano e nazionale, debba anche verificarsi nel gruppo nazionale ebreo.<br /><br />Poichè anche per il popolo ebreo, l’origine nazionale, la religione, il destino comune ed il senso della sua unicità, devono essere di decisiva importanza nel forgiare la sua esistenza. Questo significa che l’individualismo egoico dell’era liberale deve essere superato e sostituito da un senso di comunità e di responsabilità collettiva…<br /><br />Crediamo che sia precisamente la nuova Germania [Nazionalsocialista] che, attraverso una coraggiosa risolutezza nel trattare la questione Ebrea, possa fare un passo decisivo verso il superamento di un problema che, in verità, più parte dei popoli europei dovrà trattare …<br /><br />Il nostro riconoscimento di nazionalità ebrea procura una relazione chiara e sincera con il popolo tedesco e le sue realtà nazionali e razziali.<br /><br />Precisamente perché non vogliamo falsificare questi fondamenti , perchè anche noi siamo contro il matrimonio misto, e siamo per mantenere la purezza del gruppo ebreo e respingiamo ogni trasgressione nel dominio culturale; noi – essendo stati cresciuti nella cultura e lingua tedesche – possiamo mostrare un interesse nelle opere e nei valori della cultura tedesca con ammirazione e solidarietà interna.<br /><br />Per i suoi scopi pratici, il Sionismo spera di essere in grado di guadagnarsi la collaborazione persino di un governo fondamentalmente ostile agli Ebrei, perché nel trattare la questione ebrea, non sono implicati dei sentimentalismi ma un reale problema, la cui soluzione interessa tutte le persone e al presente soprattutto i Tedeschi.<br /><br />…Boicottare la propaganda — così come ora in molti modi è portata avanti contro la Germania- è essenzialmente non-sionista, perché il Sionismo vuole non fare battaglia ma convincere e costruire…<br /><br />Non siamo ciechi al fatto che la questione ebrea esista e continuerà ad esistere. Data l’abnorme situazione degli Ebrei, ne conseguono seri svantaggi per loro, ma anche condizioni scarsamente tollerabili per altri popoli».<br /><br />Il documento della Federazione, il Jüdische Rundschau (»rassegna ebraica», ndt), proclamò lo stesso messaggio: «Il Sionismo riconosce l’esistenza di un problema ebreo e desidera una soluzione costruttiva e di vasta portata. Per questa ragione il Sionismo si augura di ottenere l’assistenza di tutti i popoli, siano essi pro o anti ebrei, perché, nella sua visione, qui si tratta di un problema concreto e non sentimentale, alla cui soluzione tutte le genti sono interessate». (5)<br /><br />Un giovane rabbino berlinese, Joachim Prinz, che successivamente si stanziò negli Stati Uniti e divenne il capo dell’American Jewish Congress (Congresso ebreo-americano), nel suo libro del<br />1934 scrisse: Wir Juden (»noi Ebrei» ndt), che la rivoluzione nazionalsocialista in Germania intese come «Jewry for the Jews.», comunità ebrea per gli Ebrei.<br /><br />Spiegò: «Nessun sotterfugio ci può ora salvare. Al posto della assimilazione desideriamo un nuovo concetto: riconoscimento della nazione ebrea e della razza ebrea» (6)<br /><br />Collaborazione attiva<br /><br />Sulla base delle loro ideologie simili sulla etnicità e nazionalità, i Nazionalsocialisti e i Sionisti lavorarono insieme per ciò che ogni gruppo credeva fosse nel proprio interesse nazionale.<br /><br />Come risultato, il governo di Hitler sostenne vigorosamente il Sionismo e la emigrazione ebrea in Palestina dal 1933 fino al 1940-1941, quando la Seconda Guerra Mondiale impedì una vasta collaborazione.<br /><br />Persino quando il Terzo Reich divenne più trincerato, molti Ebrei tedeschi, probabilmente la maggioranza, continuarono a considerarsi, spesso con considerevole orgoglio, prima di tutto Tedeschi.<br /><br />Pochi erano entusiasti di strapparsi le radici e iniziare una nuova vita nella lontana Palestina. Tuttavia sempre più Ebrei Tedeschi divennero Sionisti durante questo periodo.<br /><br />Fino a fine 1938, il movimento sionista fiorì in Germania e sotto Hitler. Jüdische Rundschau – il bisettimanale della Federazione sionista- aumentò considerevolmente. Si pubblicarono molti libri sionisti. L’opera sionista impazzava in Germania in quegli anni, nota la Encyclopaedia Judaica<br /><br />Un congresso sionista tenutosi a Berlino nel 1936 rispecchiava «nella sua composizione, la vigorosa vita partitica dei Sionisti tedeschi». (7)<br /><br />Le SS erano particolarmente entusiaste nel sostenere il Sionismo. Un documento interno delle SS del giugno 1934 incalzava un sostegno attivo ed ampio al Sionismo da parte del governo e del Partito come miglior modo per incoraggiare l’emigrazione degli Ebrei della Germania verso la Palestina. Questo avrebbe aumentato l’autoconsapevolezza ebrea. (8)<br /><br />(…) L’ufficiale SS Leopold von Mildenstein e l’ufficiale della Federazione Sionista Kurt Tuchler fecero insieme un giro di 6 mesi in Palestina per fare degli accertamenti (fiscali, direbbe la parola ndt) per uno sviluppo Sionista in tal luogo.<br /><br />Sulla base di queste osservazioni di prima mano, von Mildenstein scrisse una serie di 12 articoli illustrati per l’importante quotidiano berlinese « Der Angriff» (=l’Attacco ndt) che apparve alla fine del 1934 sotto il titolo di «Viaggi Nazi in Palestina». Le serie espresse grande ammirazione per lo spirito pionieristico e per le conquiste dei coloni ebrei.<br /><br />L’autosviluppo sionista, scrisse von Mildenstein, aveva prodotto un nuovo tipo di Ebreo. Questi lodava il Sionismo come un grande beneficio sia per gli Ebrei che per il mondo intero.<br /><br />Una patria ebrea in Palestina, scrisse nel suo articolo conclusivo: «indicava la via per curare una ferita vecchia di secoli sul corpo del mondo: la questione ebraica».<br /><br />» Der Angriff emise una medaglia speciale con uno Swastika da un lato e la Stella di Davide dall’altro per commemorare la visita congiunta SS-Sionisti.<br /><br />Alcuni mesi dopo la comparsa degli articoli, von Mildenstein fu promosso a capo del dipartimento degli affari ebrei del servizio di sicurezza SS, per poter sostenere più efficacemente la migrazione sionista e il suo sviluppo. (9)<br /><br />Il giornale ufficiale delle SS, Das Schwarze Korps (=il corpo nero, ndt), proclamò il suo sostegno per il Sionismo nel maggio 1935 nell’editoriale di prima pagina: «il tempo potrebbe non essere lontano in cui la Palestina sarà ancora in grado di ricevere i suoi figli che le sono stati mancanti per oltre 1000 anni. Vanno a loro i nostri buoni auspici, insieme alla buona volontà ufficiale» (10)<br /><br />4 mesi dopo un simile articolo apparve nel documento SS: (11)<br /><br />Il riconoscimento della comunità ebraica come comunità razziale basata sul sangue e non sulla religione porta il governo Tedesco a garantire senza riserva la separatività razziale di questa comunità. Il governo si trova in totale accordo con il grande movimento spirituale all’interno della comunità ebraica, il cosiddetto Sionismo, con il suo riconoscimento della solidarietà della comunità ebraica nel mondo e il suo rifiuto di nozioni assimilazioniste.<br /><br />Su questa base la Germania intraprende misure che giocheranno sicuramente un ruolo significativo in futuro nella gestione del problema ebreo nel mondo.<br /><br />Una importante compagnia navale tedesca diede inizio ad un servizio navale da Amburgo ad Haifa, in Palestina, nell’ ottobre 1933 fornendo «cibo strettamente kosher sulle sue navi, sotto la supervisone del rabbinato di Amburgo.» (12)<br /><br />Avendo ufficialità alle spalle, i Sionisti lavorarono in modo indefesso per «rieducare» gli Ebrei Tedeschi. Come lo storico Americano Francis Nicosia disse nella sua indagine del 1985, The Third Reich and the Palestine Question (il Terzo Reich e la questione Palestinese): « I sionisti venivano incoraggiati a portare il loro messaggio alla comunità ebraica, a raccogliere denaro, mostrare film sulla Palestina ed educare in senso generale gli Ebrei sulla Palestina. Ci fu una considerevole pressione ad insegnare agli Ebrei in Germania a cessare di identificarsi come Tedeschi e a risvegliare in loro una nuova identità nazionale ebrea.» (13)<br /><br />In una intervista dopo la guerra, l’ex capo della Federazione Sionista della Germania, Dr. Hans Friedenthal, riassunse la situazione: «La Gestapo fece di tutto in quei giorni per promuovere l’emigrazione, particolarmente in Palestina. Spesso ricevemmo il loro aiuto quando richiedevamo qualsiasi cosa da altre autorità in merito alle preparazioni per la emigrazione». (14) <br /><br />Al Congresso del Partito Nazionalsocialista, nel settembre del 1935, il Reichstag (=parlamento, diremmo oggi ndt) adottò le cosiddette leggi di Norimberga «Nuremberg laws» che proibivano matrimoni e relazioni sessuali tra Ebrei e Tedeschi ed in effetti proclamò gli Ebrei una nazionalità minoritaria estranea.<br /><br />Alcuni giorni dopo, la sionista Jüdische Rundschau (v.sopra = organo della Federazione Sionista, ndt) fece un editoriale di benvenuto alle nuove misure: (15)<br /><br />La Germania sta andando incontro … alle richieste del Congresso Sionista Mondiale quando dichiara che gli Ebrei che ora vivono in Germania sono una minoranza nazionale. Una volta che gli Ebrei sono stati bollati come minoranza nazionale è di nuovo possibile stabilire relazioni normali tra la nazione Tedesca e la comunità Ebraica.<br /><br />Le nuove leggi danno alla minoranza ebrea in Germania la sua propria vita culturale, la sua propria vita nazionale. In futuro le sarà possibile dar forma a proprie scuole, teatro, associazioni sportive. In breve può creare il proprio futuro in tutti gli aspetti della vita nazionale.<br /><br />La Germania ha dato alla minoranza ebrea l’opportunità di vivere per se stessa e sta offrendo una protezione statale per questa vita separata della minoranza ebrea: il processo di crescita della comunità ebraica in una nazione sarà quindi incoraggiato e verrà fatto un contributo al sistema dirigente relativamente alle relazioni più tollerabili tra le due nazioni.<br /><br />Georg Kareski, il capo sia del «Revisionist» , l’Organizzazione Statale Sionista e della Lega Culturale Ebraica ed ex capo della comunità ebraica di Berlino, dichiarò in una intervista al quotidiano berlinese «Der Angriff «, alla fine del 1935: (16)<br /><br />«Per molti anni ho considerato una totale separazione degli affari culturali dei due popoli [Ebrei e Tedeschi] come un prerequisito per vivere insieme senza conflitto… Ho sostenuto a lungo una tale separazione, a patto che sia fondata sul rispetto per la nazionalità estranea. Le Leggi di Norimberga, The Nuremberg Laws, … a parte i loro provvedimenti legali, mi sembrano conformarsi interamente a questo desiderio di una vita separata basata sul mutuo rispetto … Questa interruzione del processo di dissoluzione in molte comunità ebraiche, che è stato promosso attraverso matrimoni misti, è perciò dal punto di vista ebraico, totalmente benvenuto».<br /><br />I capi sionisti in altri Paesi fecero eco a queste visioni. Stephen S. Wise, presidente del Congresso Ebreo Americano e del Congresso Ebreo Mondiale, disse in un comizio di New York nel giugno 1938: «Non sono un cittadino americano di fede ebrea, sono un Ebreo… Hitler aveva ragione in una cosa. Chiama gli Ebrei una razza a noi siamo una razza.» (17)<br /><br />Lo specialista degli affari Ebrei del Ministero degli Interni , Dr. Bernhard Lösener, espresse sostegno al Sionismo in un articolo che apparve nel numero di novembre 1935 del Reichsverwaltungsblatt ( il foglio di amministrazione del Reich, ndt) ufficiale: (18)<br /><br />«Se gli Ebrei avessero già il loro stato in cui la maggioranza di loro fosse insediata, allora la questione ebraica potrebbe essere considerata oggi come totalmente risolta, anche per gli Ebrei stessi. I Sionisti hanno mostrato una minima opposizione alle idee sottostanti le Leggi di Norimberga, poichè si rendono conto improvvisamente che queste leggi rappresentano la sola soluzione corretta anche per il popolo ebreo. Poiché ogni nazione deve avere il suo stato, come espressione esterna della sua particolare nazionalità.<br /><br />In cooperazione con le autorità tedesche, i gruppi sionisti organizzarono un network di ca 40 campi e centri agricoli attraverso la Germania dove probabili coloni venivano istruiti per la loro nuova vita in Palestina.<br /><br />Sebbene le Leggi di Norimberga, proibissero agli Ebrei di dispiegare la bandiera tedesca, venne loro specificatamente garantito il diritto di mostrare lo stendardo nazionale ebreo, blu e bianco. La bandiera che un giorno sarebbe stata adottata da Israele, veniva fatta sventolare nei campi sionisti e nei centri nella Germania di Hitler. (19)<br /><br />Il servizio di sicurezza di Himmler cooperò con l’Haganah, l’organizzazione sionista militare in Palestina. L’Ente delle SS pagò l’ufficiale della Haganah, Feivel Polkes per informazioni riguardo alla situazione in Palestina e per l’aiuto nel dirigere l’emigrazione ebraica verso quel Paese.<br /><br />Nel frattempo, l’ Haganah veniva tenuto ben informato sui piani tedesch, da una spia che fu in grado di insediarsi nei quartier generali berlinesi delle SS. (20)<br /><br />La collaborazione tra l’Haganah e le SS includeva persino consegne segrete di armi tedesche a coloni ebrei per usarle nelle lotte con gli Arabi palestinesi. (21)<br /><br />Nel periodo immediatamente seguente, nel novembre 1938, quando scoppiò la «Kristallnacht» (notte dei cristalli) con violenza e distruzione, le the SS aiutarono velocemente l’organizzazione sionista a rimettersi in piedi e continuare il suo lavoro in Germania, sebbene ora con una maggiore e più ristretta supervisione. (22)<br /><br />Riserve ufficiali<br /><br />Il sostegno tedesco al Sionismo non fu illimitato. Sia il governo che gli ufficiali del partito erano molto consapevoli della continua campagna di potenti comunità ebraiche negli Stati Uniti, Gran Bretagna ed altri Paesi, volta a mobilizzare i «loro» governi e seguire i cittadini contro la Germania.<br /><br />Fintanto che la parola «comunità ebraica» rimaneva implacabilmente ostile verso il Nazionalsocialismo tedesco e fintanto che la grande maggioranza di Ebrei nel mondo era poco bramosa di stanziarsi nella terra promessa sionista, uno stato sovrano ebraico in Palestina, non avrebbe veramente risolto la questione ebraica internazionale.<br /><br />Invece, considerarono gli ufficiali tedeschi, esso avrebbe rafforzato immensamente questa campagna pericolosamente anti-tedesca. Una copertura tedesca al Sionismo era perciò limitata a sostenere una patria ebrea in Palestina, sotto il controllo britannico, non uno stato sovrano ebreo. (23)<br /><br />Uno Stato ebraico in Palestina, disse ai diplomatici il Ministro degli Affari Esteri nel giugno 1937, non sarebbe stato nell’interesse della Germania perché non sarebbe stato in grado di assorbire tutti gli Ebrei del mondo, ma sarebbe servito solo come base di potere aggiuntivo per la comunità ebraica internazionale, nello stesso modo in cui Mosca serviva come base per il comunismo internazionale. (24)<br /><br />Mostrando un certo spostamento nella politica ufficiale, la stampa tedesca espresse molta più solidarietà nel 1937 per la resistenza Arabo palestinese nei confronti delle ambizioni sioniste, in un tempo in cui la tensione e il conflitto tra Ebrei e Arabi in Palestina stava drasticamente aumentando. (25)<br /><br />Una circolare del Ministero degli Esteri del 22 giugno 1937, mise in guardia invece a sostenere l’insediamento ebreo in Palestina,<br /><br />Una circolare del Ministero degli Esteri del 22 giugno 1937, espresse cautela invece sul sostegno per l’insediamento ebreo in Palestina: «sarebbe nonostante tutto un errore dedurre che la Germania sostenga la formazione di una struttura statale in Palestina, sotto una qualche forma di controllo ebreo. Nell’ottica della agitazione anti-Germania della comunità ebraica internazionale, La Germania non può essere d’accordo sul fatto che la formazione di uno stato ebreo in Palestina aiuterebbe lo sviluppo pacifico delle nazioni del mondo». (26)<br /><br />«La proclamazione di uno stato ebraico, o di una Palestina amministrata da Ebrei, ammoniva un memorandum della sezione affari ebraici delle SS, «creerebbe per la Germania un nuovo nemico, uno che avrebbe una profonda influenza sullo sviluppo del vicino oriente».<br /><br />Un’altra agenzia SS predisse che uno stato ebraico «lavorerebbe per portare una protezione speciale di minoranza agli Ebrei in ogni Paese, dando quindi una protezione legale alla attività di sfruttamento della comunità ebraica del mondo» (27)<br /><br />Nel gennaio 1939, il nuovo Ministro degli Esteri di Hitler, Joachim von Ribbentrop, ammonì parimenti in un’altra circolare che «la Germania deve considerare pericolosa la formazione di uno stato ebraico» perché « porterebbe ad un aumento internazionale del potere della comunità ebraica mondiale» (28)<br /><br />Lo stesso Hitler rivedette tutta la questione nei primi del 1938 e decise di sostenere la migrazione ebraica verso la Palestina in modo ancor più vigoroso, nonostante il suo scetticismo di lungo corso sulle ambizioni dei Sionisti e cattivi presentimenti sul fatto che le sue politiche potessero contribuire alla formazione di uno stato ebraico. La prospettiva che la Germania si sbarazzasse dei suoi Ebrei, concluse, aveva maggior peso che i possibili pericoli. (29)<br /><br />Nel frattempo il governo britannico, impose ancora più drastiche restrizioni sulle immigrazioni ebree in Palestina nel 1937, 1938 e 1939. In risposta, il servizio di sicurezza delle SS concluse una alleanza segreta con l’organismo sionista clandestino Mossad le-Aliya Bet per mandare di nascosto Ebrei illegalmente in Palestina.<br /><br />Come risultato di questa intense collaborazione, molti convogli di nave poterono raggiungere la Palestina passando vicino a cannoniere britanniche. La migrazione ebraica, sia legale che illegale, dalla Germania (inclusa l’Austria) alla Palestina crebbe enormemente nel 1938 e 1939.<br /><br />Altri 10.000 Ebrei erano registrati per partire in ottobre 1939, ma lo scoppio della guerra in<br />settembre pose fine allo sforzo. Comunque le autorità tedesche continuarono a promuovere una emigrazione indiretta ebrea verso la Palestina durante il 1940 e 1941. (30)<br /><br />Persino nel tardo marzo 1942, almeno uno dei campi di formazione «kibbutz» ufficialmente autorizzati dal Sionismo per potenziali emigranti, continuò adoperare nella Germania di Hitler. (31)<br /><br />(fine prima parte)<br /><br />By Mark Weber<br /><br />Fonte > Institute for Historical Review<br /><br />Traduzione Cristina Bassi (www.thelivingspirits.net)Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-42381707125676932812010-06-13T13:13:00.001+02:002010-06-13T13:22:09.401+02:00IMPERIALISMO: LA PROSSIMA GUERRA IRANIANA<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.iranian.com/main/files/storyimages/w_11.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://www.iranian.com/main/files/storyimages/w_11.jpg" border="0" alt="" /></a><br />DI MJ ROSEMBERG<br />The Huffington Post<br /><br />Sta succedendo di nuovo.<br /><br />Le stesse forze - con alcune nuove aggiunte e meno alcuni disertori intelligenti - che hanno spinto gli Stati Uniti in una guerra inutile e mortale con l'Iraq, ora si stanno organizzando per la prossima guerra.<br /><br />Questa volta l'obiettivo è l'Iran, che, proprio come l'Iraq, si dice sia in procinto di creare armi di distruzione di massa.<br /><br />Inoltre, proprio come l'Iraq, il suo presidente è un probabile pazzo determinato a distruggere Israele.<br /><br />Nel caso dell'Iraq, il presidente, Saddam Hussein, non solo minacciò di bruciare "la metà di Israele", ma effettivamente lanciò 39 missili SCUD contro Israele durante la guerra del Golfo del 1991.<br /><br />Quella guerra determinò la fine del potere di Saddam. <br /><br />Ma questo non fu buono abbastanza per il vice presidente Dick Cheney e i suoi compagni di sciacallaggio bellico. Dieci anni dopo, con Cheney alla vicepresidenza e l'11 Settembre come pretesto, la banda Cheney portò l'America ad una guerra per deporre Saddam. L'obiettivo: trasformare l'Iraq in un protettorato americano, al fine di realizzare decine di miliardi di dollari per sé e per i loro alleati. Finora, 4.400 americani, 318 delle forze alleate, e centinaia di migliaia di iracheni sono morti per portarla avanti.<br /><br />Ma Cheney arruolò anche un gruppo di ragazzi pon-pon di guerra che non avevano alcun interesse a trarre soldi dal conflitto. Quelli erano i neocon che spingevano per la guerra con la scusa che l'eliminazione di Saddam Hussein sarebbe stata un bene per Israele.<br /><br />La banda Cheney era formata da gente come Doug Feith, Joe Lieberman, John Bolton, Frank Gaffney, Richard Perle, Charles Krauthammer, Scooter Libby, Bill Kristol, Elliot Abrams e loro alleati nel Governo e in vari mezzi di comunicazione. Anche la lobby israeliana è un membro della banda - sebbene operi con niente altro che il vigore che ora dedica allo sforzo anti-Iran. (La pressione esercitata dalla lobby e’ per buona parte la ragione per cui molti democratici hanno sostenuto una guerra che sapevano sbagliata.)<br /><br />Naturalmente, l'Iraq non aveva ADM [armi di distruzione di massa-ndt] e l'amministrazione Bush quasi certamente lo sapeva. (Se l'Iraq le avesse avute, non lo avremmo attaccato più di quanto ora attacchiamo la Corea del Nord. In effetti, la prova che un paese non dispone di ADM provoca la nostra disponibilità a prendere in considerazione di bombardarlo).<br /><br />Ma, in ogni caso la banda degli sciacalli di guerra e ideologi neocon era caparbiamente a favore della guerra. Le probabili ADM erano solo un pretesto.<br /><br />Questo sarebbe tutto per i libri di storia (e le vedove in lutto, i genitori, i nonni, i figli, i compagni, le sorelle e i fratelli degli americani caduti) se lo stesso scenario non si ripresentasse oggi. All'inizio di maggio, Turchia e Brasile - dopo mesi di intensi negoziati – hanno persuaso il regime iraniano ad accettare un accordo che avrebbe notevolmente ridotto la sua capacità di produrre un' arma nucleare. L'accordo turco-brasiliano è stato quasi identico a quello che il presidente Obama e i nostri alleati spingevano gli iraniani ad accettare in ottobre.<br /><br />Solo che questa volta, esso non era abbastanza efficace. L'amministrazione Obama ha ignorato la conquista turco-brasiliana, dicendo che il suo obiettivo paralizzava le sanzioni che erano vicini a ottenere. Certo, pochi credono che le sanzioni avranno un qualche effetto significativo se non quello di punire iraniani comuni, persone che soffrono già abbastanza sotto un regime mostruoso.<br /><br />Ma all'amministrazione sembra sia stato venduto un disegno di legge che lascia gli Stati Uniti con due sole scelte: sanzioni o guerra. L'opzione diplomatica sembra essere fuori dal tavolo, tolta dai piedi dalla pressione dei vari falchi di guerra, neocon, dal primo ministro israeliano Netanyahu e i suoi alleati in Congresso. (Obama inizialmente aveva favorito una diplomazia aperta, senza scadenza; Netanyahu in qualche modo lo convinse che un termine sulla diplomazia aveva senso. Così non è.)<br /><br />Anche alcune delle voci più progressiste sono in calo per questa falsa scelta, in gran parte perché la lobby – sebbene avanzando a fatica, poiché l’ideologia del J Street [gruppo non profit americano impegnato a promuovere la fine del conflitto israeliano-palestinese- ndt] si muove in chiara ascesa tra i giovani ebrei e quelli di mezza età - riesce ancora ad intimidire.<br /><br />L'altro giorno, è apparso sul giornale ebraico Forward un Op Ed che sembrava risalire al 2002 circa [opposite to the editorial page – articolo di uno scrittore esterno alla redazione di un giornale e non necessariamente in linea con esso- ndt], del rabbino Eric Yoffie, capo del movimento di riforma ebraica in America e un progressista.<br /><br />Il pezzo di Yoffie è una cris de couer, che invita tutti gli ebrei a sostegno di una linea dura contro l' Iran. "Ora è tempo", egli scrive, "di fare pressione sul nostro governo affinché si muova in modo più marcato per contrastare la minaccia iraniana”.<br /><br />Il pezzo di Yoffie è significativo per due ragioni. La prima è che egli non sostiene la ridicola tesi che un Iran nucleare sarebbe disposto ad accettare il suicidio al fine di distruggere Israele. Il rabbino conosce con sufficiente chiarezza le relazioni internazionali e il comportamento umano per comprendere che esistono limiti a ciò che le nazioni possono fare per creare un punto politico e che il suicidio nazionale non è uno di questi.<br /><br />No, la sua descrizione della minaccia a Israele è tanto più sottile quanto più onesta.<br /><br />Egli scrive: "Anche se l'Iran sviluppasse armi nucleari e non le usasse, il pericolo per Israele sarebbe ancora intollerabile. Israele non può vivere all'ombra di un Iran nucleare. Nella mente dei suoi cittadini e della comunità mondiale, Israele cesserebbe di essere un luogo sicuro in cui vivere".<br /><br />C'è del vero in questo. Il pensiero di un Iran nucleare così vicina a Israele è sconvolgente. Ma allora fu così anche per la Guerra Fredda. Ed è un fatto che la Corea del Nord, Pakistan, India e Russia hanno tutte armi nucleari - per non parlare di tutte quelle armi nucleari mancanti che potrebbero finire, Dio non voglia, nelle mani dei terroristi. E tale è la vita in questi giorni a New York, Washington, Londra e - soprattutto - Seul, dove, appena sotto la superficie, vi è la paura che una catastrofe potrebbe accadere in qualsiasi momento.<br /><br />Va notato, inoltre, che per la maggior parte del mondo, l'idea che Israele ha più di 200 armi nucleari e, a differenza dell'Iran, non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare, è di per sé profondamente preoccupante. In realtà, gran parte del mondo ritiene che Israele è così veemente sulle armi nucleari iraniane perché vuole rimanere l'unica potenza nucleare in Medio Oriente, volendo sentirsi libera di fare ciò che vuole, quando vuole. Le piace la sua egemonia. Questo è ciò che viene prospettato da Yoffie.<br /><br />Tuttavia, sono d'accordo con lui che il mondo, e non solo Israele, vivrebbe meglio se l'Iran non sviluppasse armi nucleari. <br /><br />Ma la mia idea di come impedire un Iran nucleare è piuttosto diversa da quella del rabbino.<br /><br />Ecco Yoffie: "Non c'è una soluzione ipotizzabile per la minaccia di un Iran nucleare che non richieda una leadership americana. Tutte le opzioni – sia sanzioni economiche che azioni militari - sono impossibili senza il sostegno americano".<br /><br />Divertente, Yoffie si riferisce a "tutte" le opzioni, quando ne nomina solo due - sanzioni o guerra. È come se avesse avuto intenzione di includere l'unica opzione che ha senso, la diplomazia, e avesse cambiato idea all'ultimo momento. Il "tutto" è il residuo di un pensiero che non permette a se stesso, sia perché si oppone onestamente alla diplomazia o perché non vuole incrociare l’ AIPAC [American Israel Public Affair Commette –ndt].<br /><br />Le alternative di Yoffie non sono affatto alternative. Le sanzioni non funzioneranno (tranne che per punire iraniani comuni e arricchire quelli che sfidano le sanzioni) e l’ "azione militare" non produrrà nulla se non più morti - tra cui americani - e, molto probabilmente, una guerra regionale. Una guerra eliminerebbe qualsiasi possibilità che Israele possa mai avere la pace con il mondo musulmano e distruggerebbe la reputazione dell'America in una regione fondamentale.<br /><br />Qual è il pensiero di Yoffie quando esclude la diplomazia, ma include una terza guerra in Medio Oriente? La preventiva strage di innocenti è davvero un’opzione legittima per persone civili del 2010? Beh, non per me o per gli ebrei della Riforma che guardano a Yoffie per la leadership. (Gli ebrei sono per lo più colombe e gli ebrei della Riforma, a loro vanto, sono più «colombe» di tutti.)<br /><br />E’ la guerra, non la diplomazia, che dovrebbe rimanere fuori dal tavolo. Sono sicuro che il rabbino Yoffie lo sa. Questo è ciò che avrebbe dovuto scrivere.<br /><br />Titolo originale: "The Coming Iran War "<br /><br />Fonte: http://www.huffingtonpost.com<br />Link<br />28.05.2010<br /><br />Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CONCETTA DI LORENZOSalvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-57145702748899491682010-06-11T21:27:00.000+02:002010-06-11T21:33:43.088+02:00Il costo della guerra degli Stati Uniti nell'Afghanistan, Irak supera $1 trilioneIl costo delle guerre in Afghanistan gli Stati Uniti 'e Iraq sono i contribuenti costano più di un trilione di dollari dal 1 ° giugno, secondo un rapporto pubblicato da un'organizzazione non-profit "National Priorities Project".<br /><br />http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=20100610&articleId=19662Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-34738609810647074762010-06-11T21:16:00.001+02:002010-06-11T21:20:40.640+02:00La BP, google, il disastro ambientale e il piano fintoecologista<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv9h0vvxRNgKXXrYwqRebDNUNxfLIn_NGJQyNC6rIKr7Fekk1NgDmC5iMgywiKg0Vm8hL1xlrcKOAA17g_75EDDlRPxsLvHGsoTDh-15bSf9WE6HMXgfci6ePDbSSH6BFTTorLErlaJChL/s1600/deepwater-horizon-oil-rig-1b5d39ceeef8a04f_large.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 432px; height: 323px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv9h0vvxRNgKXXrYwqRebDNUNxfLIn_NGJQyNC6rIKr7Fekk1NgDmC5iMgywiKg0Vm8hL1xlrcKOAA17g_75EDDlRPxsLvHGsoTDh-15bSf9WE6HMXgfci6ePDbSSH6BFTTorLErlaJChL/s1600/deepwater-horizon-oil-rig-1b5d39ceeef8a04f_large.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br />Da http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com/<br /><br />La BP, google, il disastro ambientale e il piano fintoecologista <br /><br />La British Petroleum, proprietaria della piattaforma franata nel Golfo del Messico (secondo alcuni dati a seguito di un atto voluto o di un sabotaggio, per le versioni ufficiali a seguito di un incidente dovuto alla troppa smania petrolifera), che da tempo riversa in mare tonnellate di petrolio con conseguenze ecologiche disastrose (e non solo per le coste USA) ha "comprato" alcune parole chiave (ad es. "petrolio", "marea nera" ecc) dal motore di ricerca Google (che è il più usato al mondo) e da Yahoo al fine di dirottare sul proprio sito ufficiale gli internauti che cercano informazioni sul disastro...<br />La BP si difende dicendo di averlo fatto al fine di garantire migliori informazioni agli internauti, ma in realtà potrebbe averlo fatto principalmente per due motivi:<br />- [versione ufficiale che gira in rete] per minimizzare la percezione del disastro e/o delle proprie responsabilità;<br />- per aiutare ad insabbiare il sabotaggio che avrebbe fatto collassare la piattaforma (facendo in modo che i siti che ne parlano scendano nelle classifiche di Google/Yahoo diventando meno visibili);<br />ciò è almeno in parte suffragato dal fatto che gli articoli che parlano delle implicazioni ad es. della Halliburton o della partecipazione economica dei Rotschild alla BP risultino assai poco visibili in rete.<br /><br />Ma perchè i Burattinai (aiutati dal governo USA e forse pure dalla BP stessa) dovrebbero aver voluto provocare un tale disastro ecologico?<br /><br />Semplice: per rimarcare che la dipendenza energetica dal petrolio è dannosa e non solo per via delle emissioni di CO2 ma pure per il rischio di catastrofici disastri marini. <br />Ciò farebbe parte del piano fintoecologista di cui Obama è l'attore principale (l'ATTORE, non colui che ha deciso di attuarlo! difatti egli è uno dei Burattini più che un Burattinaio).<br />Tale piano usa la truffa del Riscaldamento Globale Antropico e della sovrappopolazione al fine di portarci passo passo verso il Nuovo Ordine Mondiale, e nell'mmediato questa tragedia viene usata appunto dall' amministrazione Obama per spingere la Carbon Tax , la nazionalizzazione del petrolio in USA.<br /><br />E' certamente vero che portare migliaia di tonnellate di petrolio in giro per il mare su enormi e poco manovrabili petroliere comporti serissimi rischi ambientali: difatti gli incidenti con petroliere sono relativamente frequenti.<br />E' anche vero che le trivellazioni, soprattutto quelle fatte a grandi profondità oceaniche o in luoghi difficili e delicati come l'Alaska comportino seri rischi ambientali (anche se l'incidente successo alla piattaforma della BP appare perlomeno sospetto, se non una vera e propria "operazione sotto Falsa Bandiera", visti i sistemi di sicurezza che aveva). Come è vero che il petrolio inquina, sia quando viene disperso nell'ambiente, sia quando viene raffinato, che quando viene bruciato come combustibile (ma la CO2 è il problema minore: sono le altre sostanze derivate dalla combustione a essere ben più tossiche).<br />Riguardo al "picco del petrolio" invece ho trovato posizioni assai contrastanti, ciononostante le ultime guerre degli USA sono state motivate anche dal bisogno di appropriarsi di petrolio (però questa è solo una delle cause, o meglio è la causa più facilmente visibile: non si fa mai una guerra per un solo motivo)..<br /><br />Ciononostante il petrolio ci sarà indispensabile finchè non verranno rilasciate al pubblico ed utilizzate tecnologie veramente alternative (le cosiddette energie alternative di cui tanto si parla non sono abbastanza efficenti per essere una reale alternativa, potrebbero al massimo aiutare se ben utilizzate..) e finchè non si faranno ampi interventi strutturali per far diminuire gli sprechi (intendo lavori estensivi alle reti elettriche, non la diffusione di pubblicità in cui si invita la gente a staccare il caricabatterie quando il cellulare non è in carica..) e non si implementerà radicalmente il sistema dei trasporti pubblici.<br /><br />Putroppo però il vero problema è che i Pazzi Malthusiani Globalisti che ci governano usano la CO2, il petrolio, la fame provocata nei paesi poveri ecc al solo fine di condurci al NWO, e dove non c'è un problema, si affrettano a crearlo, oltra a sfruttare dirigere e ingigantire i problemi esistenti...<br /><br />Per questo è probabile che abbiano deciso di causare l'esplosione alla piattaforma petrolifera, e hanno pure proposto di usare un atomica per chiudere la falla (della serie: quando la soluzione è peggio del male, anche se per ora pare che questa folle idea sia stata abbandonata). Un disastro di tale portata, avvenuto proprio all'inizio delle stagioni di pesca del gambero e di raccolta dei molluschi, e pompato dai media con foto strappalacrime di pellicani agonizzanti ricoperti di petrolio (che ricordano fin troppo il caso della foto del cormorano morente per via del cattivone Saddam che durante la Prima Guerra del Golfo aveva incendiato alcuni suoi pozzi per non farli cadere in mani americane: peccato che tale foto fosse un falso, poichè in quella stagione non c'erano cormorani in Iraq), le scenate iraconde di Obama, le spiagge e le paludi annerite, le immense macchie rossicche dovute all'uso di un disperdente tossico pompato in mare per disperdere il petrolio (sapevano che era tossico, ma lo hanno fatto comunque e con il benestare dell' EPA), la disperazione dei pescatori locali e la frustrazione dei bagnanti ecc...tutte queste cose sono un ottimo modo per manipolare l'opinione pubblica, e condurla verso la causa pseudoecologista facendole accettare il dazio che ci faranno pagare.<br />Esattamente come è servito l'11settembre per far approvare le guerre in Iraq e Afghanistan e il Patriot Act, servono disastri ecologici per far rinunciare al SUV l'americano medio, e servono più disastri per far accettare tasse globali sul carbonio e roba simile..sino ad arrivare al NWO..<br /><br /><br />Altra chicca sono le coincidenze cinematografiche: difatti nel film "Knowing" (che parla di premonizioni di disastri e del 2012 come della Fine del Mondo e l'inizio di un Nuovo Eden per gli Eletti: bambini dotati di Coniglio Bianco in braccio e salvati da spaventosi Men in Black rivelatesi poi come Angeli di Luce cari alla New Age e all' Ufologia), appare proprio il disastro di una piattaforma petrolifera del Golfo del Messico che affonda fra le fiamme...casualità? certo, come casuali sono le Illuminati Game Card che riproducono gli eventi dell' 11settembre più di cinque anni prima...o almeno questo è ciò che penseranno gli "pseudoscettici a oltranza" (scettici sempre e solo sulle versioni non ufficiali, mai su quelle ufficiali per quanto strampalate e antiscientifiche possano essere...)...<br /><br />Quindi, SE veramente il disastro della piattaforma della BP è stato un evento casuale, è stata proprio una gran fortuna per la cricca pseudoecologista..e pure il tempismo (con interruzione della stagione di pesca, vitale per quelle zone e l'impossibilità di balneazione estiva) è stato eccezionale!Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-35382847865398014802010-06-11T21:07:00.003+02:002010-06-11T21:11:33.285+02:00L'assassinio di Osho. Perché si uccide un leader spirituale.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV281Hr9Vrft_YuR3en6S4F3Sv4Ymowp3iKycya2w74LB6lUDwQsMr1f4a7M7IXbwF3WaMAGDpZ36fb4TpW4yssS6dYKcQNzw1SE3q1bQXRvOjUBlBJu24ScW8cq5n24tmPw5aS7AImww/s1600/mai-nato-mai-morto.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 112px; height: 160px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiV281Hr9Vrft_YuR3en6S4F3Sv4Ymowp3iKycya2w74LB6lUDwQsMr1f4a7M7IXbwF3WaMAGDpZ36fb4TpW4yssS6dYKcQNzw1SE3q1bQXRvOjUBlBJu24ScW8cq5n24tmPw5aS7AImww/s1600/mai-nato-mai-morto.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHDZ0S7HFY8g0SNfo9eXf-ehv58nGyxdocR-YjC4SmyHpO5H9CF6TdTkvLM7qxBlMvroNDzqusVCga7rsEXhwVfXNCpREBwOHzcLhz5ez3mLLqN4sZ9oYUTMkpJffv6Y_aJIthMoBUEk/s1600/osho-2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 337px; height: 227px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHDZ0S7HFY8g0SNfo9eXf-ehv58nGyxdocR-YjC4SmyHpO5H9CF6TdTkvLM7qxBlMvroNDzqusVCga7rsEXhwVfXNCpREBwOHzcLhz5ez3mLLqN4sZ9oYUTMkpJffv6Y_aJIthMoBUEk/s1600/osho-2.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><br />Da Paolo Franceshetti blogspot<br />http://paolofranceschetti.blogspot.com/2010/06/lassassionio-di-osho-perche-si-uccide.html<br /><br /><br />Paolo Franceschetti<br /><br /><br />Osho fu assassinato dalla CIA mediante avvelenamento da tallio e morì il 19 gennaio 1990, all’età di 60 anni. Che fu assassinato non lo dice un complottista come me; lo dice lui stesso, lo dicono i suoi allievi, e la storia del suo assassinio è narrata nel libro “Operazione Socrate”, che spiegano anche le ragioni per cui venne avvelenato.<br />Ritengo però che le cose non siano andate esattamente come le raccontano i suoi allievi, e qui spiegherò il perché.<br /><br /><br />Negli anni della mia adolescenza e successivamente, fino alla laurea, non avevo molta simpatia per Osho. I media infatti lo presentavano come un guru spirituale che viaggiava in Rolls Royce, e i cui seguaci facevano orge e fumavano haschisch.<br />Mi infastidiva poi la quantità di libri in circolazione che portavano il suo nome. Sono usciti infatti circa 400 titoli a suo nome, che trattano tutti i temi della vita; la religione, la vita, la morte, l’amore, il denaro, la depressione, la felicità, la politica, l’etica.<br /><br />I suoi seguaci poi mi parevano un po’ sciroccati. Qualche anno fa ne conobbi uno ad un corso di meditazione; gli chiesi come mai, se era stato assassinato, i suoi seguaci non organizzavano manifestazioni, non scrivevano libri, aprivano siti e denunciavano il problema.<br />Mi rispose: “E perché mai dovremmo denunciare la sua morte? Osho non è mica morto. Se ne è andato il suo corpo ma lui è più vivo che mai”.<br />Un’altra volta mi imbattei in un Sannyasin seguace di Osho ad un corso di Shiatsu. Mi disse: “Osho non è stato assassinato. Chi crede di averlo ucciso si sbaglia e non ha capito niente della vita. Osho se ne è andato quando la sua anima ha deciso. Ha solo scelto di andarsene in quel modo”.<br />Dopo aver ascoltato queste risposte rimanevo con la sensazione che i seguaci delle idee di Osho fossero un po' sciroccati e dicevo tra me “ecco perché nessuno si occupa della sua morte; questi qui dicono addirittura che non è morto, o che ha scelto lui di morire”.<br />Anzi, dopo aver parlato con loro mi convincevo che la storia del suo assassinio doveva essere una balla, prima di tutto perché nessuno dovrebbe aver interesse a uccidere il leader di un branco di sciroccati; e in secondo luogo perché questa storia della CIA mi pareva una stupidaggine; “quando non si sa a chi dare la colpa, si tira sempre fuori la CIA o gli extraterrestri”, pensavo.<br /><br />Qualche anno fa presi in mano un libro di Osho, “La via delle nuvole bianche”, e rimasi colpito dalla bellezza e della profondità del libro. Poi ne lessi altri e via via mi convincevo che il suo pensiero era di una profondità fuori dal comune, che mal si attagliava all’immagine di orge e Rolls Royce che i media ne avevano tramandato.<br /><br />D’altronde la data della sua morte era quanto meno sospetta, perché è difficile, ai nostri giorni, morire a sessanta anni per cause naturali, specie se stiamo parlando di un uomo che viveva seguendo una dieta sana e principi anche spirituali sani.<br />Decisi quindi di approfondire.<br /><br /><br />La morte di Osho.<br />Osho aveva lavorato, e poi fondato una comunità spirituale, in India. Nel 1981 si trasferisce in America e fonda una comunità nell’Oregon, ad Antelope. Raineeshpuram.<br />Venne arrestato il 28 ottobre del 1985 a Charlotte nella Carolina del nord e fu tenuto in stato di arresto per dodici giorni.<br />Motivo dell’arresto: immigrazione clandestina. In poche parole, per quello che, in Oregon, è un semplice illecito amministrativo, Osho fu tenuto, illegalmente, dodici giorni in prigione e gli fu comminata una pena di dieci anni di galera (con la sospensione condizionale) in aggiunta all’espulsione dagli USA.<br />Più nel dettaglio, venne accusato perché alcuni cittadini americani che frequentavano la comunità di Osho aveva contratto matrimoni di convenienza con degli stranieri, per far acquisire loro la cittadinanza americana.<br />L’accusa poi era sicuramente falsa, perché Osho era il leader di una comunità che contava oltre 7000 persone; difficile immaginare che fosse direttamente colpevole di questi reati.<br />Ma, quand’anche fosse stato responsabile, Osho viene sottoposto ad una serie di procedimenti illegali, e tenuto in stato di arresto per molti giorni in più rispetto a quella che sarebbe stata la normale procedura. <br />I suoi avvocati non vennero avvisati dell’arresto. <br />Venne trasferito in dodici giorni in prigioni diverse, senza motivo e senza una regolare procedura. <br />Fu registrato in una prigione con il falso nome (per quale motivo?) di David Washington. <br />Fu tradotto in un carcere di Contea e non nel carcere federale, dove per giunta rimase 4 notti anziché una, come previsto in genere per i prigionieri in transito.<br />Leggendo la sua biografia, e il libro che alcuni suoi discepoli hanno scritto sulla sua morte, saltano agli occhi poi alcune cose.<br />Anzitutto la testimonianza di un detenuto in carcere per omicidio, Jonh Wayne Hearu, che al processo dichiarò di essere stato avvicinato per gettare una bomba sulla comunità di Osho.<br />L’insabbiamento di alcune testimonianze di agenti federali che dichiararono che stavano indagando sugli autori di una minacciata bomba nel carcere in cui era stato tradotto Osho; pare che le telefonate partirono da centri istituzionali, ma l’inchiesta su questa vicenda venne insabbiata e il funzionario che stava indagando venne trasferito.<br />Il giorno dell’arresto erano pronti centinaia di militari che avevano circondato la comunità di Osho in assetto da guerra e con elicotteri da combattimento; ma Osho fu avvertito della cosa e quel giorno si fece trovare a casa di una sua seguace, dove si consegnò pacificamente.<br />Per giunta da giorni gli avvocati di Osho chiedevano notizie circa l’eventuale possibile arresto di Osho il quale, nell’eventualità, voleva consegnarsi spontanemente; le autorità americane rassicuravano i legali dicendo che non dovevano temere nulla, ma l’arresto fu effettuato a sorpresa e con la preparazione di un vero esercito. Questo perchè, a mio parere, avevano preparato una strage che fu sventata dall'allontanamento di Osho dalla comunità.<br /><br />Un altro fatto inspiegabile di quei giorni è che Osho disse di essere stato in carcere per undici giorni, quando invece i giorni erano dodici. In altre parole, per un giorno Osho perse la memoria. Non fu mai chiarito il perché e come.<br />La cosa più incredibile, comunque, è che a seguito di queste vicende ad Osho fu riscontrato un avvelenamento da tallio che lo portò alla morte in pochi anni.<br /><br />A questo punto, se un seguace di Osho, non essendo un complottista, si limita a riferire i fatti domandandosi il perché, per me è abbastanza chiaro il susseguirsi degli avvenimenti.<br />Lo spiegamento di forze militari in assetto da combattimento si spiega perché probabilmente, per il governo la cosa migliore sarebbe stato provocare un incidente per poter uccidere Osho direttamente il giorno dell’arresto. I giornali e le TV, che già negli anni precedenti avevano creato problemi alla comunità dipingendoli come satanisti, orgiastici, ecc., avrebbero fatto il resto e la vicenda sarebbe stata liquidata come un atto di ribellione da parte di fanatici fondamentalisti, repressa con le armi dall’eroico esercito americano.<br />Nei giorni successivi all'arresto Osho fu trattenuto in carcere più del dovuto perché doveva prepararsi l’avvelenamento da tallio; l'avvelenamento avvenne probabilmente spargendo la sostanza nel letto dove Osho dormì; lui infatti era solito dormire su un fianco, e la parte del corpo che risultà agli esami maggiormente contaminata fu proprio quella dove Osho aveva dormito. <br /><br />In merito all’assassinio di Osho fu preparata anche una dichiarazione a firma di vari senatori, giornalisti e personaggi pubblici, tra cui Strik Lievers, Luigi Manconi, Marco Taradash, Michele Serra, Giorgio Gaber, Lidia Ravera, Giovanna Melandri, Gabriele La Porta, e altri, in cui dichiarano:<br /><br /><br />“Il quadro dei fatti descritto nel libro è impressionante e gravissimi sono gli interrogativi che ne escono, formulati esplicitamente dagli autori.<br /><br />Va detto con chiarezza: se coloro cui spetta non vorranno o non sapranno dare risposte persuasive, saranno essi a legittimare come fondata la denuncia dei discepoli di Osho.<br /><br />Da parte nostra riteniamo ci siano elementi più che sufficienti per richiedere l’apertura di un’inchiesta sul piano internazionale.<br /><br />Ed è nostra intenzione non lasciare nulla di intentato perché si faccia luce su questa pagina oscura, per sapere se, ancora una volta nella storia, il diverso sia stato prima demonizzato e poi eliminato nell’indifferenza generale.<br /><br />Questo comitato di sostegno nasce perché il caso Osho Rajneesh non sia dimenticato e diventi invece coscienza internazionale”.<br /><br /><br />Perché fu ucciso.<br />La spiegazione data dai suoi allievi, che Osho fu ucciso dai fondamentalisti Cristiani, che vedono Satana in tutto ciò che non è cristiano, non mi convince per varie ragioni.<br />C’è infatti un particolare, non piccolo, ma anzi di assoluta importanza, che sfugge ai seguaci di Osho.<br />Bush padre, come il figlio, e come Reagan (presidente al tempo dell’arresto di Osho) NON sono cristiani nel senso “cristiano” del termine. Il cristiano vero, in teoria, dovrebbe essere tollerante e amorevole verso tutti, e non dovrebbe per nessun motivo uccidere. Loro sono cristiani nel senso “rosacrociano”; fanno parte cioè di quel ramo dei Rosacroce deviato, l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro, che parlano di Dio e di Cristo intendendo questi termini in senso esattamente opposto al senso cristiano. Non a caso in nome di Dio scatenano guerre uccidendo milioni di persone, e Bush spesso ha ripetuto infatti che “Dio è con lui”. Perché il Dio in nome del quale scatenano la guerra è il loro Dio, Horus, non il Dio dei Cristiani.<br />Bush quindi non è un cristiano, e, anzi, da un certo punto di vista Osho è più cristiano di molti “cattolici”, in quanto seguiva alla lettera i principi di amore e tolleranza che sono scritti nei 4 vangeli.<br />Anzi, dal punto di vista dei Rosacroce, il movimento di Osho contribuisce col suo sincretismo ad abbattere la forza dell’ideologia cattolica, e quindi in questo senso è funzionale agli interessi della religione di Bush.<br /><br />Il problema quindi non può essere religioso.<br /><br />Leggendo gli scritti di Osho mi sono convinto che la ragione dell’omicidio è di tipo spirituale. Infatti, la comprensione e l’interiorizzazione dei principi su cui si basa la filosofia di Osho è idonea a scardinare proprio quei capisaldi su cui la massoneria rosacrociana basa la sua forza: ovvero il concetto della morte, e il concetto del denaro.<br />Osho con i suoi scritti incita a non temere la morte ed a viverla come uno stato di passaggio, in cui addirittura si vivrà meglio che nel corpo fisico.<br />E, nonostante girasse in Rolls Royce, non era attaccato al denaro.<br />Da giovane insegnava all’università ma rifiutò una promozione perché, lui disse, non voleva regalare ancora più soldi allo stato con le tasse. <br /><br />Dopo qualche tempo lasciò il lavoro perché non si ritrovava in quel mondo lavorativo.<br />E non si preoccupò mai del denaro, perché sosteneva che nell’universo arriva sempre esattamente ciò di cui hai bisogno, nel momento giusto.<br />Le Rolls Royce arrivarono perché la sua comunità attirava anche gente ricca, e ciascuno metteva in comune ciò che aveva; a Rajneeshpuram ciascuno metteva in comune ciò che aveva e che poteva. Gli avvocati gestivano gratis i problemi della comunità; i muratori costruivano, i medici curavano, i docenti di varie displine insegnavano e, ovviamente, chi aveva soldi, donava soldi.<br />Osho spiegava che la civiltà occidentale viveva una strana schizofrenia nel rapporto con il denaro; da una parte alcuni lo eleggono ad oggetto di culto; dall’altra, quando si incita a vivere una vita spirituale, si tende a disprezzarlo o farne senza. In realtà il denaro e il lusso sono un mezzo come un altro, che possono esserci o meno, ma che non devono intaccare la serenità interiore che invece si acquista con altri mezzi.<br /><br />Apparentemente contraddittorio poi anche il suo rapporto con la vita; se da un lato insegnava ad amarla e a viverla in pieno, dall’altro non ne era attaccato.<br />Esemplare, in questo il racconto della sua morte effettuato dai suoi seguaci: nella notte lui si sentì male per l’ennesima volta, sfinito dagli anni del dopo carcere e dai dolori.<br />– Chiamiamo Amrito? – chiesero i suoi seguaci. Amrito era il medico personale di Osho.<br />– No, rispose lui. E’ il momento che me ne vada. Inutile forzare ancora le cose. Oramai soffro troppo in questo corpo.<br /><br />Insomma, Osho faceva paura perché il sistema massonico in cui viviamo si basa su due fondamenti:<br />la paura della morte.<br />la paura della perdita economica.<br /><br />Senza queste paure il sistema massonico, che vive di minacce dirette o indirette (se ti opponi perderai il lavoro; perderai la vita; perderai l’onore perché ti infagheremo) non potrebbe resistere.<br /><br />Senza la paura della morte (tua e dei tuoi cari) svanisce anche il ricatto familiare che si riassume nella frase: non ti opporre al sistema se tieni alla tua famiglia.<br /><br />Aggiungiamo anche che la comunità di Osho, vivendo secondo un sistema di valori e abitudini differente da quello su cui basano le comunità occidentali (ciascuno metteva in comune ciò che aveva) sarebbe perfetta per contrastare gli effetti della crisi economica in cui stiamo per piombare a capofitto.<br />La crisi economica infatti si basa essenzialmente sulla perdita della disponibilità del denaro, inteso come posta contabile.<br />Ma se imparassimo a vivere incentivando forme di scambio tipiche dell’antico baratto (io ti do ciò che ho, abilità manuali, conoscenze intellettuali, il mio lavoro di falegname, avvocato, medico, elettricista, esperto di Pc, ecc., in cambio tu mi dai ciò che hai, prodotti dell’orto, materie prime, il tuo terreno, la tua casa, ecc...) gli effetti della crisi economica potrebbero in parte essere attenuate se non addirittura azzerate (si pensi a piccoli paesi di montagna o di campagna, in cui il mettere in comune fin da subito le proprie capacità e i propri beni potrebbe essere una soluzione immediatamente praticabile).<br /><br />Anche dal punto di vista religioso, Osho poteva far paura, ma per un altro motivo. Egli non ha fondato una sua religione, né si ispirava ad una religione particolare. Nei suoi libri e nei suoi discorsi utilizzava il Vangelo quando parlava a persone cattoliche, i Sutra buddisti quando parlava a buddisti, i Veda indiani quando parlava a induisti, e attingeva da fonti ebraiche, sufi, e chassidiche. Scrisse anche “Le lacrime della Rosa mistica”, tra i tanti libri.<br />Si possono leggere i suoi scritti, quindi, pur restando buddisti, cristiani, o ebrei.<br />Ma dava una lettura dei testi sacri più moderna e al passo coi tempi, il che poteva far paura a coloro che ancora ragionano con schemi che risalgono a migliaia di anni fa, e che usano la religione come uno strumento per tenere sotto controllo le menti degli adepti.<br /><br />Osho, in altre parole, fu ucciso per lo stesso motivo per cui furono uccisi altri leader spirituali famosi, come Ghandi e Martin Luther King. Più in generale, fu ucciso per la stessa ragione per cui vengono uccisi tutti quelli che si ribellano al sistema denunciandolo fin nelle fondamenta, dai cantanti, agli scrittori, ai registi, ai magistrati, ai giornalisti.<br />La diffusione delle idee di Osho poteva contribuire a scardinare il sistema.<br /><br />Ma su un punto aveva ragione Osho. Il suo pensiero, per quanto abbia potuto fare il sistema in cui viviamo, non è andato perduto. Lo testimoniano la continua ristampa e le nuove edizioni dei suoi libri, che si diffondono costantemente sempre di più.<br />Per certi versi Osho è più vivo che mai.<br /><br />-----------------------------<br /><br /><br /><br /><br />“Si dovrebbe accogliere la morte con gioia... è uno dei più grandi eventi della vita. Nella vita, esistono solo tre grandi eventi: la nascita, l’amore e la morte. La nascita, per tutti voi, è già accaduta: non potete farci più nulla. L’amore è una cosa del tutto eccezionale... accade solo a pochissime persone, e non lo si può prevedere affatto.<br />Ma la morte, accade a tutti quanti: non la si può evitare. È la sola certezza che abbiamo; quindi, accettala, gioiscine, celebrala, godila nella sua pienezza.<br />La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.<br />Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora... fino a quando non diventi un Buddha, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.<br />Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.”<br /><br />“Se mi hai amato, per te, io vivrò per sempre. Vivrò nel tuo amore. Se mi hai amato, il mio corpo scomparirà, ma per te, io non potrò mai morire. Anche quando me ne sarò andato, so che tu mi verrai a cercare. Certo, ho fiducia che tu verrai a cercarmi in ogni pietra e in ogni fiore e in ogni sguardo e in tutte le stelle. Posso prometterti una cosa: se mi verrai a cercare, mi troverai... in ogni stella e in ogni sguardo... perché se hai veramente amato un Maestro, con lui sei entrato nel Regno dell’Eterno. Non è una relazione nel tempo, dimora nell’assoluta atemporalità.<br />Non ci sarà morte alcuna. Ιl mio corpo scomparirà, il tuo corpo scomparirà, ma questo non farà una gran differenza. Se la scomparsa del corpo creasse una pur minima differenza, dimostrerebbe soltanto che tra noi non è accaduto l’amore.”<br /><br /><br />OSHO<br />MAI NATO<br />MAI MORTO<br />HA SOLO VISITATO<br />QUESTO PIANETA TERRA<br />11.12.1931<br />19.01.1990Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8050107745650762701.post-85168262536680617202010-06-05T05:26:00.003+02:002010-06-05T05:31:07.586+02:00Bilderberg 2010: Il blocco di sicurezza inizia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2010/6/3/1275585743402/Charlie-Skelton-at-the-Ho-006.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 460px; height: 276px;" src="http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2010/6/3/1275585743402/Charlie-Skelton-at-the-Ho-006.jpg" border="0" alt="" /></a><br /> Bilderberg 2010: Il blocco di sicurezza inizia <br /><br />È mezzogiorno presso l'hotel Bilderberg conferenza - e ciò significa che gli elicotteri, la polizia antisommossa e arrabbiato personale <br /> <br /> <br />(37) <br />Tweet questo <br />Commenti 79<br /><br />Charlie Skelton relax in Hotel Dolce Sitges, prima della conferenza Bilderberg ha cominciato. Fotografia: Charlie Skelton <br /><br /><br />Questo è il secondo invio da Charlie Skelton Bilderblog. Leggi una parte qui . <br /><br /><br />"Congratulazioni!" sogghignò il responsabile dell'edizione di quest'anno della conferenza Bilderberg , chiama a raccolta come sarcasmo tanto quanto un olandese capace. <br /><br />"Voi siete gli ultimi ospiti qui! Si dovrebbe avere una bandiera!" lui urlava, punzonatura l'aria, ci vogliono più. E 'vero - ci era stato trascinando i nostri tacchi che abbiamo lasciato l' Hotel Dolce Sitges . I tavoli pieghevoli sono stati già in allestimento nel cortile di cordini partecipante e confezioni di orientamento. Si è ben oltre il mezzogiorno "blocco" della struttura. <br /><br />"Chiusura" al Bilderberg significa che la sicurezza è scattato saldamente chiuse - si intende un insuperabile, come il cordone di sicurezza del Pentagono, è stretto intorno a questo hotel sul mare. <br /><br />Ciò significa che centinaia (e voglio dire centinaia) di polizia, a vari livelli di prontezza antisommossa, si posiziona ad ogni bivio, ogni rotonda, lungo ogni strada, e piazzuola sterrata entro un miglio dell'edificio. E ogni 15 minuti o giù di lì, rovinando sonnellini a bordo piscina di tutti, elicotteri della polizia cerchio nel cielo perfetto sopra. <br /><br />Gli elicotteri iniziato ieri. Il giorno prima, come eravamo check-in, una coppia di turisti in entrata ultraleggeri ronzio negli hotel prima ronzio via verso la spiaggia. Per circa due secondi, ho pensato: "Brilliant! È così che stiamo andando a ottenere le foto! Dal aria!" Poi ho pensato: "cecchini CIA non! Così brillante!". <br /><br />Abbiamo fatto fare con alcuni colpi subdolo circonda l'hotel e alcune chiacchierate con il barstaff tacere. Abbiamo fatto un po 'di lavoro sotto copertura. E, di conseguenza, possiamo confermare le seguenti persone sarà sicuramente parteciperà conferenza Bilderberg di quest'anno a Sitges. <br /><br />Non posso dirvi quanto so questo. Diciamo solo che noi 'ottenuti' queste informazioni. Passo in avanti se si sente il tuo nome. <br /><br />1. Marcus Agius: Il presidente di Barclays e di un non-executive director senior executive board sulle nuove BBC l'. Sposato con Caterina, figlia di Leopoldo Edmund de Rothschild (non so perché ho detto che. Solo un po 'di curiosità famiglia - il genere di cose alcune persone trovano interessanti). <br /><br />2. Josef Ackermann: il CEO di Deutsche Bank e di un direttore non-esecutivo della Shell. <br /><br />3. General Jack Keane, l'ex vice capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti e nel consiglio della difesa degli Stati Uniti conglomerato General Dynamics. <br /><br />4. Juan Luis Cebrián Echarri: il CEO e co-fondatore di El Pais, l'amministratore delegato del Grupo Prisa ( Spagna s 'più grande editore), nel consiglio di amministrazione di Le Monde. <br /><br />5. Richard Holbrooke: inviato speciale di Barack Obama per Afghanistan e Pakistan e membro del consiglio di amministrazione del Council on Foreign Relations. <br /><br />6. Gustavo Cisneros Rendiles A: Un magnate dei media venezuelani - uno degli uomini più ricchi del mondo. <br /><br />7. Victor Halberstadt: Professore di economia pubblica all'Università di Leiden e consulente internazionale di Goldman Sachs. Presidente dell'Istituto Internazionale di finanza pubblica. <br /><br />8. Roger Altman: Il fondatore e presidente di Evercore Partners ", il più attivo di investment banking boutique nel mondo" (dice il loro sito web). <br /><br />9. Joaquín Almunia: Senior membro spagnolo della Commissione europea. <br /><br />10. W. Edmund Clark: Presidente e Amministratore Delegato della Banca TD Group Financial. <br /><br />11. Jan Hommen HM: presidente del gruppo ING. <br /><br />12. Jyrki KATAINEN: Ministro delle Finanze della Finlandia, presidente del Partito della Coalizione Nazionale finlandese. <br /><br />E sono solo la punta del Bilderberg. Più nomi emergerà come il weekend, e il lungo-lente scatta hanno iniziato a venire a. La polizia ha cominciato a spingere noi più lontano dalla rotatorie. Abbiamo avuto le detenzioni prima e la cancellazione prima arrabbiata di fotografie da parte della polizia. <br /><br />Anche se abbastanza perché frequentano Bilderberg deve rimanere un mistero rimane un mistero. Le finestre annerite delle limousine, il disperato camera-schivare dei delegati. <br /><br />Tony Blair ha partecipato nel 1993, ma ha mentito su di esso in parlamento. Perché mentire? Perché nascondere? Se si tratta di un lungo fine settimana di ping-pong, perché il segreto? Se si tratta di un lungo fine settimana di strategising globale, perché non solo si comportano come gli adulti e parlare con la stampa in proposito? <br /><br />La paranoia è stato sulla cresta dell'onda, tra gli organizzatori della conferenza. Un paio di loro ha parlato alla conferenza Bilderberg 2006 a Ottawa, dove il conduttore radiofonico Alex Jones ha portato alle proteste con il suo megafono. <br /><br />"Erano molto vicini all 'hotel", ha detto uno. Un altro sguardo scioccato e ha chiesto: "Ti hanno mai cercato di attaccare?" A scuotere la testa e la risposta: "No, ma è stato molto spaventoso." Un terzo si sporse: "Questo è il lato negativo del welfare state. Le persone hanno un reddito sufficiente, in modo che possano fare questo - è come una minaccia permanente." <br /><br />Quale minaccia? Che la gente preoccupata per l'ingiustizia del mondo dovrebbe drappo un banner su un cordone di polizia? Che dovrebbe gridare la loro rabbia contro la follia delle imprese transnazionali asset-grabbing, i cui presidenti sono sorseggiando birre con i nostri eletti? "E 'come una minaccia permanente." Non farmi sputare. <br /><br />Mia moglie, Anna, sentii il bordo duro della paranoia come abbiamo lasciato l'hotel al blocco. Ha deciso che aveva bisogno di fare un po 'la stampa dell'ultimo minuto (ha improvvisamente sentito il bisogno di stampare una storia di Sitges da internet). <br /><br />Il portiere sua introdotto nel centro commerciale, dove si trovò nel mezzo del cuore pulsante di Bilderberg. Si sedette per la stampa. Lei era macchiato. Una signora olandese poppa gridò con freddezza: "Faccia lei alla sicurezza!" e abbaiò: "Qual è il tuo nome?" <br /><br />Sorpreso, Hannah ha commentato: "Questo non è un albergo molto amichevole". La donna rispose: "No, non è un hotel molto accogliente". Non questa settimana non lo è. <br /><br />Come abbiamo lasciato definitivamente lasciato il Dolce Sitges ostile, come la polizia in borghese raccolti, un pallet di angurie veniva gettato in ingresso di servizio accanto ad un impianto di illuminazione. Le luci erano state patio coperto con cellophane arancione. <br /><br />Sta andando essere un bel spettacolo più tardi, la serata di apertura del Bilderberg - angurie ovunque, gli occhi avidi incandescente arancione sulla pista da ballo. <br /><br />"Angurie di più!" grida l'amministratore delegato di Deutsche Bank. Venti sono rotolate verso di lui in un istante. Ha timbri sul primo e urla la sua gioia in aria arancione, come il DJ si appoggia al microfono: "E noi abbiamo una richiesta da Kenneth Clarke, è un altro morde la polvere!" <br /><br />Un felice Ken getta il sigaro in spalla e porta alla pista da ballo. Non che Ken è stato ancora confermato. Probabilmente relax nel suo collegio elettorale. Forse qualcuno dovrebbe capire. <br /><br />Martedì notte, quando eravamo al bar il nostro modo di lavoro attraverso la loro selezione di birre catalano, abbiamo chiesto quanto è grande il barista si calcola il bill hotel Bilderberg 'sarebbe. <br /><br />Alzò gli occhi e disse: "Tu non vuoi sapere quanto stanno pagando per questo!" Ha frainteso. Mi ha fatto davvero. <br /><br />Se il costo della cena al Dolce è qualcosa su cui, sarà una scheda whacking grande. Il mio consiglio a David Rockefeller - di evitare la 'premiata' filetti di trota. Se avete fame, provate gli spaghetti neri con polpette di salmone per iniziare. <br /><br />Che altro ...? <br /><br />I miei consigli per Bilderberg 2010 partecipanti: <br /><br />Il gazpacho è buono ma sottile. <br /><br />La destra dei due tavoli da ping-pong (se stai in piedi con le spalle al sdraio) ha una bombatura difficile. Meglio andare per la curva a sinistra. <br /><br />Se siete su un bilancio, andare a fare colazione alle 7, poi andare di nuovo a metà 10, in modo da poter avere la prima colazione e il pranzo fuori del buffet stesso. <br /><br />Non bere l'acqua corrente nelle camere da letto. Ci sono le più cloro in essa che la piscina. <br /><br />La pasticceria colazione kiwi sono a morire per. <br /><br />La zuppa di carciofi esigenze pepe nero. <br /><br />Andare alle terme, un massaggio ayurvedico, e durante lo ripetere il mantra: "Va bene se faccio tutto, non proprio, va bene se faccio tutto non proprio." Poi si ubriacano e gettare panini alla spogliarellista. <br /><br />Il personale è catalano, non spagnolo. A parte il fattorino argentino. Lui è argentino. <br /><br />Annulla tre quarti della tua protezione della polizia. Non hai bisogno di loro, e sono altri soldi che costano persone.<br />http://www.guardian.co.uk/world/<br />http://www.americanfreepress.net/Salvnatorhttp://www.blogger.com/profile/12841712228451345350noreply@blogger.com0