venerdì 16 luglio 2010

La maggioranza degli italiani non vuole gli OGM


Da http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/World_in_Progress/Tre-italiani-su-quattro-sono-contrari-agli-alimenti-geneticamente-modificati_688802106.html
http://www.adnkronos.com/

E' quanto emerge da una recente indagine della Coldiretti-Swg
Tre italiani su quattro sono contrari agli alimenti geneticamente modificati
"Il drastico crollo nei terreni seminati con Ogm in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l'ambiente, non c'è neanche convenienza economica" Roma, 15 lug. (Adnkronos) - Quasi tre italiani su quattro, il 72% ritengono che i prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) sono meno salutari rispetto a quelli tradizionali. E' quanto emerge da una recente indagine della Coldiretti-Swg "Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione, divulgata in occasione del blitz di un migliaio di coltivatori della Coldiretti a Fanna in provincia di Pordenone in Friuli dove sono state seminate illegalmente piante di mais Ogm. Una vicenda venuta alla luce da lettere anonime recapitate anche all'assessore all'Agricoltura del Friuli Venezia Giulia Claudio Violino e contenenti sementi transgeniche e accompagnate da una mappa che indicava un terreno in provincia di Pordenone, dove i semi sarebbero stati utilizzati e in merito alla quale sono stati chiamati ad indagare i Carabinieri del Noe."La scelta di vietare la coltivazione di Ogm in Italia è coerente con la stragrande maggioranza dei cittadini che - sottolinea la Coldiretti - è contraria al biotech nei campi e nel piatti. Una scelta in linea con le crescenti perplessità sugli ogm in Europa dove, dopo il divieto posto anche in Germania, si sono ridotti a soli sei, su ventisette, i Paesi che coltivano organismi geneticamente modificati con peraltro un drastico crollo del 12 per cento delle semine nel 2009 che ha coinvolto tutti i paesi interessati (Spagna, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia), tranne la Polonia che ha mantenuto la stessa superficie coltivata, mentre solo per il Portogallo è aumentata, secondo una analisi della Coldiretti sul rapporto annuale 2009 dell'''International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications'' (Isaaa)".

Il drastico crollo nei terreni seminati con organismi geneticamente modificati in Europa nel 2009 conferma che nel coltivare prodotti transgenici, oltre ai rischi per la salute e per l'ambiente, non c'è neanche convenienza economica. Secondo i dati - precisa la Coldiretti - la coltivazione ogm in Europa riguarda solo il mais, la cui la superficie coltivata nel 2009 si è drasticamente ridotta da 107.719 ettari a 94.750 ettari, pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa.

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