lunedì 17 maggio 2010

Bangkok, guerra civile: morto leader dei ribelli, è scaduto l'ultimatum


http://www.ilgiornale.it/esteri/bangkok_guerra_civile_morto_leader_ribelli_ferito_fotografo_italiano/cronaca-thailandia-bangkok-scontri-camicie_rosse-f

I morti saliti a 35. C'è anche il leader delle camicie rosse. Coinvolto un giornalista italiano: colpito di striscio alla schiena. Il premier Abhisit Vejjajiva: "Le operazioni di riconquista della capitale continueranno"
Bankok - Continua la protesta in Thailandia nonostante si ascaduto l'ultimatum lanciato dal governo. I morti negli scontri degli ultimi tre giorni tra esercito e ribelli sono saliti a 35. Tra questi anche il leader delle camicie rosse. Anche un giornalista italiano è rimasto coinvolto: colpito di striscio alla schiena, sarà dimesso dall'ospedale in un paio di giorni. Ed il primo ministro Abhisit Vejjajiva ha già annunciato che le operazioni di riconquista della capitale continueranno.

Ultimatum scaduto Sarebbero almeno 5mila le camicie rosse ancora asserragliate nel presidio nel quartiere finanziario di Bangkok nonostante l’ultimatum dato ai dimostranti perché lascino il presidio sia già scaduto. "Ci sono ancora 5mila dimostranti a Ratchaprasong (il presidio delle camicie rosse, ndr), e la situazione è calma", ha detto il portavoce della polizia Prawut Thavornsir precisando che almeno 400 tra anziani e bambini hanno trovato rifugio in un tempio buddista situato all’interno della "zona rossa" presidiata dai manifestanti.

La Thailandia nel caos Con il montare della tensione si sono moltiplicati i warning che sconsigliano i turisti dal viaggiare in Thailandia e, dopo la chiusura dell'ambasciata, l'amministrazione Usa ha disposto il rientro in patria di parte del personale diplomatico. Dopo una notte sostanzialmente calma, già dalla prima mattina sono scoppiate sporadiche sparatorie negli stessi punti dove più intense erano state le violenze di ieri: gli incroci di Din Daeng e Bon Kai, rispettivamente a nord e a sud-est del bivacco dei sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra. E' lì che vengono ripetutamente a contatto manifestanti in arrivo da fuori - oltre un migliaio a Bon Kai - e i militari che da ieri hanno creato un cordone di sicurezza intorno alla "città rossa nella città", isolando l'accampamento e quindi chiudendogli i rifornimenti, già segnalati come scarsi.

Il fotoreporter ferito Il fotoreporter italiano è stato ferito di striscio e dovrebbe essere dimesso dall'ospedale in cui è stato ricoverato entro un paio di giorni. Il ferimento è avvenuto ieri a Rama IV, l'intersezione nei pressi del presidio delle camicie rosse teatro di violenti scontri tra dimostranti e forze di sicurezza. L'italiano è stato colpito nella parte bassa della schiena.

Morto il leader delle camicie rosse Secondo quanto riportato all'Afp da un portavoce dell'ospedale a Bangkok, questa mattina è morto l'ex generale delle camicie rosse. Il leader 58enne era stato ricoverato privo di coscienza, tra la vita e la morte, il 13 maggio scorso, dopo essere stato colpito in testa da un proiettile sparato da un cecchino mentre partecipava ad una manifestazione delle camicie rosse, di cui era uno dei leader più estremisti. Intanto è salito a 35 il bilancio delle vittime degli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti a Bangkok.

Nessun commento:

Posta un commento