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14 maggio 2010
ULTIMA ORA:
RAGAZZO PALESTINESE DI 16 ANNI UCCISO DA COLONI EBRAICI ALLA PERIFERIA DI RAMALLAH
Palestinian Youth Shot Dead East of Ramallah
vedi originale in lingua inglese
Press Release 14 maggio 2010 - ore 03.20
Popular Struggle Coordination Committee
traduzione e adattamento di TerraSantaLibera.org
Testimoni riferiscono che coloni giudeo-sionisti di uno degli insediamenti illegali che circondano Ramallah (in teoria capitale dell'Autorità Palestinese) avevano bloccato, come spesso accade, l'accesso alla Route 60, principale arteria stradale che mette in comunicazione, teoricamente, Ramallah con gli altri villaggi palestinesi del West Bank (ma anche gli insediamenti coloniali ebraici, che insieme all'esercito d'occupazione di Tel Aviv controllano tutta la rete stradale).
Sempre testimoni riferiscono che, dopo aver bloccato le auto con targa palestinese che transitavano nell'area, tra i "settlers" e alcuni giovani arabi locali sono sorti tafferugli, con lancio di pietre all'indirizzo dell'illegale posto di blocco armato imposto dai coloni sionisti.
Per risposta questi ultimi hanno obbligato tutti gli occupanti delle auto, ferme al posto di blocco abusivo, di uscire e tornare verso il villaggio da cui provenivano, iniziando a sparare all'impazzata e creando un fuggi-fuggi generale.
La maggior parte di essi, come il giovane ucciso, Aysar al Zaben, 16 anni, contadino di Mazra'a al Sharqia, erano pendolari che dovevano raggiungere il loro posto di lavoro. I genitori e i familiari, non vedendolo rientrare, pensavano che egli fosse stato fermato dalla Polizia israeliana (che invece di bloccare i coloni armati di fucili automatici, pistole e mitra, fermano solo e sempre i palestinesi con varie scuse: chi non ha visto non può credere...).
In serata, dopo un giro di perlustrazione, dopo che i coloni avevano rimosso il loro abusivo posto di blocco, il corpo di Aysar al Zaben è stato ritrovato riverso a faccia in giù con un proiettile conficcato nella parte posteriore della testa.
Incursioni da parte di coloni sionisti nelle terre coltivate palestinesi, con l'intento di incendiarne i raccolti e le piante, posti di blocco estemporanei ed illegali, aggressioni ad auto e lavoratori pendolari, devastazioni di luoghi di culto e di case arabe, sempre con copertura armata e da parte delle forze d'occupazione sioniste di Tel Aviv, sono all'ordine del giorno nella Palestina occupata.
Un pensiero alla famiglia del giovane Aysar ed una preghiera per la sua giovane anima, ma anche una considerazione: la stampa accreditata non menziona quest'ennesimo crimine commesso ai danni della popolazione assediata di Palestina, mentre osiamo solo immaginare il putiferio che avrebbero scatenato i vari giornalisti asserviti se ad essere ucciso fosse stato un giovane "israeliano".
E ci chiediamo anche: come sarebbe possibile (a fronte dei recenti, e ancora in corso, attacchi alla nostra libertà di cronaca e informazione) avere tali informazioni in lingua italiana, se venissero meno, perchè oscurati, siti web come il nostro, come InfoPal.it, come Effedieffe.com, come Andreacarancini.blogspot, Zatar, e pochi altri?
la presente informazione di cronaca è dovuta alla nostra collaborazione
con il Popular Struggle Coordination Committee
vedi originale in lingua inglese
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